Wanda Benatti. Senza confine

Opera di Wanda Benatti
Dal 22 Gennaio 2022 al 26 Febbraio 2022
Bologna
Luogo: Galleria Sgallari Arte
Indirizzo: Galleria Falcone e Borsellino 3/f
Orari: lun – sab 11.13 / 16.19
Telefono per informazioni: +39 3391203691
E-Mail info: info@sgallariarte.it
Sito ufficiale: http://www.sgallariarte.it
Sabato 22 gennaio alle ore 18 Sgallari Arte inaugura la personale di Wanda Bena, dal titolo “Senza confine”, che riprende e prosegue l’esposizione “Per amore, solo per amore”, presente in contemporanea nella Sala Museale del Baraccano, con una serie di opere di più piccolo formato, ma non di minore importanza.
Questi dipinti, singoli o costituenti delle serie, delle storie, delle emozioni raccontate un passo pittorico dopo l’altro, svelano la sublime poetica di questa artista.
Gesti immediati, dettati da un’urgenza, da un’emozione suscitata da un accadimento; forme magmatiche che solo apparentemente rappresentano il caos, ma che in realtà esprimono una piena consapevolezza e presa di coscienza di sé e della realtà.
Ad un primo sguardo sembrano i colori i protagonisti dell’opera, ma in realtà è il nero, denso, solido materico, pulsante di vita, a svelarne il significato profondo: il vuoto, reso ora visibile, nasconde un’altra realtà, quella della non forma, dell’energia nascosta, dell’identità interiore, che in verità ha sì una propria peculiare forma, quella della memoria, del sentire.
Le sue tele sono mondi in cui immergersi, luoghi suggestivi che ci invitano a riflettere, fa, di contrapposizioni: luce ed ombra, chiaro e scuro, vuoto e pieno, immanente e trascendente, contrapposizioni forti che non possono non suscitare interrogativi.
I dipinti presentano sempre anche una terza dimensione, cosEtuita dalla materia della pittura stessa, dagli ogge, inclusi in essa: pennelli, piume, elementi naturali, che quell’opera hanno contribuito a far nascere tanto quanto la mano dell’artista, elementi esistenziali che si stratificano su di essa e che a volte ne travalicano i confini, proprio come accade nella vita.
L’arte di Wanda dunque è pura energia, puro amore: spontaneo, imprevedibile, ma quanto mai profondo e consapevole; amore senza confine, nella sua alternanza di luce e buio, spiritualità e matericità. In una parola tutto ciò che siamo noi, uomini, ecco, questo Wanda Bena, ci permette di incontrare, di capire.
Questi dipinti, singoli o costituenti delle serie, delle storie, delle emozioni raccontate un passo pittorico dopo l’altro, svelano la sublime poetica di questa artista.
Gesti immediati, dettati da un’urgenza, da un’emozione suscitata da un accadimento; forme magmatiche che solo apparentemente rappresentano il caos, ma che in realtà esprimono una piena consapevolezza e presa di coscienza di sé e della realtà.
Ad un primo sguardo sembrano i colori i protagonisti dell’opera, ma in realtà è il nero, denso, solido materico, pulsante di vita, a svelarne il significato profondo: il vuoto, reso ora visibile, nasconde un’altra realtà, quella della non forma, dell’energia nascosta, dell’identità interiore, che in verità ha sì una propria peculiare forma, quella della memoria, del sentire.
Le sue tele sono mondi in cui immergersi, luoghi suggestivi che ci invitano a riflettere, fa, di contrapposizioni: luce ed ombra, chiaro e scuro, vuoto e pieno, immanente e trascendente, contrapposizioni forti che non possono non suscitare interrogativi.
I dipinti presentano sempre anche una terza dimensione, cosEtuita dalla materia della pittura stessa, dagli ogge, inclusi in essa: pennelli, piume, elementi naturali, che quell’opera hanno contribuito a far nascere tanto quanto la mano dell’artista, elementi esistenziali che si stratificano su di essa e che a volte ne travalicano i confini, proprio come accade nella vita.
L’arte di Wanda dunque è pura energia, puro amore: spontaneo, imprevedibile, ma quanto mai profondo e consapevole; amore senza confine, nella sua alternanza di luce e buio, spiritualità e matericità. In una parola tutto ciò che siamo noi, uomini, ecco, questo Wanda Bena, ci permette di incontrare, di capire.
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