3 Editori storici d'avanguardia. Sampietro - Geiger/Baobab - 3ViTre, dalla sperimentazione grafica al suono
Dal 19 Settembre 2012 al 21 Ottobre 2012
Bologna
Luogo: Museo Internazionale e Bibilioteca della Musica
Indirizzo: strada Maggiore 34
Orari: da martedì a venerdì 9.30-16; sabato e domenica 10-18.30
Curatori: Maurizio Osti, Enzo Minarelli
Costo del biglietto: intero euro 5, ridotto euro 3
Telefono per informazioni: +39 051 2757711
E-Mail info: irene.guzman@artelibro.it
Sito ufficiale: http://www.museomusicabologna.it/
Si inaugura il 19 settembre 2012 al Museo Internazionale e Bibilioteca della Musica di Bologna la mostra
3 EDITORI STORICI D’AVANGUARDIA. Sampietro - Geiger/”Baobab” - 3ViTre, dalla sperimentazione grafica al suono a cura di Maurizio Osti e Enzo Minarelli.
Catalogo con scritti di Ferdinando Albertazzi, Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Antonio Faeti, Enzo Minarelli, Maurizio Osti, Lamberto Pignotti, Maurizio Spatola. Edito da Campanotto, Udine.
L’obiettivo dichiarato di questa mostra consiste, prima di tutto, nel rimuovere l’oblìo su quella straordinaria figura di colto editore che è stato Enrico Riccardo Sampietro a Bologna, attorno alla metà degli Anni Sessanta. In quel periodo la Neoavanguardia letteraria italiana, rappresentata dal Gruppo 63, aveva nel capoluogo emiliano la voce della rivista “il Verri”, diretta da Luciano Anceschi. Ma si sentiva la mancanza di un editore in grado di dare maggiore respiro ai giovani scrittori ribelli: in questo vuoto seppe inserirsi in maniera perentoria ed eclettica l’altrettanto giovane Sampietro.
Nel triennio, dal 1965 al 1968, una settantina di titoli sfrecciano improvvisi come una meteora, illuminando il panorama editoriale non solo cittadino di una nuova, intensa luce, con la volontà di svolgere un preciso ruolo nel mercato editoriale.
Per quanto riguarda i libri di Sampietro, l’esposizione non indaga volutamente i contenuti: si è infatti scelto di esibire il modulo editoriale del far libro, l’impostazione e il disegno grafico delle copertine, il formato stesso del volume. Il progetto grafico, quindi, come espressione di quello che oggi viene chiamato “paratesto”. Così si è ritenuto opportuno esporre ed allegare anche in copia anastatica nel catalogo dell’Editore Campanotto, il raro ed illuminante catalogo Sampietro del 1967, vero e proprio strumento ideologico, critico e culturale della Casa editrice.
La figura che appare come tramite e anello di congiunzione tra i diversi editori presenti in mostra è quella del poeta Adriano Spatola (1941-1988), prima, redattore capo e vero e proprio ispiratore di Sampietro, poi ideatore e realizzatore in proprio delle Edizioni Geiger, della rivista “Tam Tam” e di “Baobab, informazioni fonetiche di poesia”, con l’editore discografico reggiano Ivano Burani.
Di conseguenza, accanto ai libri di Sampietro, compaiono a pieno titolo in questa mostra le dieci Antologie sperimentali GEIGER curate da Adriano e Maurizio Spatola il cui primo numero uscì nel 1967, in quanto scompaginano le consolidate e rigide regole di costruzione del libro: tra gli autori, Mirella Bentivoglio, Julien Blaine, Marcel Broodthaers, Giuseppe Chiari, Giuliano Della Casa, Jochen Gerz, Richard Kostelanez, Arrigo Lora Totino, Maurizio Nannucci, Giulia Niccolai, Claudio Parmiggiani, Timm Ulrichs, Franco Vaccari.
La rivista “Baobab” nasce nel 1978, per volontà di Adriano Spatola, la pubblica l’editore di musica reggiano Ivano Burani, con la sua sigla editoriale Publiart (dal 1985 Elytra). Si occupa di declamazioni, readings, audio-arte, poesia fonetica, poesia sonora, tutto quanto succede sotto la vasta cappa delle sonorità poetiche.
Le Edizioni di Polipoesia 3ViTre, fondate da Enzo Minarelli, hanno come numero zero l’oramai introvabile LP Voooxing Poooêtre international sound poetry (1982), cui seguiranno 7 dischi a 45 giri dedicati agli autori storici soprattutto francesi e americani. Proseguono con il cambio del formato in 33 giri, stampando altri 7 numeri che indagano i lavori in corso relazionando l’Italia con il Canada, la Spagna, il Messico, la California, l’Ungheria.
L’elemento distintivo di queste riviste sonore riguarda il dominio della voce, intesa sempre come cardine creativo, e come conditio sine qua non per una sperimentazione che sia vocale e orale, non succube della tecnologia né intimorita dall’esuberanza della musicalità.
