Giovan Battista Moroni. Opera completa di Simone Facchinetti - Presentazione
Dal 13 Gennaio 2022 al 13 Gennaio 2022
Bergamo
Luogo: Accademia Carrara
Indirizzo: Piazza Giacomo Carrara 82
Orari: ore 17.30
Enti promotori:
- Comune di Bergamo
Sito ufficiale: http://www.lacarrara.it
In Carrara la presentazione di Giovan Battista Moroni. Opera completa, di Simone Facchinetti: il catalogo generale delle opere di un maestro della ritrattistica, edito da Officina Libraria.
Il volume raccoglie gli esiti di un’impresa di ricerca lunga almeno un decennio. Intervengono Francesco Frangi, storico dell'arte, e Arturo Galansino, direttore di Fondazione Palazzo Strozzi e curatore, con Facchinetti, di due importanti mostre dedicate a Moroni: nel 2014 alla Royal Academy di Londra e nel 2019 alla Frick Collection di New York.
Un appuntamento che sottolinea, una volta di più, il ruolo di Accademia Carrara come museo di Moroni. Sono infatti 20 le opere del pittore di Albino custodite dalla pinacoteca bergamasca, il più importante corpus al mondo del pittore cinquecentesco. Celebre per i suoi ritratti al naturale, che per Luigi Lanzi sembravano “tuttora spirare e vivere” e per Roberto Longhi “veri e semplici, da comunicarci addirittura la certezza di averne conosciuto i modelli”, la sua attualità è testimoniata dal successo delle mostre di Londra e New York.
Il catalogo, completo di fotografie a colori, aggiorna quello redatto da Mina Gregori più di 40 anni fa, che riportava immagini in bianco e nero, e offre un riesame complessivo del percorso moroniano e della sua cronologia. Tra le novità: nuove attribuzioni, oltre al reindirizzamento verso altri artisti di opere credute del Moroni; l’identificazione di alcuni personaggi, utile a una più precisa ricostruzione del periodo storico; la conseguente ridatazione delle opere, che consente una diversa lettura del percorso dell'artista; una nuova ipotesi sulla data della sua morte.
L'opera è il risultato di un approfondito lavoro di ricerca e raccoglie le informazioni relative alle oltre 220 opere di Giovan Battista Moroni conservate nei principali musei europei (Londra, Amsterdam, Vienna, Berlino) e statunitensi (New York, Boston, Washington, Chicago), oltre che a Bergamo e in Italia.
L’origine del catalogo risale a un primo articolo del 1995, quando rintracciai documenti relativi a tre pale d’altare di Moroni, consentendomi in parallelo di formulare una nuova ipotesi sulla data di morte dell’artista. Da allora ho continuato la ricerca che ha avuto una propulsione in occasione delle mostre che ho curato nel 2004 a Bergamo, nel 2014 a Londra e nel 2019 a New York. Ma soprattutto quando Fondazione Credito Bergamasco ha scelto di sostenere gli studi su Moroni in parallelo alla campagna di restauri sulle opere dell’artista.
Simone Facchinetti
Simone Facchinetti è ricercatore di Storia dell’arte moderna presso l’Università del Salento e docente all’Università di Bergamo. Si è occupato di storia dell’arte del Rinascimento e di storia della critica d’arte del Novecento. Ha approfondito la figura e l’opera di Giovan Battista Moroni, curando mostre monografiche a Bergamo (2004), a Londra (2014) e a New York (2019).
Arturo Galansino dottore di ricerca in Storia e Critica d’Arte a Torino, è stato ricercatore all’INHA di Parigi. Ha collaborato con Musée du Louvre di Parigi (2008-2010), National Gallery (2010-2012) e Royal Academy of Arts di Londra (2013-2015), nel 2015 è tornato in Italia come direttore di Palazzo Strozzi di Firenze. Oltre a rafforzare la ricerca sull’arte antica, ha parallelamente rilanciato il ruolo del contemporaneo nella programmazione dell'istituzione fiorentina con i grandi successi delle mostre.
Il volume raccoglie gli esiti di un’impresa di ricerca lunga almeno un decennio. Intervengono Francesco Frangi, storico dell'arte, e Arturo Galansino, direttore di Fondazione Palazzo Strozzi e curatore, con Facchinetti, di due importanti mostre dedicate a Moroni: nel 2014 alla Royal Academy di Londra e nel 2019 alla Frick Collection di New York.
Un appuntamento che sottolinea, una volta di più, il ruolo di Accademia Carrara come museo di Moroni. Sono infatti 20 le opere del pittore di Albino custodite dalla pinacoteca bergamasca, il più importante corpus al mondo del pittore cinquecentesco. Celebre per i suoi ritratti al naturale, che per Luigi Lanzi sembravano “tuttora spirare e vivere” e per Roberto Longhi “veri e semplici, da comunicarci addirittura la certezza di averne conosciuto i modelli”, la sua attualità è testimoniata dal successo delle mostre di Londra e New York.
Il catalogo, completo di fotografie a colori, aggiorna quello redatto da Mina Gregori più di 40 anni fa, che riportava immagini in bianco e nero, e offre un riesame complessivo del percorso moroniano e della sua cronologia. Tra le novità: nuove attribuzioni, oltre al reindirizzamento verso altri artisti di opere credute del Moroni; l’identificazione di alcuni personaggi, utile a una più precisa ricostruzione del periodo storico; la conseguente ridatazione delle opere, che consente una diversa lettura del percorso dell'artista; una nuova ipotesi sulla data della sua morte.
L'opera è il risultato di un approfondito lavoro di ricerca e raccoglie le informazioni relative alle oltre 220 opere di Giovan Battista Moroni conservate nei principali musei europei (Londra, Amsterdam, Vienna, Berlino) e statunitensi (New York, Boston, Washington, Chicago), oltre che a Bergamo e in Italia.
L’origine del catalogo risale a un primo articolo del 1995, quando rintracciai documenti relativi a tre pale d’altare di Moroni, consentendomi in parallelo di formulare una nuova ipotesi sulla data di morte dell’artista. Da allora ho continuato la ricerca che ha avuto una propulsione in occasione delle mostre che ho curato nel 2004 a Bergamo, nel 2014 a Londra e nel 2019 a New York. Ma soprattutto quando Fondazione Credito Bergamasco ha scelto di sostenere gli studi su Moroni in parallelo alla campagna di restauri sulle opere dell’artista.
Simone Facchinetti
Simone Facchinetti è ricercatore di Storia dell’arte moderna presso l’Università del Salento e docente all’Università di Bergamo. Si è occupato di storia dell’arte del Rinascimento e di storia della critica d’arte del Novecento. Ha approfondito la figura e l’opera di Giovan Battista Moroni, curando mostre monografiche a Bergamo (2004), a Londra (2014) e a New York (2019).
Arturo Galansino dottore di ricerca in Storia e Critica d’Arte a Torino, è stato ricercatore all’INHA di Parigi. Ha collaborato con Musée du Louvre di Parigi (2008-2010), National Gallery (2010-2012) e Royal Academy of Arts di Londra (2013-2015), nel 2015 è tornato in Italia come direttore di Palazzo Strozzi di Firenze. Oltre a rafforzare la ricerca sull’arte antica, ha parallelamente rilanciato il ruolo del contemporaneo nella programmazione dell'istituzione fiorentina con i grandi successi delle mostre.
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