Giorgio Mercuri. Il pane nostro
Dal 18 Novembre 2017 al 30 Gennaio 2018
Ancona
Luogo: Ex Magazzini del Sale – iat Ancona
Indirizzo: Banchina Nazario Sauro 50
Curatori: Andrea Carnevali
Enti promotori:
- Fondazione A.R.C.A.
- Assemblea Legislativa del Consiglio della Regione Marche
- Comune di Ancona
- Comune di Senigallia
- ’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale
Telefono per informazioni: +39 071.2076431
Sito ufficiale: http://www.fondazionearca.org
Lo iat-Ancona della Regione Marche ospitata un nuovo evento dedicato all’arte e al territorio. La mostra “Il pane nostro” di Giorgio Mercuri, curata da Andrea Carnevali, può rispondere alle attese di estimatori e appassionati d’arte.
I “Fioretti” di san Francesco sono stati il motivo ispiratore della mostra “Il pane nostro” di Giorgio Mercuri, agli ex Magazzini del sale ad Ancona (fino al 6 gennaio). Il testo dei “Fioretti” è la volgarizzazione in lingua toscana, di 53 capitoli degli Actus beati Francisci et sociorum eius. Sia per il contenuto che per il tono poetico essi dipendono interamente dall’originale latino. Autore degli Actus è fra Ugolino di Monte S. Maria, oggi Montegiorgio, che scrisse tra il 1327 e il 1337, probabilmente nelle Marche nei pressi di Sarnano (Mc), cittadina marchigiana che ha scelto di utilizzare il serafino, come simbolo del comune per ricordare il legame con i Frati Minori: in effetti nel territorio sarnanese si trovano diversi eremitaggi, legati alla prima fase dell’Ordine francescano, nonché conventi e chiese a lui intitolate: quelle di Roccabruna, Soffiano e Campanotico. La redazione dei Fioretti, di anonimo di ambiente toscano, è databile tra il 1370 e il 1390 ca. In territorio sarnanese si trovano, infatti, diversi eremitaggi, legati alla prima fase dell’Ordine francescano, nonché conventi e chiese a lui intitolate: quelle di Roccabruna, Soffiano e Campanotico.
Le Marche presentate allo iat-Ancona della Regione Marche, attraverso le opere di Giorgio Mercuri, sono una riscoperta delle caratteristiche del territorio dove si trovano abbazie, chiese e interessanti collezioni di oggetti sacri. Grazie al turismo culturale, volàno di un tipo di offerta ai turisti, si potrebbe riaccendere il desiderio di riscoprire i piccoli centri dell’entroterra negli Appennini oppure i luoghi del viaggio di san Francesco verso il porto di Ancona, scegliendo delle forme personalizzate di viaggio. Un viaggio che attraversa delle località che hanno conservato il loro fascino per la bellezza della natura.
L’argomento dei paesi dell’entroterra è sviluppato, attraverso l’immagine della giostra girevole attrezzata per lo svago. Le scene, che hanno come soggetto il territorio marchigiano, sono emblematiche: chiunque potrebbe salire sul seggiolino e incominciare a girare. La composizione trova una giustificazione nelle esperienze dell’infanzia e nei ricordi di questo tipo di divertimento che era possibile vedere nelle piazze dei paesi nelle giornate di festa.
Le Marche sono state, inoltre, presentate dalla blogger Nadia Stacchiotti, “Racconti di Marche” presentato, il 18 novembre, nella serata del vernissage. Il diario di viaggio, recentemente pubblicato, è diventato un prezioso compagno di viaggio per i turisti. Infatti, la scrittrice ha dato alcuni suggerimenti per visitare i borghi del nostro entroterra. Va da sé, anche, il legame con il pittore Mercuri che vive tra Filottrano e Senigallia e condivide con la scrittrice e blogger l’amore per la campagna e il desiderio di conservarla intatta dal progresso, talvolta, distruttore.
Le note critiche di Andrea Carnevali e Agostino Colli illustrano il percorso espositivo e lo stile dell’artista che nel tempo è diventato sempre più evocativo e libero da vere e proprie regole accademiche. L’evento è stato sostenuto da Federalberghi Marche, Rotary di Ancona e dall’Azienda Vinicola Angeli di Varano, mentre ha ottenuto il riconoscimento culturale dall’Assemblea Legislativa del Consiglio della Regione Marche, dal Comune di Ancona, dal Comune di Senigallia, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.
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