Frank King. Un secolo di Gasoline Alley

Frank King. Un secolo di Gasoline Alley

 

Dal 15 Marzo 2019 al 07 Aprile 2019

Bologna

Luogo: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni

Indirizzo: via Manzoni 2

Curatori: BilBOlbul, Giovanni Nahmias

Enti promotori:

  • Un progetto di Hamelin Associazione Culturale e Genus Bononiae – Musei nella città
  • Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae. Musei nella città

Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 4 / € 3. Gratuito Bambini fino a 11 anni compiuti, Accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo), Insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo), Accompagnatore di disabile, Guida turistica con tesserino, Membri ICOM, Possessori Membership Card Genus Bononiae, Possessori Bologna Welcome Card, Possessori Card Musei Metropolitani Bologna, Giornalisti muniti di regolare tesserino dell’Ordine, Ospite Exclusive Card Genus Bononiae

Telefono per informazioni: +39 051 233401

E-Mail info: info@bilbolbul.net

Sito ufficiale: http://www.bilbolbul.net/



Una mostra per riscoprire un grande classico del fumetto delle origini, oggi considerato il precursore del moderno graphic novelDal 24 novembre 1918, data di uscita del primo episodio sul “Chicago Tribune”, la striscia Gasoline Alley ha attraversato cent’anni di storia, raccontando con poesia e umorismo la vita di persone comuni di fronte ai grandi eventi del XX secolo. Un’opera monumentale che è sopravvissuta al suo autore e ci appare oggi come un unico grande romanzo realizzato in tempo reale.  
 
A questo caso unico e sorprendente nella storia del fumetto è dedicata la mostra Frank King. Un secolo di Gasoline Alley sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae. Musei nella città, che apre al pubblico il 15 marzo presso gli spazi di Palazzo Fava (via Manzoni, 2) a Bologna. Curata dalla associazione Hamelin insieme a Giovanni Nahmias, autore TV e studioso di fumetto, l’esposizione porta per la prima volta in Europa una selezione di quasi 50 tavole originali, organizzate in un percorso che immerge il visitatore nello straordinario mondo creato da Frank King nel corso dei decenni. La mostra proseguirà poi fino al 7 aprile 2019, in parallelo alla grande retrospettiva su Bonvi Sturmtruppen 50 anni - a sua volta ospitata negli spazi di Palazzo Fava. BilBOlbul Festival Internazionale di Fumetto, che dal 2017 ha esploso la sua programmazione nell’intento di coprire tutto l’anno con mostre, incontri e progetti di formazione, entra a Palazzo Fava, che diventa luogo d’elezione del fumetto a Bologna. L’affiancamento delle due mostre, visitabili grazie a un biglietto cumulativo, mette a confronto due momenti importanti della storia del fumetto e due diverse interpretazioni del rapporto tra umorismo e racconto della realtà.
 
La storia di una vita, lunga una vita
Gasoline Alley, letteralmente “la strada della benzina”, racconta le vicende quotidiane di Walt Wallet e dei suoi amici, tutti appassionati di automobili. Inizialmente, è una strip umoristica come se ne trovano tante, negli anni Venti, sulle pagine dei quotidiani americani. Ma il 14 febbraio 1921 King dà una svolta alla vita di Walt: qualcuno deposita sulla sua porta un neonato, Skeezix. È un momento fondamentale per l’evoluzione del personaggio e insieme per la storia del fumetto: rispondendo all’esigenza di allargare il pubblico dei lettori, introduce nel fumetto la progressione in tempo reale. I personaggi cresceranno e invecchieranno insieme ai loro lettori, giorno dopo giorno (Skeezix ha compiuto 98 anni il 14 febbraio).
Walt e Skeezix attraversano le stesse stagioni del loro autore e dei lettori, invecchiano insieme a loro al ritmo di una strip al giorno (in bianco e nero dal lunedì al sabato, e a colori nelle splendide pagine domenicali, che ospitano gli slanci artistici più spettacolari di King).
Gasoline Alley è, per usare le parole del curatore della mostra Giovanni Nahmias, “la storia di una vita, lunga una vita”. Questo permette a King di incrociare la strip con fatti d’attualità, rendendo Gasoline Alley uno specchio in continua evoluzione della società americana: con il passare degli anni, Skeezix cresce, e a vent’anni parte (come i figli dei lettori) per la guerra, crescendo nell’affetto del pubblico come uno di famiglia. Tornerà, diventerà bisnonno e arriverà fino a oggi, a 98 anni, ancora prezioso testimone del presente.
King disegnò personalmente Gasoline Alley dal 1918 al 1956 abbracciando generazioni e ispirando film, serie radiofoniche e canzoni. Nonostante la scomparsa del suo creatore, Gasoline Alley non si è mai fermata, ed è oggi affidata è Jim Scancarelli.
 
Un precursore del graphic novel
Oltre alla grande sensibilità narrativa (nessun altro fumetto ha saputo raccontare con tanta empatia i legami familiari), King è stato un innovatore della forma. Nella sua ricerca di un realismo psicologico e socialeche anticipa di molti anni il moderno graphic novel, ha lasciato tracce profonde nell’evoluzione del linguaggio. Soprattutto nelle spettacolari pagine domenicali a colori e per tutta la sua carriera, King ha continuato a rompere le convenzioni narrative del fumetto, reinventando la grammatica stessa del medium, dagli spazi bianchi alle linee di contorno delle vignette, fino agli studi sulla segmentazione dello spazio o sulla profondità dell’immagine.
 
Mentre negli Stati Uniti Gasoline Alley è stata un vero fenomeno culturale ed è oggi al centro di riletture d’autore – come quella di Chris Ware, massimo esponente del fumetto contemporaneo che ne ha curato la ristampa critica – in Italia la striscia non è mai stata tradotta.
Volontà della mostra è quindi portare all’attenzione del pubblico italiano una gemma assoluta della storia del fumetto, che merita di essere riscoperta per la stupefacente modernità del disegno, per la sua straordinaria vicenda editoriale e per l’importanza che riveste nell’evoluzione del fumetto come forma d’arte.
 
Per guidare il pubblico alla riscoperta di questo grande classico è in programma un incontro con Giovanni Nahmias, co-curatore della mostra, Alessio Trabacchini, mercoledì 13 marzo alle 17 nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
 

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