Matteo Emery. Meno di centoventi minuti
![Matteo Emery, Involucro2, 2008 Matteo Emery, Involucro2, 2008](http://www.arte.it/foto/600x450/d7/42455-Matteo_Emery_Involucro2_2008_foto_lambda_plexi_sospeso_cm_60x90.jpg)
Matteo Emery, Involucro2, 2008
Dal 04 Marzo 2016 al 30 Aprile 2016
Bergamo
Luogo: Galleria Marelia arte moderna e contemporanea
Indirizzo: via Torretta 4
Orari: da martedì a sabato 15.30-19.30
Curatori: Paola Silvia Ubiali in collaborazione con Stefania Carissimi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 347 8206829
E-Mail info: info@galleriamarelia.it
Sito ufficiale: http://www.galleriamarelia.it
Meno di 120 minuti, questa è l’aspettativa di vita delle sculture effimere di Matteo Emery.
La magia di flussi vitali, lacrime, sangue, congelata per sempre in un’immagine.
Tubicini medicali, garze, membrane in lattice, piume, sono gli accessori di cui sono dotate le fragili e trasparenti micro-sculture in ghiaccio che Matteo Emery crea e consegna all’eternità grazie al mezzo fotografico.
Corpi inorganici misteriosamente incapsulati dentro soffici e delicati involucri protettivi, giochi di luci e ombre evocativi di complessi fenomeni biologici tanto da creare in chi le osserva un’alternanza di sensazioni opposte: accettazione, piacere oppure rifiuto, disgusto. Risposte soggettive di attrazione e repulsione, da sperimentare personalmente e senza vie di mezzo.
Il processo creativo dell’artista svizzero ha una durata media totale di circa cinque ore e si fonda sulla trasformazione di acqua in ghiaccio, un’azione tanto banale quanto straordinaria che la natura svolge da millenni in piena autonomia.
Una riflessione preziosa sulla caducità di qualsiasi forma di vita, vanitas contemporanee rapidamente messe a fuoco prima che ritornino a essere l’originario composto chimico incolore e insapore: due atomi d’idrogeno legati a un atomo di ossigeno.
La mostra è accompagnata da “Flusso” un’opera di video arte, dove un caleidoscopio di vibrazioni sonore e visive in eterno movimento provoca un effetto disturbante e cacofonico, una sorta di viaggio iniziatico nell’indistinto magma vitale dove il tempo e lo spazio abitano in tutt’altra dimensione.
Matteo Emery nasce a Lugano nel 1955. Tra il 1972 e il 1980 studia grafica allo CSIA di Lugano e alla scuola superiore di arti visive ESAV di Ginevra.
Orario: da martedì a sabato 15.30-19.30.
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