Dalla A allo ZOO: due alfabeti
Dal 09 Settembre 2014 al 23 Settembre 2014
Bologna
Luogo: Biblioteca Sala Borsa
Indirizzo: piazza del Nettuno 3
Orari: da martedì a venerdì 10-20; sabato 10-19
Curatori: Edoardo Fontana
Enti promotori:
- Edizioni Henry Beyle
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 051 230385
E-Mail info: info@noemacongressi.it
Sito ufficiale: http://www.artelibro.it/
In occasione di Artelibro 2014 le Edizioni Henry Beyle organizzano alla Biblioteca Sala Borsa di Bologna la mostra intitolata Dalla A allo ZOO: due alfabeti.
Un percorso che attraverso esempi di composizione monotype, matrici tipografiche, linoleum, cliché, prove di stampa su carte artigianali illustra la nascita di una nuova collana dedicata in questi iniziali due volumi alla vocale A e allo Zoo.
Rielaborate da modelli tipografici o disegnate per l'occasione, le A del primo volume sono incise da Edoardo Fontana utilizzando matrici in linoleum. La tipografia Campi le ha poi impresse con una macchina per stampa pianocilindrica in una tiratura di 375 copie numerate su carta avorio delle cartiere di Sicilia e una suite di 21 esemplari su carta giapponese Bunko-Shi.
Il volume che le riunisce - arricchito da un testo di Valerio Magrelli - inaugura la collana Alfabeti e vuol essere un abbecedario, un primo incontro con la carta stampata, un taccuino, strumento d’uso quotidiano e, con la presenza di incisioni originali, un libro d’artista, "approdo" del lettore divenuto bibliofilo.
Nel secondo volume - ZOO - ogni lettera è accostata ad un animale, secondo un modello caro agli abbecedari di un tempo. Si tratta di 21 cliché ottenuti rielaborando marchi pubblicitari degli anni cinquanta e sessanta: dalla A di Anatra alla Z di Zebra attraverso la B di Balena, la H di Homo sapiens, la U di Usignolo.
La tiratura è costituita da 375 copie numerate su carta avorio delle cartiere di Sicilia e da una suite di 35 esemplari con una xilografia originale di Edoardo Fontana impressa dall’autore su torchio a mano, su carta giapponese Atsu Kuchi.
Le Edizioni Henry Beyle, curate da Vincenzo Campo, sono una piccola casa editrice che pubblica, in tiratura limitata, circa venticinque titoli l'anno. La collana con cui nel marzo 2009 ha inaugurato la sua attività si intitola Piccola biblioteca degli oggetti letterari e contiene storie di bibliofili e di avventure librarie. Il progetto della casa editrice era (ed è) quello di creare una "camera con vista", dove ci fosse spazio per raccontare i singoli elementi del creare, leggere e collezionare libri. Subito dopo è nata la Piccola biblioteca dei luoghi letterari, dedicata a paesaggi, mete, descrizioni geografiche. I Quaderni di prosa e di invenzione rappresentano "l'universale" della Henry Beyle. Al suo interno diversi temi trattati, sotto forma di testi brevi, in cui tornano il design, la cucina, l'amore, i ricordi. La brevità si fa ancora più incisiva nei Piccoli quaderni di prosa e di invenzione: una frase, un rigo appena, ma detto da grandi autori come: Marcel Proust, Walter Benjamin, Giorgio Caproni, Umberto Saba e tanti altri.
Un percorso che attraverso esempi di composizione monotype, matrici tipografiche, linoleum, cliché, prove di stampa su carte artigianali illustra la nascita di una nuova collana dedicata in questi iniziali due volumi alla vocale A e allo Zoo.
Rielaborate da modelli tipografici o disegnate per l'occasione, le A del primo volume sono incise da Edoardo Fontana utilizzando matrici in linoleum. La tipografia Campi le ha poi impresse con una macchina per stampa pianocilindrica in una tiratura di 375 copie numerate su carta avorio delle cartiere di Sicilia e una suite di 21 esemplari su carta giapponese Bunko-Shi.
Il volume che le riunisce - arricchito da un testo di Valerio Magrelli - inaugura la collana Alfabeti e vuol essere un abbecedario, un primo incontro con la carta stampata, un taccuino, strumento d’uso quotidiano e, con la presenza di incisioni originali, un libro d’artista, "approdo" del lettore divenuto bibliofilo.
Nel secondo volume - ZOO - ogni lettera è accostata ad un animale, secondo un modello caro agli abbecedari di un tempo. Si tratta di 21 cliché ottenuti rielaborando marchi pubblicitari degli anni cinquanta e sessanta: dalla A di Anatra alla Z di Zebra attraverso la B di Balena, la H di Homo sapiens, la U di Usignolo.
La tiratura è costituita da 375 copie numerate su carta avorio delle cartiere di Sicilia e da una suite di 35 esemplari con una xilografia originale di Edoardo Fontana impressa dall’autore su torchio a mano, su carta giapponese Atsu Kuchi.
Le Edizioni Henry Beyle, curate da Vincenzo Campo, sono una piccola casa editrice che pubblica, in tiratura limitata, circa venticinque titoli l'anno. La collana con cui nel marzo 2009 ha inaugurato la sua attività si intitola Piccola biblioteca degli oggetti letterari e contiene storie di bibliofili e di avventure librarie. Il progetto della casa editrice era (ed è) quello di creare una "camera con vista", dove ci fosse spazio per raccontare i singoli elementi del creare, leggere e collezionare libri. Subito dopo è nata la Piccola biblioteca dei luoghi letterari, dedicata a paesaggi, mete, descrizioni geografiche. I Quaderni di prosa e di invenzione rappresentano "l'universale" della Henry Beyle. Al suo interno diversi temi trattati, sotto forma di testi brevi, in cui tornano il design, la cucina, l'amore, i ricordi. La brevità si fa ancora più incisiva nei Piccoli quaderni di prosa e di invenzione: una frase, un rigo appena, ma detto da grandi autori come: Marcel Proust, Walter Benjamin, Giorgio Caproni, Umberto Saba e tanti altri.
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