UOMINI. Luciano Minguzzi in Valle d’Aosta
Dal 12 Luglio 2024 al 22 Settembre 2024
Chatillon | Aosta
Luogo: Castello Gamba
Indirizzo: Località Crêt-de-Breil
Orari: tutti i giorni 9.00-19.00 luglio e agosto (chiuso i lunedì di settembre)
Curatori: Davide Dall’Ombra
Telefono per informazioni: +39 0166 563252
Sito ufficiale: http://www.castellogamba.vda.it
Dal 13 luglio al 22 settembre 2024 (inaugurazione venerdì 12 luglio, ore 18.00), il Castello Gamba, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Valle d’Aosta, dedica la mostra estiva a Luciano Minguzzi (2011-2004), uno dei protagonisti della scultura italiana del Novecento, a 20 anni dalla sua scomparsa, per festeggiare l’imminente collocazione nel giardino del Castello di una sua grande opera, legata alla storia della Valle d’Aosta.
Un’esposizione realizzata dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, Assessorato ai Beni e alle attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali, grazie alla collaborazione tra la Struttura Patrimonio storico artistico e gestione dei siti culturali e Casa Testori, hub culturale alle porte di Milano con cui il Museo collabora dal 2018 e che avvia così un nuovo triennio di programmazione condivisa.
Nata in collaborazione con l’Archivio Luciano Minguzzi di Venezia, in stretto dialogo con il figlio Luca e la famiglia che ne custodisce e valorizza l’opera, la mostra pone l’attenzione del pubblico su uno dei più autori storici presenti in collezione, dove figurano, in attesa della grande opera, già due importanti sculture del principio degli anni Settanta, che accolgono il visitatore all’ingresso: Due figure sedute e Due donne (Le amanti).
Una mostra che è anche la settima “puntata” della fortunata rassegna “Détails”, con cui il Castello Gamba valorizza il proprio patrimonio, ponendo l’attenzione del pubblico su uno degli autori presenti in collezione. Dopo Federico Ashton, Federico Pastoris, Leonardo Roda, Francesco Tabusso, Emilio Isgrò, e Massimo Uberti, è ora Luciano Minguzzi, di cui il Museo conserva già due opere a proseguire la scoperta.
Uomini, che dà il titolo alla mostra curata da Davide Dall’Ombra, è l’imponente opera, recentemente restaurata al Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale” di Torino, grazie al bando “Luoghi della cultura 2019” della Compagnia di San Paolo, visibile durante la mostra all’ingresso del Comune di Saint-Vincent, che verrà presto collocata nel parco del Castello Gamba, grazie a un progetto di Carla Falzoni, a completamento di un percorso della Memoria, che collegherà i comuni di Saint-Vincent e Châtillon: una “Via degli Uomini”, curata dall’artista Marco Jaccond. L’opera accoglierà i visitatori al nuovo ingresso del parco, posto al termine della nuova via pedonale e ciclabile che il Comune di Châtillon sta realizzando per creare una via di collegamento sostenibile dal centro cittadino al Castello Gamba.
