Il Bambin Gesù delle Mani
Particolare de 'Il Bambin Gesù delle Mani' - Pinturicchio
Dal 16 Luglio 2011 al 11 Settembre 2011
Chiusi della Verna | Arezzo
Luogo: Podesteria di Michelangelo
Indirizzo: P.za San Michele 1, Chiusi della Verna (Ar)
Orari: Tutti i giorni: 9.30 – 12.30/ 15.30 – 18.30
Curatori: Quadrata comunicazione
Costo del biglietto: € 4,00
Telefono per informazioni: 0575-599357
E-Mail info: info@michelangelo.it
Sito ufficiale: http://www.michelangelo.it
Ad Arezzo il dipinto di Pinturicchio scomparso per 500 anni. Una mostra per raccontare un’opera d’arte sublime e una storia dissacrante di intrighi e tradimenti nelle stanze vaticane del XV secolo.
E’ una delle poche volte che questo straordinario dipinto, appartenente ad una collezione privata, viene mostrato al pubblico da quando è stato ritrovato, nel 1984, a 500 anni dalla sua scomparsa. Dopo essere stato mostrato a Roma, poi a New York, Napoli e Cipro, Il Bambin Gesù delle Mani viene ospitato a Chiusi della Verna (Ar), nella Podesteria che fu della famiglia Buonarroti, nei luoghi dove il più celebre dei suoi discendenti, Michelangelo, visse la sua infanzia. Si riuniscono così a oltre mezzo millennio di distanza le vicende di due grandi protagonisti del Rinascimento.
Da una parte, l’arte di Pinturicchio, che con Il Bambin Gesù delle Mani realizza un’opera di una bellezza unica, ma soprattutto di grande potere: si tratta del frammento di un più importante dipinto murale, realizzato negli appartamenti privati di Papa Alessando VI Borgia (1431 – 1503). Era stato il Vasari a rivelarne l’esistenza nelle sue Vite, ma la scena raccontata sembrava così scandalosamente impossibile da far ritenere la notizia un falso. In esso era raffigurata l’adorazione della Madonna con Bambino da parte del Papa, ma il volto femminile altro non era che il ritratto di Giulia Farnese, sua bellissima amante e madre di un figlio a lui attribuito.
Il dipinto di Pinturicchio era, in altre parole, la testimonianza indiretta di una relazione che come si direbbe oggi stava sulla bocca di tutti ma che a tutti i costi andava taciuta. Per questo l’opera fu nascosta a lungo, tenuta celata da occhi indiscreti, poi divisa in parti più piccole, forse trafugata. Dopo la morte del Papa non vi fu più notizia certa della sua esistenza, per cinquecento anni, tanto da far ritenere che il dipinto fosse andato distrutto o che non esistesse affatto. Solo nel 1984 il frammento è stato ritrovato, ormai separato dal resto dell’opera, recuperato da un anonimo circuito antiquario e riconosciuto come opera autografa del grande maestro Pinturicchio.
L’esposizione del Bambin Gesù delle Mani a Chiusi della Verna avviene poi in uno dei luoghi più suggestivi dell’itinerario che celebra un altro grande artista del Rinascimento, Michelangelo Buonarroti. Presso la Podesteria di Michelangelo è infatti visibile il profilo della Roccia di Adamo, il masso su cui giace il primo uomo mentre riceve la vita da Dio, ritratto dal Buonarroti nella Creazione sulla volta della Cappella Sistina.
La mostra è corredata da un dettagliato percorso critico che illustra tutte le fasi del recupero, del restauro e della ricostruzione dell’identità dei protagonisti. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Guglielmo Giordano l’opera appartenente ad una collezione privata verrà esposta al pubblico dal 16 Luglio all’11 Settembre presso la Podesteria di Michelangelo di Chiusi della Verna.
E’ una delle poche volte che questo straordinario dipinto, appartenente ad una collezione privata, viene mostrato al pubblico da quando è stato ritrovato, nel 1984, a 500 anni dalla sua scomparsa. Dopo essere stato mostrato a Roma, poi a New York, Napoli e Cipro, Il Bambin Gesù delle Mani viene ospitato a Chiusi della Verna (Ar), nella Podesteria che fu della famiglia Buonarroti, nei luoghi dove il più celebre dei suoi discendenti, Michelangelo, visse la sua infanzia. Si riuniscono così a oltre mezzo millennio di distanza le vicende di due grandi protagonisti del Rinascimento.
Da una parte, l’arte di Pinturicchio, che con Il Bambin Gesù delle Mani realizza un’opera di una bellezza unica, ma soprattutto di grande potere: si tratta del frammento di un più importante dipinto murale, realizzato negli appartamenti privati di Papa Alessando VI Borgia (1431 – 1503). Era stato il Vasari a rivelarne l’esistenza nelle sue Vite, ma la scena raccontata sembrava così scandalosamente impossibile da far ritenere la notizia un falso. In esso era raffigurata l’adorazione della Madonna con Bambino da parte del Papa, ma il volto femminile altro non era che il ritratto di Giulia Farnese, sua bellissima amante e madre di un figlio a lui attribuito.
Il dipinto di Pinturicchio era, in altre parole, la testimonianza indiretta di una relazione che come si direbbe oggi stava sulla bocca di tutti ma che a tutti i costi andava taciuta. Per questo l’opera fu nascosta a lungo, tenuta celata da occhi indiscreti, poi divisa in parti più piccole, forse trafugata. Dopo la morte del Papa non vi fu più notizia certa della sua esistenza, per cinquecento anni, tanto da far ritenere che il dipinto fosse andato distrutto o che non esistesse affatto. Solo nel 1984 il frammento è stato ritrovato, ormai separato dal resto dell’opera, recuperato da un anonimo circuito antiquario e riconosciuto come opera autografa del grande maestro Pinturicchio.
L’esposizione del Bambin Gesù delle Mani a Chiusi della Verna avviene poi in uno dei luoghi più suggestivi dell’itinerario che celebra un altro grande artista del Rinascimento, Michelangelo Buonarroti. Presso la Podesteria di Michelangelo è infatti visibile il profilo della Roccia di Adamo, il masso su cui giace il primo uomo mentre riceve la vita da Dio, ritratto dal Buonarroti nella Creazione sulla volta della Cappella Sistina.
La mostra è corredata da un dettagliato percorso critico che illustra tutte le fasi del recupero, del restauro e della ricostruzione dell’identità dei protagonisti. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Guglielmo Giordano l’opera appartenente ad una collezione privata verrà esposta al pubblico dal 16 Luglio all’11 Settembre presso la Podesteria di Michelangelo di Chiusi della Verna.
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