Fu tra i protagonisti dell’architettura napoletana del XIX secolo e si formò presso il Reale Istituto di Belle Arti dove ebbe come maestro Paolo Santacroce. Tra il 1816 e il 1822 soggiornò a Roma, entrando in contatto con l’architetto napoletano Pietro Valente. Tornato a Napoli ricevette il primo riconoscimento importante nel 1824, quando fu nominato architetto della Real Casa, mentre l'anno successivo ottenne l’incarico di professore ordinario presso il Reale Istituto di Belle arti. Nel 1837 arrivò la committenza più prestigiosa: i lavori di rifacimento del Palazzo Reale alla Marina, voluti da Ferdinando II in seguito all’incendio che aveva danneggiato parte della struttura. Negli stessi anni lavorò nella Reggia di Caserta dove progettò la Sala del Trono, con la creazione al suo interno di un ascensore, detto anche la “sedia volante”. Tra i progetti degni di nota si ricordano, inoltre, gli ambienti realizzati per il banchiere Mayer von Rotschild in Villa Pignatelli a Chiaia, che oggi ospitano il Museo delle Carrozze (1841), e l’ultimazione della chiesa Madre di Poggioreale con l’annesso Cimitero Monumentale (1853).