La Liberazione di San Pietro

Vaticano, Prati

La Liberazione di San Pietro
Uno dei primi notturni nella storia dell'arte e del Rinascimento

La Liberazione di San Pietro è un affresco di Raffaello Sanzio realizzò tra il 1513 e il 1514 e presente nella Sala di Eliodoro, una delle quattro Stanze di Raffaello. parte dei Musei Vaticani.

L'affresco è suddiviso in tre momenti del racconto che trae spunto dagli Atti degli Apostoli (12,6).

"E in quella notte, quando poi Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro piantonato da due soldati e legato con due catene stava dormendo, mentre davanti alla porta le sentinelle custodivano il carcere. Ed ecco gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella".

Al centro dell'affresco Raffaello pone la figura di San Pietro, addormentato in catene dietro una grata. Qui appare l'angelo inviato da Dio per liberarlo. A destra nella seconda scena viene descritta la miracolosa fuga del santo che viene condotto fuori dal carcere mentre i soldati di guardia giacciono misteriosamente addormentati. A sinistra la terza scena quella della scoperta della fuga di San Pietro dove alcuni soldati si agitano al chiarore della luna.

L'affresco è una delle opere più famose di Raffaello, per l'uso della luce fatto dall'artista in questa scena notturna. Sono presenti infatti quattro tipi diversi di luce: la luna, che illumina la scena a sinistra e  si riflette sulle armature dei soldati; la fiaccola, con il suo riverbero fluttuante e la luce divina che avvolge l'apparizione dell'angelo nel riquadro centrale; e infine c'è la luce della finestra sottostante che si somma alla luce dell'angelo.

La scelta del soggetto della storia narrata ne La Liberazione di San Pietro venne suggerita dal Papa Giulio II a Raffaello in quel momento difficile per lo Stato Pontificio continuamente minacciato dagli eserciti stranieri che discendevano lungo la penisola italiana. Di qui la rappresentazione del miracoloso intervento divino, metaforicamente rappresentato dalla liberazione di San Pietro, come auspicio di futura salvezza per la Chiesa.



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