LUCIANO MINGUZZI (Bologna 1911 - Milano 2004)
Luciano Minguzzi nasce a Bologna il 24 maggio 1911. Figlio d’arte, studia inizialmente sotto la guida del padre scultore prima di iscriversi all’Accademia di Belle Arti, dove segue i corsi di scultura di Ercole Drei e quelli di incisione di Giorgio Morandi, mentre all’Università degli Studi frequenta le lezioni di storia dell’arte di Roberto Longhi. Nel 1934 vince una borsa di studio e si stabilisce per due mesi a Parigi. Minguzzi non guarda solo ai contemporanei Arturo Martini, Marino Marini e Giacomo Manzù, formandosi sulla tradizione della scultura fiorentina e bolognese del Rinascimento. Trentunenne, nel 1942, merita già una sala alla XXIII Biennale di Venezia. Nel 1945 fonda, insieme ad altri artisti, il gruppo “Cronache”. Nel 1948 ritorna a Parigi, dove, tra gli artisti, conosce Alberto Giacometti e Renato Birolli. Nel 1950 riceve il Gran Premio per la scultura alla Biennale di Venezia e, l’anno dopo, si trasferisce a Milano dove vince il concorso per la quinta porta del Duomo. Nel 1956 gli viene assegnata la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove insegnerà fino al 1975. A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta le sue sculture includono riferimenti ai campi di concentramento e, in generale, alla Seconda Guerra Mondiale, ma non manca un filone di sculture definite “semi-astratte”, come la serie Aquiloni e Luci nel bosco. Il successo dell’artista viene sancito da numerose mostre internazionali nel corso degli anni ’60. Nel 1970 riceve l’incarico per la realizzazione della Porta del bene e del male per la basilica di San Pietro in Vaticano, inaugurata da Paolo VI (1977) e, nel 1972, espone l’imponente scultura Uomini alla Quadriennale di Roma. Il 1973 è l’anno della grande antologica, curata da Marco Valsecchi, alla Rotonda della Besana di Milano. Negli anni Ottanta realizza grandi disegni su carta con una colorata tecnica mista, con cui rielabora temi del passato e nuovi, già affrontati in scultura. Nel 1985 tiene una personale alla Galleria del Milione di Milano, curata da Mario De Micheli, cui fa seguito, l’anno dopo, una mostra a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Nel 1992 si tiene l’importante mostra curata dallo stesso De Micheli al Castello Sforzesco di Milano e, nel 1996, viene aperto a Milano il Museo Minguzzi, trasformato, dopo la sua morte (30 maggio 2004), nella casa e archivio Luciano Minguzzi di Venezia.
INIZIATIVE COLLATERALI
Giovedì 18 luglio ore 18.00 l’artista Marco Jaccond presenta “La Via degli Uomini” Sabato 20 e domenica 21 luglio “Caccia al tesoro” per le famiglie e i bambini Domenica 28 luglio, ore 11.00: visita guidata con il curatore Sabato 3 agosto ore 18.00 visita alla scoperta della collezione del Museo e alla mostra, condotta da Laura Binda; Mercoledì 14 agosto ore 16.00 visita alla scoperta della collezione del Museo e alla mostra, condotta da Laura Binda e laboratorio per bambini Sabato 7 settembre, ore 18.00: visita guidata con il curatore Sabato 21 settembre ore 17.00, finissage della mostra, nell’ambito della rassegna Plaisir de Culture: incontro con il Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale” di Torino
Un’esposizione realizzata dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, Assessorato ai Beni e alle attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali, grazie alla collaborazione tra la Struttura Patrimonio storico artistico e gestione dei siti culturali e Casa Testori, hub culturale alle porte di Milano con cui il Museo collabora dal 2018 e che avvia così un nuovo triennio di programmazione condivisa.
Nata in collaborazione con l’Archivio Luciano Minguzzi di Venezia, in stretto dialogo con il figlio Luca e la famiglia che ne custodisce e valorizza l’opera, la mostra pone l’attenzione del pubblico su uno dei più autori storici presenti in collezione, dove figurano, in attesa della grande opera, già due importanti sculture del principio degli anni Settanta, che accolgono il visitatore all’ingresso: Due figure sedute e Due donne (Le amanti).
Una mostra che è anche la settima “puntata” della fortunata rassegna “Détails”, con cui il Castello Gamba valorizza il proprio patrimonio, ponendo l’attenzione del pubblico su uno degli autori presenti in collezione. Dopo Federico Ashton, Federico Pastoris, Leonardo Roda, Francesco Tabusso, Emilio Isgrò, e Massimo Uberti, è ora Luciano Minguzzi, di cui il Museo conserva già due opere a proseguire la scoperta.