In mostra dunque il prodotto poetico totale e questo richiamo alla totalità sottintende un dichiarato omaggio alla figura del poeta Adriano Spatola, ispiratore dei materiali editoriali in mostra, da Sampietro a Geiger/”Baobab” a 3ViTre, una figura chiave a tutto tondo, capace di concretizzare l’utopia di una totalità veramente poetica.
Completa il progetto espositivo la sezione audio-video La Voce Regina allestita presso la Biblioteca Sala Borsa, dove è possibile ascoltare oltre un centinaio di poeti sonori, dagli storici futuristi, ai dada, ai lettristi fino ai contemporanei polipoeti. Il progetto La Voce Regina curato da AIPI-3ViTre Archivio di Polipoesia è stato finanziato dalla Fondazione Carisbo e dalla Fondazione Del Monte di Bologna, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Dipartimento di Italianistica, Università di Bologna.
Venerdì 21 settembre alle ore 15.30 a Palazzo Re Enzo nell’ambito del Festival Artelibro si presenterà il progetto della mostra, con la partecipazione di Renato Barilli, Antonio Faeti, Emilio Isgrò, Enzo Minarelli, Maurizio Osti, Maurizio Spatola
Sabato 13 ottobre alle 16.30 nello spazio conferenze del Museo della Musica, Enzo Minarelli presenterà la video-antologia di poesia sonora Performance-capolavoro, inediti dall’Archivio 3ViTre di Polipoesia con i protagonisti storici della seconda metà del Novecento, tra i quali Augusto de Campos, Decio Pignatari, Henri Chopin, Demetrio Stratos, Adriano Spatola, Lawrence Ferlinghetti, Franz Mon, Eugen Gomringer e Giuseppe Chiari.
Maurizio Osti si è formato nel clima delle neo avanguardie, Nuova Scrittura, Arte Concettuale, Minimal Art. Opera sui diversi versanti della ricerca artistica e grafica. Attraverso installazioni, micro performance, audio proiezioni, utilizzo di tecniche e materiali delle attuali tecnologie, ma anche di una sapiente manualità, indaga le possibilità espressive del caso e delle coppie oppositive. Ha disegnato la famiglia di caratteri digitali Folk, edita da FontFont e distribuita da FontShop International di Berlino. Nel 2009 riceve il premio Marconi per l’Arte Multimediale.
Enzo Minarelli articola la sua attività partendo negli anni Settanta, dalla parola scritta che diverrà orale, visiva e televisiva. Produce una decina di libri di poesia lineare, varie audio-registrazioni, cataloghi, CD-Rom, DVD. Autore del Manifesto della Polipoesia, esegue le sue performance in Italia e all’estero. Editore della collana in vinile 3ViTre, fonda l’omonimo archivio. Pubblica Le Voci dei Poeti (Università di Bologna, 2011), La Poesia della Voce, ( Udine, 2008), La Voce Regina (Lecce, 2006), Vocalità & Poesia, (Reggio Emilia 1995) e due racconti Polipoesia Mon Amour (2005), Amo (2012). Sue opere sono conservate in archivi, musei e biblioteche.
3 EDITORI STORICI D’AVANGUARDIA. Sampietro - Geiger/”Baobab” - 3ViTre, dalla sperimentazione grafica al suono a cura di Maurizio Osti e Enzo Minarelli.
Catalogo con scritti di Ferdinando Albertazzi, Renato Barilli, Achille Bonito Oliva, Antonio Faeti, Enzo Minarelli, Maurizio Osti, Lamberto Pignotti, Maurizio Spatola. Edito da Campanotto, Udine.
L’obiettivo dichiarato di questa mostra consiste, prima di tutto, nel rimuovere l’oblìo su quella straordinaria figura di colto editore che è stato Enrico Riccardo Sampietro a Bologna, attorno alla metà degli Anni Sessanta. In quel periodo la Neoavanguardia letteraria italiana, rappresentata dal Gruppo 63, aveva nel capoluogo emiliano la voce della rivista “il Verri”, diretta da Luciano Anceschi. Ma si sentiva la mancanza di un editore in grado di dare maggiore respiro ai giovani scrittori ribelli: in questo vuoto seppe inserirsi in maniera perentoria ed eclettica l’altrettanto giovane Sampietro.
Nel triennio, dal 1965 al 1968, una settantina di titoli sfrecciano improvvisi come una meteora, illuminando il panorama editoriale non solo cittadino di una nuova, intensa luce, con la volontà di svolgere un preciso ruolo nel mercato editoriale.
Per quanto riguarda i libri di Sampietro, l’esposizione non indaga volutamente i contenuti: si è infatti scelto di esibire il modulo editoriale del far libro, l’impostazione e il disegno grafico delle copertine, il formato stesso del volume. Il progetto grafico, quindi, come espressione di quello che oggi viene chiamato “paratesto”. Così si è ritenuto opportuno esporre ed allegare anche in copia anastatica nel catalogo dell’Editore Campanotto, il raro ed illuminante catalogo Sampietro del 1967, vero e proprio strumento ideologico, critico e culturale della Casa editrice.
