Jazz Matisse

Jazz Matisse, Museo Civico Medievale, Bologna
Dal 22 Settembre 2012 al 21 Ottobre 2012
Bologna
Luogo: Museo Civico Medievale
Indirizzo: via Manzoni 4
Orari: da martedì a venerdì 9-15; sabato, domenica e festivi infrasettimanali 10-18.30
Costo del biglietto: intero euro 5, ridotto euro 3
Telefono per informazioni: +39 348 7397995
E-Mail info: associazione.rabisch@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.comune.bologna.it/
In occasione di Artelibro Festival del Libro d’Arte, dal 21 settembre al 21 ottobre 2012 si potranno ammirare le tavole realizzate da Henry Matisse per il libro Jazz pubblicato nel 1947 dal raffinato editore parigino Tériade.
Stampato in una tiratura limitata di 250 copie, di cui è qui presentata quella appartenente alla collezione privata di Corrado Mingardi, il libro è costituito da 20 tavole colorate à pochoir ispirate al circo, alla danza, al teatro, al viaggio, ma non al jazz. Il titolo del libro fu infatti coniato dall’editore Tériade con l’accordo dell’artista, ma non se ne conosce il vero motivo.
La tavole hanno un forte impatto, grazie a pochi elementi compositivi dalle forme essenziali e dalle cromie forti. Dominano i colori primari, i contrasti cromatici e luminosi. A fronte della tavole compaiono talvolta delle frasi, dei pensieri, scritti da Matisse con inchiostro nero e pennello. Quando lavorò a Jazz, Matisse era ultrasettantenne e malato. Non riuscendo più a dipingere con i pennelli, si inventò un modo per “dipingere con le forbici” inventando la tecnica del papier découpé : colorava dei fogli con la tempera, ritagliava delle sagome di figure e forme, le assemblava su grandi tavole. Sono dunque papier découpé le opere degli ultimi anni della sua vita, in particolare la celeberrima serie dei Nudi blu.
In Palazzo Re Enzo verrà presentata l’edizione fac-simile curata da Electa Mondadori in accordo con la Fondazione Matisse. Una scatola rivestita in tela con tavola applicata contiene i quartini sciolti, insieme a un volume che raccoglie due contributi critici: un saggio dello stesso Corrado Mingardi sul collezionismo bibliofilo dei libri d’artista, e uno a cura del critico Francesco Poli sul libro di Matisse.
Stampato in una tiratura limitata di 250 copie, di cui è qui presentata quella appartenente alla collezione privata di Corrado Mingardi, il libro è costituito da 20 tavole colorate à pochoir ispirate al circo, alla danza, al teatro, al viaggio, ma non al jazz. Il titolo del libro fu infatti coniato dall’editore Tériade con l’accordo dell’artista, ma non se ne conosce il vero motivo.
La tavole hanno un forte impatto, grazie a pochi elementi compositivi dalle forme essenziali e dalle cromie forti. Dominano i colori primari, i contrasti cromatici e luminosi. A fronte della tavole compaiono talvolta delle frasi, dei pensieri, scritti da Matisse con inchiostro nero e pennello. Quando lavorò a Jazz, Matisse era ultrasettantenne e malato. Non riuscendo più a dipingere con i pennelli, si inventò un modo per “dipingere con le forbici” inventando la tecnica del papier découpé : colorava dei fogli con la tempera, ritagliava delle sagome di figure e forme, le assemblava su grandi tavole. Sono dunque papier découpé le opere degli ultimi anni della sua vita, in particolare la celeberrima serie dei Nudi blu.
In Palazzo Re Enzo verrà presentata l’edizione fac-simile curata da Electa Mondadori in accordo con la Fondazione Matisse. Una scatola rivestita in tela con tavola applicata contiene i quartini sciolti, insieme a un volume che raccoglie due contributi critici: un saggio dello stesso Corrado Mingardi sul collezionismo bibliofilo dei libri d’artista, e uno a cura del critico Francesco Poli sul libro di Matisse.
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