Uomini, che dà il titolo alla mostra curata da Davide Dall’Ombra, è l’imponente opera, recentemente restaurata al Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale” di Torino, grazie al bando “Luoghi della cultura 2019” della Compagnia di San Paolo, visibile durante la mostra all’ingresso del Comune di Saint-Vincent, che verrà presto collocata nel parco del Castello Gamba, grazie a un progetto di Carla Falzoni, a completamento di un percorso della Memoria, che collegherà i comuni di Saint-Vincent e Châtillon: una “Via degli Uomini”, curata dall’artista Marco Jaccond. L’opera accoglierà i visitatori al nuovo ingresso del parco, posto al termine della nuova via pedonale e ciclabile che il Comune di Châtillon sta realizzando per creare una via di collegamento sostenibile dal centro cittadino al Castello Gamba.
LUCIANO MINGUZZI (Bologna 1911 - Milano 2004)
Luciano Minguzzi nasce a Bologna il 24 maggio 1911. Figlio d’arte, studia inizialmente sotto la guida del padre scultore prima di iscriversi all’Accademia di Belle Arti, dove segue i corsi di scultura di Ercole Drei e quelli di incisione di Giorgio Morandi, mentre all’Università degli Studi frequenta le lezioni di storia dell’arte di Roberto Longhi. Nel 1934 vince una borsa di studio e si stabilisce per due mesi a Parigi. Minguzzi non guarda solo ai contemporanei Arturo Martini, Marino Marini e Giacomo Manzù, formandosi sulla tradizione della scultura fiorentina e bolognese del Rinascimento. Trentunenne, nel 1942, merita già una sala alla XXIII Biennale di Venezia. Nel 1945 fonda, insieme ad altri artisti, il gruppo “Cronache”. Nel 1948 ritorna a Parigi, dove, tra gli artisti, conosce Alberto Giacometti e Renato Birolli. Nel 1950 riceve il Gran Premio per la scultura alla Biennale di Venezia e, l’anno dopo, si trasferisce a Milano dove vince il concorso per la quinta porta del Duomo. Nel 1956 gli viene assegnata la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove insegnerà fino al 1975. A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta le sue sculture includono riferimenti ai campi di concentramento e, in generale, alla Seconda Guerra Mondiale, ma non manca un filone di sculture definite “semi-astratte”, come la serie Aquiloni e Luci nel bosco. Il successo dell’artista viene sancito da numerose mostre internazionali nel corso degli anni ’60. Nel 1970 riceve l’incarico per la realizzazione della Porta del bene e del male per la basilica di San Pietro in Vaticano, inaugurata da Paolo VI (1977) e, nel 1972, espone l’imponente scultura Uomini alla Quadriennale di Roma. Il 1973 è l’anno della grande antologica, curata da Marco Valsecchi, alla Rotonda della Besana di Milano. Negli anni Ottanta realizza grandi disegni su carta con una colorata tecnica mista, con cui rielabora temi del passato e nuovi, già affrontati in scultura. Nel 1985 tiene una personale alla Galleria del Milione di Milano, curata da Mario De Micheli, cui fa seguito, l’anno dopo, una mostra a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Nel 1992 si tiene l’importante mostra curata dallo stesso De Micheli al Castello Sforzesco di Milano e, nel 1996, viene aperto a Milano il Museo Minguzzi, trasformato, dopo la sua morte (30 maggio 2004), nella casa e archivio Luciano Minguzzi di Venezia.
INIZIATIVE COLLATERALI
Giovedì 18 luglio ore 18.00 l’artista Marco Jaccond presenta “La Via degli Uomini” Sabato 20 e domenica 21 luglio “Caccia al tesoro” per le famiglie e i bambini Domenica 28 luglio, ore 11.00: visita guidata con il curatore Sabato 3 agosto ore 18.00 visita alla scoperta della collezione del Museo e alla mostra, condotta da Laura Binda; Mercoledì 14 agosto ore 16.00 visita alla scoperta della collezione del Museo e alla mostra, condotta da Laura Binda e laboratorio per bambini Sabato 7 settembre, ore 18.00: visita guidata con il curatore Sabato 21 settembre ore 17.00, finissage della mostra, nell’ambito della rassegna Plaisir de Culture: incontro con il Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale” di Torino
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