Jorge Pombo. Variazioni di Tintoretto

Jorge Pombo, Studio per le Variazioni di Il Miracolo di San Marco di Tintoretto, 2013, 200 x 230 cm
Dal 9 September 2016 al 6 October 2016
Bologna
Luogo: Galleria Stefano Forni
Indirizzo: piazza Cavour 2
Orari: da martedì a sabato 10-12.30 / 16-19.30
Telefono per informazioni: +39 051 225679
E-Mail info: arte@galleriastefanoforni.com
Sito ufficiale: http://www.galleriastefanoforni.com
Sabato 9 Settembre 2016 alle ore 18, si inaugura presso la Galleria Stefano Forni di Bologna Variazioni di Tintoretto, la prima personale bolognese dell’artista spagnolo Jorge Pombo. Dopo le importanti esposizioni svoltesi presso la Scuola dei Mercanti in Madonna dell'Orto a Venezia, organizzata dalla Fundaciò Baruch Spinoza, presso la Chiesa di San Cristoforo di Lucca e la più recente al Grande Museo del Duomo di Milano, l’artista espone per la prima volta a Bologna una serie di opere inedite che reinterpretano l'opera del Tintoretto.
Una ricerca quella di Jorge Pombo, da sempre indirizzata all'analisi del rapporto tra creazione contemporanea e pittura moderna. La variazione dell’originale è per Pombo lo strumento con cui si relaziona ai maestri del passato. Il confronto avviene attraverso l’intervento sulla copia dipinta per mezzo del gesto pittorico e dei dissolventi versati direttamente sulla tela in posizione orizzontale, richiamando la tecnica dell’action painting.
Il tema centrale della sua poetica è la riflessione sul motivo della pittura in se stessa, concentrandosi sulla dimensione plastica e artistica delle opere. Mentre la molteplicità delle versioni/variazioni compone la complessità del rapporto dell’artista con il maestro veneziano.
La mostra intende mettere in luce la continuità del pensiero astratto sottolineando come sia condiviso da entrambi gli artisti a distanza di secoli.
Il visitatore è invitato così a riflettere sia sui valori eterni della pittura sia sulla dimensione temporale del linguaggio.
“Io concepisco la pittura come una lingua. Serve per dire delle cose, parlo per mezzo dei colori. Non racconto storie, se il mio lavoro possiede un valore comunicativo è per la sua carica di pensiero astratto. Nella stessa epoca di Tintoretto lavoravano molti altri artisti, però che cosa rende possibile che ancora oggi si continui a considerare Tintoretto al di sopra di tanti altri come ad esempio Jacopo da Bassano? La differenza consiste nella carica di pensiero astratto che ha trasferito il primo rispetto al secondo. Oggettivamente entrambi dipingevano lo stesso, un personaggio inchiodato ad una croce, la madre piangendo sconsolata…. ma la gerarchia di Tintoretto era di un carattere molto più emotivo e in Bassano molto più narrativa”
Jorge Pombo
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