"Arti e suoni della tradizione siciliana". Il patrimonio Culturale Immateriale di Sicilia

"Arti e suoni della tradizione siciliana". Il patrimonio Culturale Immateriale di Sicilia

 

Dal 02 Marzo 2018 al 11 Marzo 2018

Agrigento

Luogo: Palacongressi di Agrigento

Indirizzo: Villaggio Mosé

Curatori: Doresita Marino

Enti promotori:

  • Con il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi

Sito ufficiale: http://www.73mandorloinfiore.it/



In occasione della 73° edizione del Mandorlo in Fiore 2018 di Agrigento, giorno 2 Marzo alle ore 18.00 in occasione dell’apertura del Palcongressi di Agrigento verrà inaugurata la Mostra “Arti e Suoni della Tradizione Siciliana”. Il Patrimonio Culturale e Immateriale di Sicilia, patrocinata dal Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi.

La Mostra curata dalla Dott.ssa Doresita Marino, storica dell’arte, intende valorizzare le pratiche decorative-artistiche e musicali trasmesse da generazione in generazione e oggi vive grazie ad artigiani e musici dell’agrigentino e della Sicilia, rappresentativi del Patrimonio Culturale Immateriale di Sicilia. Decorazioni geometriche, temi cavallereschi e religiosi, varietà coloristica di verde, giallo e blu, caratterizza carretti siciliani, fischietti sonori figurali, pupi e cartelloni, e ancora la produzione artigianale e decorativa di strumenti musicali della tradizione siciliana: dai tamburi di san Calogero di Agrigento, al tamburo a cornice, dalla brocca in terracotta (quartara) di Caltagirone al marranzano. Sono questi gli oggetti sonori che tra artigianato e tradizione scandiscono fra colori e suoni la fatica del lavoro e i toni festivi delle cerimonie rituali e religiose del folklore della tradizione popolare.

Tutte le opere in mostra, spiega la curatrice, rispondono coerentemente a un particolare linguaggio figurale e coloristico del sistema artistico-popolare e antropologico siciliano. In questo sistematico sincretismo culturale creato dal Festival del Mandorlo in Fiore, la mostra “Arti e Suoni…”, intende contribuire attraverso un percorso visivo ed emozionale, espositivo e laboratoriale l’importanza dei saperi e delle tradizioni del passato che grazie all’abilità di artigiani contemporanei, provenienti da tutta la Sicilia, continuano a vivere ancora oggi, intensificando quel rapporto oggi più che mai attuale “fra arti e vita sociale”.

Gli artisti selezionati sono tra i più qualificati della Sicilia, alcuni iscritti al REIS e nominati TESORI UMANI VIVENTI. Tra i più esemplari, la bottega Raffaele e Marcello La Scala originari di Comiso in provincia di Ragusa ma agrigentini di adozione è tra i più rappresentativi carradori siciliani, la sua attività è iscritta al REIS (Registro delle eredità immateriali); la bottega di Mario e Giacomo Iudici di Caltagirone nota già dal XIX sec. è tra le famiglie più importanti della Sicilia nella produzione di fischietti sonori figurali, ma anche brocche(quartare) e ceramica.

La sua produzione studiata dai più grandi antropologi siciliani(Antonino Uccello, Antonino Buttitta, Loira) è iscritta nel Libro Tesori Umani Viventi, REIS. Franco Cuticchio Figlio D’Arte di Palermo che con la sua associazionerappresenta al meglio l’Opera dei Pupi di Sicilia, oggi Patrimonio dell’Unesco. I Cuticchio premiati nel 1979 come la migliore compagnia di Pupari di Sicilia è oggi tramandata da Franco, figlio del noto puparo Girolamo Cuticchio, continuando a portare avanti la tradizione di famiglia da quattro storiche generazioni. Tra gli “artigiani” e “musici” dell’agrigentino sono: Lillo Russo di Agrigento abile costruttore e autodidatta di tamburi a cornice, Biagio Licata e I Tammura di Girgenti tra pratiche sonore e artigianali in un’inedita storia dei tamburi di Girgenti lunga più di 70 anni, le famiglie Cigna e Rampello per le sonorità e costruzione artigianale del marranzano.

L’evento si avvale da un’attenta consulenza scientifica, in una stretta collaborazione tra la storica dell’arte curatrice Doresita Marino e gli studiosi coinvolti: Antonino Frenda, etno-antropologo, attivo ricercatore e studioso dei sistemi cerimoniali in Sicilia e di cultura materiale tradizionale, e dal Dott. in Discpline della Musica  Biagio Marino con una tesi in etnomusicologia “I Tamburi di San Calogero nell’agrigentino”. Preziosa anche la collaborazione del responsabile tecnico di Biagio Licata.

La mostra, spiega ancora la curatrice vuole immergere anche il visitatore nell’universo festivo e sonoro al fine di tramandare la tradizione orale: dai canti dei carrittera, ai cunti dei cantastorie legata all’opera dei Pupi, alle pratiche sonore festive del tamburo di san Calogero a quello del tamburello e marranzano attraverso delle proiezioni audiovisive.

Alcuni giorni saranno dedicati alle attività laboratoriali a iscrizione gratuita sulle tradizioni in mostra. Si comunicano: il laboratorio a cura di Franco Cuticchio sull’Opera dei Pupi giorno 3 Marzo ore 16.30-18.30 per chi vuole avvicinarsi a questo grande patrimonio culturale; mentre giorno 8-9 Marzo saranno due giorni dedicati ai laboratori sulle tradizioni etnomusicologiche del tamburello a cornice e sui tamburi di san Calogero, curati rispettivamente da Lillo Russo e Biagio Licata. Sul sito ufficiale del Mandorlo in Fiore 2018 sono reperibili tutte le informazioni utili sulla prenotazione dei laboratori. 

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