Chi dice donna…
Dal 17 Giugno 2017 al 13 Luglio 2017
Bibbiena | Arezzo
Luogo: ExpArt studio&gallery
Indirizzo: via Borghi 80
Curatori: Silvia Rossi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.expartgallery.com
Dal 17 giugno al 13 luglio 2017 ExpArt studio&gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “Chi dice donna...”, tripla mostra di Guido Crepax, Valeria Di Ponio e Valentina Porcelli ea cura di Silvia Rossi.
L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al mercoledì con orario 15/19, dal giovedì al sabato con orari 9,30/12 e 15/19, o su appuntamento.
Sabato 17 giugno, dalle ore 17,30, l’inaugurazione in galleria con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge.
LA MOSTRA:
“Chi dice donna...” racconta molti mondi, siano essi fragili, effimeri, malinconici, forti o insoliti. Voler inquadrare in una singola parola, donna appunto, la vastità di un mondo intero appare superfluo e inutilmente opprimente. Nella nuova mostra allestita a ExpArt sono tre le figure femminili rappresentate, ognuna forte di un proprio microcosmo esistenziale, ognuna fiera delle proprie divergenze. Tre diverse donne, tre diversi autori, tre diverse scelte stilistiche.
La prima è Valentina, (chi non la conosce?), personaggio scaturito dalla penna di Guido Crepax, di cui sono esposte quattro tavole originali provenienti dalla collezione Sista Ovidio Scapigliati. “Capelli neri corvini, occhi verdi languidi, viso di porcellana, bocca sensuale. Valentina interpreta lo spirito dei tempi in cui è vissuta (anni '70), il caschetto pieno e dritto che lascia scoperta la nuca, le linee geometriche che simboleggiano determinazione e la frangia sopra gli occhi che incornicia un volto tra il trasognato e l'innocente. Valentina non piacque alle femministe perché l’epoca demonizzava l’erotismo come prodotto pensato esclusivamente a uso e consumo degli uomini, eppure rappresentò un modello di emancipazione femminile, a partire dal fatto che lavorasse in proprio come fotografa, presupponendo che la libertà sociale della donna dovesse per forza di cose passare per un’autonomia professionale, cioè economica. Valentina ebbe molto in comune con gli anni Sessanta: le storie oniriche, spesso dei veri e propri trip lisergici, rispecchiarono alla perfezione anni in cui sotto molteplici punti di vista – la grande stagione hippie, la contestazione universitaria, il terrorismo – si fece fatica a distinguere il sogno dalla realtà”.
Valeria Di Ponio ci pone davanti a un differente modello di donna: riflessiva, malinconica, profondamente interiore. Il bianco e nero steso in imprecise velature, che caratterizza l'estetica di questa artista, lascia trasparire un'anima profonda e riflessiva, fortemente poetica senza essere esente da un dolore che profondamente traspare dalle pose e dagli sguardi quantomai intensi. Una riflessione che attraverso il sé analizza l'intera società e le sue tematiche più contemporanee, i corpi e i lineamenti soffusi e dissolventi trasmettono una delicata angoscia, un elegante mal di vivere.
Ancora una “Valentina” in mostra e Valentina Porcelli, giovane artista foggiana che ci propone un modello ancora differente: la sue grandi tele giocano con lo still life, ponendone al centro donne ferme e risolute, catturate in attimi indistinti, sguardo fermo ma mai assente, la posa, che appare come irrigidita, trasmette una forte tensione. Le sue protagoniste sembrano colte giusto un attimo prima di un movimento risolutivo, di uno slancio decisionale.
Guido Crepax è nato a Milano nel 1933. Inizia a lavorare nel campo dell'illustrazione e della grafica mentre frequenta la facoltà di architettura, realizzando manifesti pubblicitari e copertine di libri e di dischi. Firma il primo grande successo nel 1957 con i disegni della campagna pubblicitaria della benzina Shell premiati con la Palma d'Oro. Nel 1963 si riavvicina al mondo del suo primo amore, il fumetto, e qualche anno più tardi dà vita all'indiscutibile protagonista delle sue storie, la celebre Valentina, comparsa per la prima volta nel numero 3 di Linus. Autore assai prolifico, Crepax in seguito dà vita effimera a numerose altre eroine (Belinda, Bianca, Anita...), e realizza sofisticate versioni a fumetti di alcuni classici della letteratura erotica quali Emmanuelle, Justine e Histoire d'O. Le storie a fumetti di Crepax sono state pubblicate in vari paesi. Da tempo malato, muore nel 2003 a Milano all'età di 70 anni.
Valeria Di Ponio è nata a Torino nel 1976. Si diploma in pittura all'Accademia Albertina di Torino nel 2000. La sua ricerca artistica è focalizzata sulla figura, sui gesti e sulle espressioni. La passione per il disegno e il segno grafico la porta a lavorare esclusivamente in bianco e nero, lasciando nell'indefinito i suoi personaggi, dove le pennellate vibranti e l'effetto “mosso” lascia loro trasparire l'anima. Espone con personali e collettive già a partire dal 1997, durante gli studi. Da allora vince numerosi premi e compare in svariate pubblicazioni. Il suo lavoro sta ottenendo un crescente riconoscimento sia sul territorio nazionale sia internazionale. Nel 2017 espone più volte con la galleria bibbienese, in occasione dell'AAf di Milano e della successiva mostra nella sede bibbienese, per poi attraversare le alpi con la seconda edizione de “La Grande Bellezza”, presso l'austriaco Castello di Obernberg.
Valentina Porcelli è nata a Foggia nel 1987, dove attualmente vive e lavora. Laureata in pittura con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Foggia, inizia il suo percorso artistico fin da bambina, mostrando uno spiccato interesse per la ritrattistica. Fortemente attratta dalla pittura tradizionale europea e dalla fotografia, rivolge gli studi alla tecnica a olio. Nel 2016 sintetizza le sue conoscenze in uno stile a metà tra il Realismo e l’illustrazione, ottenendo risvolti metafisici per via degli sfondi monocromi. Nell’ottobre dello stesso anno partecipa alla II edizione della Biennale d’arte contemporanea di Salerno, vincendo il primo premio sezione Pittura nella Contemporanea giovani. Nel 2017 ha parlato di lei la rivesta di arte contemporanea “Frattura Scomposta contemporary art magazine” ed ha partecipato alla collettiva "E allora?", a cura di Anna Soricaro a Zerouno di Barletta.
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