Alessandra Maio. Orogenesi
Dal 30 Agosto 2023 al 11 Novembre 2023
Biella
Luogo: BI-BOx Art Space
Indirizzo: Via Italia 38
Orari: giovedì, venerdì dalle 15 alle 19.30; sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30; oppure su appuntamento
Curatori: Maria Chiara Wang
Telefono per informazioni: +39 015 3701355
E-Mail info: info.bibox@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.bi-boxartspace.com
Orogenesi è il nuovo progetto della galleria BI-BOx Art Space di Biella, la mostra personale di Alessandra Maio a cura di Maria Chiara Wang. L’esposizione si sviluppa attorno alle varie suggestioni offerte dal termine delicatezza: dalla leggerezza alla vulnerabilità, dall’impalpabilità alla raffinatezza. Qualità rintracciabili in ciascuna delle opere allestite nello spazio biellese: dagli acquerelli che conferiscono il titolo alla mostra, ai versi racchiusi nelle cianotipie.
Nella serie di tele Pelle la delicatezza è riferita a quella membrana che rappresenta il confine tra il corpo umano e il mondo esterno, quella superficie sottile che protegge e allo stesso tempo mette in comunicazione con l’alterità. Nell’installazione Limen (l’importanza della delicatezza) questo concetto si esprime attraverso il gesto lento del cucito, con il quale l’artista ha unito numerose paia di guanti di cotone e nella fragilità delle chiocciole che la adornano. Infine, delicatezza come aspetto complementare di quella preziosità insita nell’uso della foglia oro, nuovo elemento della ricerca artistica di Alessandra Maio. Dopo la fase gestuale veloce della stesura dell’acquerello e quella lenta, riflessiva e meditativa della scrittura, l’applicazione della foglia ora funge da fase finale di “condensazione”, come afferma la stessa artista.
Orogenesi è stato scelto come titolo degli acquerelli appartenenti alla produzione più recente non in riferimento al linguaggio geologico, bensì alla duplice componente del termine – oro e genesi – alludendo alle valenze simboliche del metallo, “vero e proprio universale transculturale” come afferma lo storico della filosofia Giuseppe Cambiano, e alla potenza generativa dell’arte. Anche i colori blu, giallo e rosso impiegati nelle tre varianti della stessa serie si riferiscono a tre momenti differenti, rispettivamente la riflessione, la trasformazione, l’energia vitale.
Parafrasando Hermann Hesse: solo un animo sensibile e gentile che necessita di manifestarsi attraverso un tocco delicato è in grado di creare altrettanta delicatezza.
L’inaugurazione è fissata per mercoledì 30 agosto 2023 alle 18; l’esposizione proseguirà fino all’11 novembre 2023.
Alessandra Maio (Bologna, 1982) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2008 ha conseguito la Laurea Magistrale “Storia dell’Arte Contemporanea”. Attualmente è iscritta al Corso di Formazione Triennale in Arteterapia della “Nuova Associazione Europea per le Arti Terapie”. Vive e lavora tra Aosta e Bologna. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e in Francia, esponendo anche in musei e sedi storiche. La sua attività artistica è fortemente caratterizzata dall’uso della scrittura. Nei suoi quadri la scrittura si inserisce nel disegno, crea una fitta trama di parole che dialoga e si fonde con la pittura, mettendo in cortocircuito significati e immagine. Nelle installazioni la parola spesso prende più coraggio e si mostra a volte su fogli di quaderno piegati o accartocciati, altre volte su oggetti imbiancati.
Nella serie di tele Pelle la delicatezza è riferita a quella membrana che rappresenta il confine tra il corpo umano e il mondo esterno, quella superficie sottile che protegge e allo stesso tempo mette in comunicazione con l’alterità. Nell’installazione Limen (l’importanza della delicatezza) questo concetto si esprime attraverso il gesto lento del cucito, con il quale l’artista ha unito numerose paia di guanti di cotone e nella fragilità delle chiocciole che la adornano. Infine, delicatezza come aspetto complementare di quella preziosità insita nell’uso della foglia oro, nuovo elemento della ricerca artistica di Alessandra Maio. Dopo la fase gestuale veloce della stesura dell’acquerello e quella lenta, riflessiva e meditativa della scrittura, l’applicazione della foglia ora funge da fase finale di “condensazione”, come afferma la stessa artista.
Orogenesi è stato scelto come titolo degli acquerelli appartenenti alla produzione più recente non in riferimento al linguaggio geologico, bensì alla duplice componente del termine – oro e genesi – alludendo alle valenze simboliche del metallo, “vero e proprio universale transculturale” come afferma lo storico della filosofia Giuseppe Cambiano, e alla potenza generativa dell’arte. Anche i colori blu, giallo e rosso impiegati nelle tre varianti della stessa serie si riferiscono a tre momenti differenti, rispettivamente la riflessione, la trasformazione, l’energia vitale.
Parafrasando Hermann Hesse: solo un animo sensibile e gentile che necessita di manifestarsi attraverso un tocco delicato è in grado di creare altrettanta delicatezza.
L’inaugurazione è fissata per mercoledì 30 agosto 2023 alle 18; l’esposizione proseguirà fino all’11 novembre 2023.
Alessandra Maio (Bologna, 1982) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2008 ha conseguito la Laurea Magistrale “Storia dell’Arte Contemporanea”. Attualmente è iscritta al Corso di Formazione Triennale in Arteterapia della “Nuova Associazione Europea per le Arti Terapie”. Vive e lavora tra Aosta e Bologna. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e in Francia, esponendo anche in musei e sedi storiche. La sua attività artistica è fortemente caratterizzata dall’uso della scrittura. Nei suoi quadri la scrittura si inserisce nel disegno, crea una fitta trama di parole che dialoga e si fonde con la pittura, mettendo in cortocircuito significati e immagine. Nelle installazioni la parola spesso prende più coraggio e si mostra a volte su fogli di quaderno piegati o accartocciati, altre volte su oggetti imbiancati.
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