Ben Barretto. Physical Therapy
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Ben Barretto. Physical Therapy, Chiesa della Madonna del Duomo - Furini Arte, Arezzo
Dal 04 Ottobre 2014 al 20 Dicembre 2014
Arezzo
Luogo: Chiesa della Madonna del Duomo - Furini Arte
Indirizzo: via Oberdan 61
Orari: da martedì a sabato 15-19.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0575 401389
E-Mail info: info@furiniartecontemporanea.it
Sito ufficiale: http://www.furiniartecontemporanea.it
I discovered that the most interesting music of all was made by simply lining the loops in unison, and letting them slowly shift out of phase with each other.
- Steve Reich -
Furini è lieta di aprire la nuova stagione artistica alla Chiesa della Madonna del Duomo Vecchio ad Arezzo con il solo-show di Ben Barretto Physical Therapy, che presenta una nuova serie di dipinti prodotti durante il soggiorno dell’artista in Toscana, insieme a video registrati a Los Angeles.
Per Physical Therapy, Barretto presenta dipinti ad olio creati usando solo pittura e la stessa tela in un processo ai quali l’artista si riferisce come ‘painting paintings’. Per questi lavori, una quantità di pittura ad olio viene sparsa su due tele e le superfici vengono poi premute insieme. Barretto ripete questa azione di stampa finché la copertura non ha ottenuto uno strato uniforme, di seguito egli prende un dipinto e usa gli angoli del telaio per disegnare una serie di segni che rivelano lo strato sottostante della pittura come testimonianza di questo complicato processo performativo.
Questi dipinti sono accompagnati da una serie di video che rappresentano l’artista in varie interazioni fisiche con la pittura e la tela. In questi video a rallentatore, registrati in vari ‘luoghi’ a Los Angeles, si può vedere l’artista applicare pittura su una tela con uno spry mentre sia la tela che l’artista sono sospesi a mezz’aria. Queste performance funzionano come articolazioni visive per il generale approccio dell’artista verso la pittura. Essi incorporano il bisogno di tradurre l’energia in arte, un desiderio di andare dal pensiero all’azione con le minori implicazioni possibili. Entrambe le serie rappresentano una sensibilità verso la composizione come essere sia significativo che senza scopo, che possiede segni che sono determinati dall’immediatezza del loro processo di applicazione. Barretto intraprende una storica versione della tradizione dell’action painting e la mette in dialogo diretto con gli attuali metodi di auto-documentazione, coinvolgendo l’iphone per registrare le performance e presentando i video fra arrangiamenti di vari accessori come ‘selfie-sticks’, treppiedi flessibili e montaggi. Lo sviluppo del suo processo painting paintings – dove due opere interagiscono nella produzione reciproca, questi arrangiamenti utilizzano le proprietà inerenti degli oggetti, on ‘selfie-stick’ si avvita in un altro e poi in un altro, fino a formare un loop completo, auto-referenziale e auto-supportante.
Physical Therapy introduce inoltre una nuova serie di lavori a collages che impiegano abbaglianti loghi e grafiche, tipicamente usati per personalizzare abiti e accessori. L’artista riconfigura questi strass e lustrini con evidenziatore e penne da tessuto per creare composizioni astratte sulla tela.
- Steve Reich -
Furini è lieta di aprire la nuova stagione artistica alla Chiesa della Madonna del Duomo Vecchio ad Arezzo con il solo-show di Ben Barretto Physical Therapy, che presenta una nuova serie di dipinti prodotti durante il soggiorno dell’artista in Toscana, insieme a video registrati a Los Angeles.
Per Physical Therapy, Barretto presenta dipinti ad olio creati usando solo pittura e la stessa tela in un processo ai quali l’artista si riferisce come ‘painting paintings’. Per questi lavori, una quantità di pittura ad olio viene sparsa su due tele e le superfici vengono poi premute insieme. Barretto ripete questa azione di stampa finché la copertura non ha ottenuto uno strato uniforme, di seguito egli prende un dipinto e usa gli angoli del telaio per disegnare una serie di segni che rivelano lo strato sottostante della pittura come testimonianza di questo complicato processo performativo.
Questi dipinti sono accompagnati da una serie di video che rappresentano l’artista in varie interazioni fisiche con la pittura e la tela. In questi video a rallentatore, registrati in vari ‘luoghi’ a Los Angeles, si può vedere l’artista applicare pittura su una tela con uno spry mentre sia la tela che l’artista sono sospesi a mezz’aria. Queste performance funzionano come articolazioni visive per il generale approccio dell’artista verso la pittura. Essi incorporano il bisogno di tradurre l’energia in arte, un desiderio di andare dal pensiero all’azione con le minori implicazioni possibili. Entrambe le serie rappresentano una sensibilità verso la composizione come essere sia significativo che senza scopo, che possiede segni che sono determinati dall’immediatezza del loro processo di applicazione. Barretto intraprende una storica versione della tradizione dell’action painting e la mette in dialogo diretto con gli attuali metodi di auto-documentazione, coinvolgendo l’iphone per registrare le performance e presentando i video fra arrangiamenti di vari accessori come ‘selfie-sticks’, treppiedi flessibili e montaggi. Lo sviluppo del suo processo painting paintings – dove due opere interagiscono nella produzione reciproca, questi arrangiamenti utilizzano le proprietà inerenti degli oggetti, on ‘selfie-stick’ si avvita in un altro e poi in un altro, fino a formare un loop completo, auto-referenziale e auto-supportante.
Physical Therapy introduce inoltre una nuova serie di lavori a collages che impiegano abbaglianti loghi e grafiche, tipicamente usati per personalizzare abiti e accessori. L’artista riconfigura questi strass e lustrini con evidenziatore e penne da tessuto per creare composizioni astratte sulla tela.
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