La figura che appare come tramite e anello di congiunzione tra i diversi editori presenti in mostra è quella del poeta Adriano Spatola (1941-1988), prima, redattore capo e vero e proprio ispiratore di Sampietro, poi ideatore e realizzatore in proprio delle Edizioni Geiger, della rivista “Tam Tam” e di “Baobab, informazioni fonetiche di poesia”, con l’editore discografico reggiano Ivano Burani.
Di conseguenza, accanto ai libri di Sampietro, compaiono a pieno titolo in questa mostra le dieci Antologie sperimentali GEIGER curate da Adriano e Maurizio Spatola il cui primo numero uscì nel 1967, in quanto scompaginano le consolidate e rigide regole di costruzione del libro: tra gli autori, Mirella Bentivoglio, Julien Blaine, Marcel Broodthaers, Giuseppe Chiari, Giuliano Della Casa, Jochen Gerz, Richard Kostelanez, Arrigo Lora Totino, Maurizio Nannucci, Giulia Niccolai, Claudio Parmiggiani, Timm Ulrichs, Franco Vaccari.
La rivista “Baobab” nasce nel 1978, per volontà di Adriano Spatola, la pubblica l’editore di musica reggiano Ivano Burani, con la sua sigla editoriale Publiart (dal 1985 Elytra). Si occupa di declamazioni, readings, audio-arte, poesia fonetica, poesia sonora, tutto quanto succede sotto la vasta cappa delle sonorità poetiche.
Le Edizioni di Polipoesia 3ViTre, fondate da Enzo Minarelli, hanno come numero zero l’oramai introvabile LP Voooxing Poooêtre international sound poetry (1982), cui seguiranno 7 dischi a 45 giri dedicati agli autori storici soprattutto francesi e americani. Proseguono con il cambio del formato in 33 giri, stampando altri 7 numeri che indagano i lavori in corso relazionando l’Italia con il Canada, la Spagna, il Messico, la California, l’Ungheria.
L’elemento distintivo di queste riviste sonore riguarda il dominio della voce, intesa sempre come cardine creativo, e come conditio sine qua non per una sperimentazione che sia vocale e orale, non succube della tecnologia né intimorita dall’esuberanza della musicalità.
In mostra dunque il prodotto poetico totale e questo richiamo alla totalità sottintende un dichiarato omaggio alla figura del poeta Adriano Spatola, ispiratore dei materiali editoriali in mostra, da Sampietro a Geiger/”Baobab” a 3ViTre, una figura chiave a tutto tondo, capace di concretizzare l’utopia di una totalità veramente poetica.
Completa il progetto espositivo la sezione audio-video La Voce Regina allestita presso la Biblioteca Sala Borsa, dove è possibile ascoltare oltre un centinaio di poeti sonori, dagli storici futuristi, ai dada, ai lettristi fino ai contemporanei polipoeti. Il progetto La Voce Regina curato da AIPI-3ViTre Archivio di Polipoesia è stato finanziato dalla Fondazione Carisbo e dalla Fondazione Del Monte di Bologna, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Dipartimento di Italianistica, Università di Bologna.
Venerdì 21 settembre alle ore 15.30 a Palazzo Re Enzo nell’ambito del Festival Artelibro si presenterà il progetto della mostra, con la partecipazione di Renato Barilli, Antonio Faeti, Emilio Isgrò, Enzo Minarelli, Maurizio Osti, Maurizio Spatola
Sabato 13 ottobre alle 16.30 nello spazio conferenze del Museo della Musica, Enzo Minarelli presenterà la video-antologia di poesia sonora Performance-capolavoro, inediti dall’Archivio 3ViTre di Polipoesia con i protagonisti storici della seconda metà del Novecento, tra i quali Augusto de Campos, Decio Pignatari, Henri Chopin, Demetrio Stratos, Adriano Spatola, Lawrence Ferlinghetti, Franz Mon, Eugen Gomringer e Giuseppe Chiari.
Maurizio Osti si è formato nel clima delle neo avanguardie, Nuova Scrittura, Arte Concettuale, Minimal Art. Opera sui diversi versanti della ricerca artistica e grafica. Attraverso installazioni, micro performance, audio proiezioni, utilizzo di tecniche e materiali delle attuali tecnologie, ma anche di una sapiente manualità, indaga le possibilità espressive del caso e delle coppie oppositive. Ha disegnato la famiglia di caratteri digitali Folk, edita da FontFont e distribuita da FontShop International di Berlino. Nel 2009 riceve il premio Marconi per l’Arte Multimediale.
Enzo Minarelli articola la sua attività partendo negli anni Settanta, dalla parola scritta che diverrà orale, visiva e televisiva. Produce una decina di libri di poesia lineare, varie audio-registrazioni, cataloghi, CD-Rom, DVD. Autore del Manifesto della Polipoesia, esegue le sue performance in Italia e all’estero. Editore della collana in vinile 3ViTre, fonda l’omonimo archivio. Pubblica Le Voci dei Poeti (Università di Bologna, 2011), La Poesia della Voce, ( Udine, 2008), La Voce Regina (Lecce, 2006), Vocalità & Poesia, (Reggio Emilia 1995) e due racconti Polipoesia Mon Amour (2005), Amo (2012). Sue opere sono conservate in archivi, musei e biblioteche.
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