Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ
Dal 23 Settembre 2022 al 30 Ottobre 2022
Bologna
Luogo: Associazione Alchemilla - Palazzo Vizzani
Indirizzo: Via Santo Stefano 43
Orari: dal martedì al venerdì su appuntamento; sabato e domenica 10-13 / 16-19
Curatori: Collettivo NN
Enti promotori:
- Museo Carlo Zauli
- Alchemilla
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: info@alchemilla43.it
Sito ufficiale: http://www.alchemilla43.it
In occasione del suo Ventennale, partito a maggio scorso con il programma di eventi 20MCZ, il Museo Carlo Zauli approda a Bologna con la mostra Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ, a cura del Collettivo NN, dal 23 settembre al 30 ottobre 2022 negli spazi dell’Associazione Alchemilla.
L’esposizione include le opere di Carlo Zauli, Anemoi, Salvatore Arancio, Sergia Avveduti, Massimo Bartolini, Giulia Bonora, Chiara Camoni, Pierpaolo Campanini, Gianni Caravaggio, Arianna Carossa, David Casini, T-Yong Chung, Lorenzo Commisso vs Aida Bertozzi, Giulia Dal Monte e Isabela Benavides, Alberto Garutti, Francesco Gennari, Piero Golia, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Maurizio Mercuri, Jonathan Monk, Caterina Morigi, Ornaghi & Prestinari, Chiara Pergola, Marco Samorè, Daniel Silver, Sissi, Luca Trevisani, Sislej Xhafa, Shafei Xia, Italo Zuffi.
Il Museo Carlo Zauli, nato a Faenza pochi mesi dopo la scomparsa del grande ceramista scultore – tra i più importanti del Novecento – all'interno degli spazi del suo studio-atelier, è considerato ormai in ambito internazionale un centro nevralgico per la ceramica contemporanea e per l’approfondimento del percorso artistico del Maestro, attivando parallelamente, dal 2003, percorsi di residenza per permettere ad artistɜ contemporaneɜ di sperimentare con il medium ceramico, spesso per la prima volta. Con questa mostra bolognese, il Collettivo NN intende portare nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea, partendo dal concetto di metamorfosi, qui intesa come principio di vita e di relazione che attraversa e lega ogni forma vivente in un tutto organico
L’esposizione restituisce l'ibridazione tra la componente ereditaria di Zauli e la cultura ceramica di Faenza in quanto tradizione di una forma d’arte tra le prime espressioni artistiche dell’essere umano. Questa eredità culturale diventa un’eredità genetica, che nel corso dei vent’anni di residenze è stata assorbita e rielaborata dallɜ artistɜ che hanno abitato gli spazi del museo. È in questo modo che il DNA dell’opera di Zauli ha subito una mutazione. Gli agenti mutanti sono le poetiche, i processi personali e le influenze che lɜ artistɜ hanno portato nei laboratori del museo, generando forme ceramiche alla luce di una voce contemporanea e delle sue nuove istanze. La mutazione è dunque intesa come un atto creativo, un punto di osservazione che mette in luce i punti di continuità con l’eredità di Zauli, e allo stesso tempo i punti di discontinuità necessari per innescare nuovi processi evolutivi.
L’allestimento sarà volutamente ideato e realizzato in dialogo con gli storici spazi del cinquecentesco Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla, nei quali le opere comunicheranno e avranno rispondenze con gli ambienti intrisi di intima percezione e memoria. Gli spazi ospiteranno inoltre incontri mirati ad approfondire il lavoro dellɜ artistɜ e a creare suggestioni attorno al tema delle residenze come laboratori di trasmissione e rigenerazione di un’eredità artistica.
Nell'ambito della mostra Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ (fino al 30 ottobre presso Alchemilla a Palazzo Vizzani, Bologna), il Collettivo NN ha organizzato un public program dal titolo Forme di incontro, che prevede quattro appuntamenti con lə artistə nei weekend 8-9 e 15-16 ottobre dalle 10.30 alle 12.00.
Gli incontri vogliono creare un ponte tra il pubblico e il lavoro creativo dell’artista, favorendo uno scambio reciproco in un’atmosfera accogliente, gustando un caffè. L’artista racconterà della sua esperienza in residenza al Museo Carlo Zauli, del suo rapporto con la ceramica e della genesi dell'opera in mostra, per poi approfondire i linguaggi, le ricerche e le poetiche che oggi sono parte significativa del suo lavoro.
Gli incontri sono pensati per un massimo di 15 partecipanti.
