Orna Ben-Ami. Entire Life In A Package
Dal 30 Gennaio 2018 al 18 Marzo 2018
Agrigento
Luogo: Villa Aurea
Indirizzo: Parco Archeologico Valle dei Templi
Curatori: Ermanno Tedeschi
Enti promotori:
- Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento
- Ambasciata di Israele in Italia
Telefono per informazioni: +39 0922621670
E-Mail info: sindelicato@parcovalledeitempli.it
“Orna, tu hai dimostrato che non c’è nulla di più morbido del ferro, e nulla di più forte di una donna”
Shimon Peres
Premio Nobel per la Pace e Presidente dello Stato di Israele
Il progetto artistico “Entire Life in a Package” – una vita in un pacchetto – dell’artista israeliana Orna Ben-Ami, approda in Sicilia, luogo simbolo del processo migratorio di ieri e di oggi. E non poteva esserci una terra più adatta per illustrare i flussi dei popoli, da e per luoghi lontani, in cerca di una vita migliore.
Dal 29 gennaio al 18 marzo sarà visitabile nella Valle dei Templi di Agrigento una personale cruda e poetica curata da Ermanno Tedeschi e realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico e l’Ambasciata Israeliana in Italia.
Un luogo d’incanto secolare, che porta a pensare come la vita dell’uomo sia un attimo a confronto della terra, delle antiche costruzione, degli stessi ulivi fissi a guardia delle valli e dell’orizzonte: qui le opere di Ben-Ami saranno ospiti, quasi per uno scalo tecnico, prima ripartire poi per altri luoghi, migranti anche loro.
La valigia è l’elemento centrale della rassegna e del lavoro dell’artista che lavora le sue sculture metalliche fondendole e sovrapponendole a foto di migrazioni dei fotoreporter della Reuters “Il lavoro di Orna stupisce non solo per la leggerezza con cui lei utilizza una materia, il ferro, combinandolo con commoventi fotografie scattate dai fotografi nei luoghi caldi del mondo, ma soprattutto per la sensibilità e la delicatezza con cui tratta il tema della migrazione.” Illustra Ermanno Tedeschi “La sua opera mi ha colpito intimamente, rimandando alla mia stessa storia familiare, appartengo ad un popolo per millenni senza terra, domiciliato ovunque nei secoli, ma sempre in viaggio verso le antiche radici.”
Gli scatti sono la quinta che narra un preciso istante della vita del migrante, o il momento dopo l’abbandono, un frame cristallizzato da cui emerge, anche tridimensionalmente, in modo prepotente, un oggetto: un povero sacco, una valigia, un baule, una borsa o un ricordo che non può esser abbandonato seppur di non necessario alla vita quotidiana, come una bambola. Ciò ci fa indovinare quali siano i contenuti immateriali delle scatole da viaggio. I pacchi della vita possono contenere aspirazioni, sogni, desideri e qualcosa di ciò che si è lasciato.
Spiega le ragioni dell’importanza del messaggio della mostra, Eldad Golan addetto culturale dell’Ambasciata di Israele: “Le opere di Orna Ben-Ami mettono in evidenza le vite dei migranti travolti dal corso della storia: quali erano le speranze dei siciliani emigrati dopo la guerra? Quali sono state le paure degli ebrei espulsi nel corso dei secoli? Cosa portavano con sé? In che lingua guardavano al futuro? Quali erano i loro “bagagli di vita”? Osservando le opere di Orna Ben-Ami possiamo guardare alla storia dei migranti, e pensare ai lunghi secoli di paure, desideri racchiusi in questi “Life Packages”.
Orna Ben-Ami è nata nel 1953 in Israele è stata la prima donna ad occuparsi della radio militare durante la ferma militare obbligatoria. Ha studiato storia e relazioni internazionali all’Università di Gerusalemme e si è occupata per molti anni di pubblicità, pubbliche relazioni e marketing nel settore turistico prima di passare ad ambiti più tecnologici. Dal 1994 si dedica al lavoro e alla scultura di metalli come sua personale espressione artistica, tecniche imparate studiando l’artigianato orafo e fusioni e saldatori del ferro. Le sue opere privilegiano temi forti, come la migrazione.
Ha esposto a New York e in varie città USA, in Messico, a Taiwan oltre in vari contesti in Israele.
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