Si forma inizialmente come orafo nella bottega paterna. Nel 1599 si trasferisce a Genova presso le botteghe di Aurelio Lomi e G.B. Paggi. Su questa base di stampo accademico toscano, si pone il suo decennale soggiorno a Roma (1606-1616) dove frequenta il Cavalier d’Arpino, il Passignano e dove conosce l’opera del Merisi. Dal 1617 è di nuovo a Genova e nella sua lunghissima vita lavora raramente a fresco, preferendo realizzare pale d’altare per commissioni pubbliche e private. Le sue opere giovanili sono tra le più caravaggesche del Seicento genovese. Dopo il 1630, si giova dell'abilità tecnica acquisita in gioventù per mettere in scena grandi tele di soggetto sacro o profano, caratterizzate da un più pacato naturalismo.
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11/01/2010
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