Gianriccardo Piccoli. Moroni in nero
Dal 09 Febbraio 2019 al 10 Giugno 2019
Bergamo
Luogo: Accademia Carrara
Indirizzo: piazza Giacomo Carrara 82
Enti promotori:
- Comune di Bergamo
Sito ufficiale: http://www.lacarrara.it
Una rilettura in chiave contemporanea di due tra i protagonisti della collezione Carrara: i coniugi Spini dipinti da Giovan Battista Moroni e ora interpretati da Gianriccardo Piccoli.
In concomitanza con il prestito delle due opere alla mostra Moroni: The Riches of Renaissance Portraiture, prevista a New York presso Frick Collection da febbraio a giugno 2019, l’Accademia Carrara presenta un progetto speciale, la rilettura dei due capolavori – progetto ideato nel 2016 - oltre a una selezione di opere di Gianriccardo Piccoli (Milano 1941).
La collaborazione con il museo americano si fa dunque occasione a doppio livello: permette al mondo di conoscere il patrimonio della Carrara e a quest’ultima di poter continuare nell’opera di valorizzazione della Collezione attraverso un avvicinamento al contemporaneo.
Gianriccardo Piccoli ha lavorato per cicli pittorici spesso sollecitato dall’osservazione dei grandi testimoni del passato (tra cui Lotto, El Greco, Vermeer, Corot e Morandi), offre qui un’evocazione dei protagonisti della pittura moroniana, riproposti nelle stesse pose ma rigorosamente senza volto. Oltre ai due ritratti, esposti in sala 17 di norma abitata dai coniugi Spini, altre quattro opere sempre moroniane, sono esposte nel salone d’onore. La tecnica della garza dipinta muta la struttura delle opere originali in silhouette prive di dettagli e la memoria del nero genera una profondità ricca di riverberi.
Come spiega l’artista: la doppia superficie dipinta – sulla garza e nel quadro – implica una messa a fuoco da parte dello spettatore e richiede un tempo lungo di osservazione per entrare in relazione con l’opera. Bisogna potersi fermare qualche istante e non lasciarsi prendere solo dalla necessità di apparire. Andare in profondità è poco in relazione con il nostro tempo ma è l’unica cosa che ci resta da fare per non essere dei “surfisti”, o peggio, solo delle ombre.
La meditazione su Moroni ha indotto Piccoli a non sfidare la personalità del ritrattista, ma a evocare attraverso le immagini dei protagonisti della sua pittura, la memoria di quegli uomini e di quelle donne riproposti nelle stesse pose, ma rigorosamente senza volto.
M. Cristina Rodeschini, direttore Accademia Carrara Il formato delle traduzioni di Piccoli, esattamente identico agli originali, aiuta l’osservatore in questo gioco. Si trova vis à vis con un oggetto del tutto simile al modello e allo stesso tempo assolutamente diverso: con la mente può allucinarlo e immaginarne i dettagli, simili o difformi, in ogni caso frutto della sua personale fantasia.
Simone Facchinetti
Gianriccardo Piccoli è nato a Milano nel 1941. Si è diplomato all’Accademia di Brera, sotto la guida di Pompeo Borra, nel 1964. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1986. Le principali mostre personali sono state realizzate a Bergamo (Teatro Sociale, 1986), Tenero (Galleria Matasci, 1990), Monza (Musei Civici al Serrone di Villa Reale, 1990), Wiesbaden (Brunnenkolonnade, 1992) e Varese (Villa Panza, 2009). Hanno scritto di lui Roberto Tassi, Dante Isella, Fabrizio d’Amico.
Catalogo Lubrina Bramani Editore con testi di: Maria Cristina Rodeschini, Simone Facchinetti, Gianriccardo Piccoli.
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