Luca Crocicchi. Un Pittore a Palazzo Notai
Dal 25 Gennaio 2013 al 20 Febbraio 2013
Bologna
Luogo: Palazzo dei Notai
Indirizzo: via De' Pignattari
Costo del biglietto: ingresso ad invito
Telefono per informazioni: +39 051 2912518
E-Mail info: cristina.mignoli@comune.bologna.it
Sito ufficiale: http://www.bologna2000.it
"…l’opera di Crocicchi, capace, come nessun altro , di avvertire l’alienazione della normalità, con segno tagliente quanto dolente…" Vittorio Sgarbi.
"…I suoi personaggi sono immersi in una dimensione irreale, senza perdere nulla della loro realtà. Vivono dentro palazzi meravigliosi…vicini al paradiso…ma dentro tutta questa bellezza si insinua un poco alla volta un sentimento di malinconia che è la persistente eredità della Metafisica classica…" Janus.
Luca Crocicchi nasce a Castello di Cantagallo, Firenze, nel 1958, studia al Liceo artistico e all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
L’incontro con Giovanni Testori nel 1981 e nel 1985 con Vittorio Sgarbi gli consente di esporre in importanti spazi museali a Milano alla Rotonda della Besana, a Palazzo della Permanente , a Palazzo Reale; alla Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea di Arezzo; alla Palazzina di Caccia Stupinigi di Torino; in Santa Maria della Scala a Siena; partecipa inoltre, alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte, Padiglione Italia, Venezia.
Crocicchi si esprime sin dall’inizio in dipinti a olio su tela ritraendo persone con graffiante abilità espressiva. Anche con il disegno colpisce per la forza e l’ energia dei grandi lavori.
I volti di Crocicchi vengono indagati da un abilissimo sguardo che va oltre la pelle ed entra nella persona. Sono racconti sui volti, sono segni tribali. Il formato assai inusuale per il soggetto ritratto, siano persone o oggetti o interni ne amplifica la percezione .
Poi , quasi a desiderare un ricongiungimento con la sua terra, la Toscana, si confronta con i grandi maestri del Rinascimento, li assorbe completamente e trova un’espressività nuova: “un’angoscia positiva”.
I ritratti: Ritratto noir, Ritratto di uomo, Ritratto di ragazzo, ed alcuni “ritratti in costume “ di bambine appartengono al nuovo periodo ,un Crocicchi pittore, colto, raffinato, profondo, che ama scoprire sempre nuovi filoni espressivi. Ed in seguito : La seduta , Il mio giardino , il Ritratto di Pock esaltano l’anima di un autore mai pago di evocare immagini dell’inconscio collettivo che rimandano alla centralità e all’interiorità dell’essere vivente.
"…I suoi personaggi sono immersi in una dimensione irreale, senza perdere nulla della loro realtà. Vivono dentro palazzi meravigliosi…vicini al paradiso…ma dentro tutta questa bellezza si insinua un poco alla volta un sentimento di malinconia che è la persistente eredità della Metafisica classica…" Janus.
Luca Crocicchi nasce a Castello di Cantagallo, Firenze, nel 1958, studia al Liceo artistico e all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
L’incontro con Giovanni Testori nel 1981 e nel 1985 con Vittorio Sgarbi gli consente di esporre in importanti spazi museali a Milano alla Rotonda della Besana, a Palazzo della Permanente , a Palazzo Reale; alla Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea di Arezzo; alla Palazzina di Caccia Stupinigi di Torino; in Santa Maria della Scala a Siena; partecipa inoltre, alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte, Padiglione Italia, Venezia.
Crocicchi si esprime sin dall’inizio in dipinti a olio su tela ritraendo persone con graffiante abilità espressiva. Anche con il disegno colpisce per la forza e l’ energia dei grandi lavori.
I volti di Crocicchi vengono indagati da un abilissimo sguardo che va oltre la pelle ed entra nella persona. Sono racconti sui volti, sono segni tribali. Il formato assai inusuale per il soggetto ritratto, siano persone o oggetti o interni ne amplifica la percezione .
Poi , quasi a desiderare un ricongiungimento con la sua terra, la Toscana, si confronta con i grandi maestri del Rinascimento, li assorbe completamente e trova un’espressività nuova: “un’angoscia positiva”.
I ritratti: Ritratto noir, Ritratto di uomo, Ritratto di ragazzo, ed alcuni “ritratti in costume “ di bambine appartengono al nuovo periodo ,un Crocicchi pittore, colto, raffinato, profondo, che ama scoprire sempre nuovi filoni espressivi. Ed in seguito : La seduta , Il mio giardino , il Ritratto di Pock esaltano l’anima di un autore mai pago di evocare immagini dell’inconscio collettivo che rimandano alla centralità e all’interiorità dell’essere vivente.
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