Prenotazioni via mail
Calendario degli appuntamenti, ore 10.30-12.00:
sabato 8 ottobre, incontro con Italo Zuffi
domenica 9 ottobre, incontro con David Casini
sabato 15 ottobre, incontro con Sergia Avveduti
domenica 16 ottobre, incontro con Chiara Pergola
L'incontro di sabato 8 ottobre è organizzato nell'ambito della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI con il sostegno del Ministero della Cultura con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
Contatti:
Eloisa Magiera 366 345 6930
Gaia De Palma 346 758 6303
L’esposizione include le opere di Carlo Zauli, Anemoi, Salvatore Arancio, Sergia Avveduti, Massimo Bartolini, Giulia Bonora, Chiara Camoni, Pierpaolo Campanini, Gianni Caravaggio, Arianna Carossa, David Casini, T-Yong Chung, Lorenzo Commisso vs Aida Bertozzi, Giulia Dal Monte e Isabela Benavides, Alberto Garutti, Francesco Gennari, Piero Golia, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Maurizio Mercuri, Jonathan Monk, Caterina Morigi, Ornaghi & Prestinari, Chiara Pergola, Marco Samorè, Daniel Silver, Sissi, Luca Trevisani, Sislej Xhafa, Shafei Xia, Italo Zuffi.
Il Museo Carlo Zauli, nato a Faenza pochi mesi dopo la scomparsa del grande ceramista scultore – tra i più importanti del Novecento – all'interno degli spazi del suo studio-atelier, è considerato ormai in ambito internazionale un centro nevralgico per la ceramica contemporanea e per l’approfondimento del percorso artistico del Maestro, attivando parallelamente, dal 2003, percorsi di residenza per permettere ad artistɜ contemporaneɜ di sperimentare con il medium ceramico, spesso per la prima volta. Con questa mostra bolognese, il Collettivo NN intende portare nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea, partendo dal concetto di metamorfosi, qui intesa come principio di vita e di relazione che attraversa e lega ogni forma vivente in un tutto organico
L’esposizione restituisce l'ibridazione tra la componente ereditaria di Zauli e la cultura ceramica di Faenza in quanto tradizione di una forma d’arte tra le prime espressioni artistiche dell’essere umano. Questa eredità culturale diventa un’eredità genetica, che nel corso dei vent’anni di residenze è stata assorbita e rielaborata dallɜ artistɜ che hanno abitato gli spazi del museo. È in questo modo che il DNA dell’opera di Zauli ha subito una mutazione. Gli agenti mutanti sono le poetiche, i processi personali e le influenze che lɜ artistɜ hanno portato nei laboratori del museo, generando forme ceramiche alla luce di una voce contemporanea e delle sue nuove istanze. La mutazione è dunque intesa come un atto creativo, un punto di osservazione che mette in luce i punti di continuità con l’eredità di Zauli, e allo stesso tempo i punti di discontinuità necessari per innescare nuovi processi evolutivi.
L’allestimento sarà volutamente ideato e realizzato in dialogo con gli storici spazi del cinquecentesco Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla, nei quali le opere comunicheranno e avranno rispondenze con gli ambienti intrisi di intima percezione e memoria. Gli spazi ospiteranno inoltre incontri mirati ad approfondire il lavoro dellɜ artistɜ e a creare suggestioni attorno al tema delle residenze come laboratori di trasmissione e rigenerazione di un’eredità artistica.
Nell'ambito della mostra Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ (fino al 30 ottobre presso Alchemilla a Palazzo Vizzani, Bologna), il Collettivo NN ha organizzato un public program dal titolo Forme di incontro, che prevede quattro appuntamenti con lə artistə nei weekend 8-9 e 15-16 ottobre dalle 10.30 alle 12.00.
Gli incontri vogliono creare un ponte tra il pubblico e il lavoro creativo dell’artista, favorendo uno scambio reciproco in un’atmosfera accogliente, gustando un caffè. L’artista racconterà della sua esperienza in residenza al Museo Carlo Zauli, del suo rapporto con la ceramica e della genesi dell'opera in mostra, per poi approfondire i linguaggi, le ricerche e le poetiche che oggi sono parte significativa del suo lavoro.
Gli incontri sono pensati per un massimo di 15 partecipanti.
Prenotazioni via mail
Calendario degli appuntamenti, ore 10.30-12.00:
sabato 8 ottobre, incontro con Italo Zuffi
domenica 9 ottobre, incontro con David Casini
sabato 15 ottobre, incontro con Sergia Avveduti
domenica 16 ottobre, incontro con Chiara Pergola
L'incontro di sabato 8 ottobre è organizzato nell'ambito della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI con il sostegno del Ministero della Cultura con la collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
Contatti:
Eloisa Magiera 366 345 6930
Gaia De Palma 346 758 6303
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