Rita Siragusa. La ricerca nascosta

Rita Siragusa, Fratellanza, bronzo, cm. 70x48x10
Dal 06 Luglio 2023 al 27 Agosto 2023
Brescia
Luogo: Museo Diocesano di Brescia
Indirizzo: Via Gasparo da Salò 13
Orari: tutti i giorni, tranne mercoledì 10.00 - 12.00 / 15.00 - 18.00
Costo del biglietto: Intero € 8, ridotto € 4
Telefono per informazioni: +39 030.40233
E-Mail info: museo@diocesi.brescia.it
Sito ufficiale: http://www.museodiocesano.brescia.it
Dal 6 luglio al 27 agosto 2023, il Museo Diocesano di Brescia ospita la personale dell’artista bresciana Rita Siragusa, dal titolo La ricerca nascosta.
L’esposizione si compone di due parti distinte: una grande installazione nel giardino del chiostro con sculture che vogliono essere un ponte tra l’uomo e Dio, tra passato e presente, capaci di gettare una luce di speranza sull’attualità e una mostra che presenta una serie di sculture allestite nel porticato del secondo piano del museo.
Il progetto nasce dal dolore dell'abbondono e dal conforto trovato nell'appartenenza spirituale a qualcosa di più grande, di Divino, che ha portato alla creazione di opere inedite attraverso la forza dell’anima. La piaga del Covid ha poi spinto l’artista verso posizioni più inclusive. In un mondo che stava misurando con la morte i limiti della natura umana, Rita Siragusa ha percepito sempre più forte la necessità d'indagare oltre la percezione di sé e della sua arte, aprendosi a un confronto con la musica e con la filosofia, iniziando un dialogo con il musicista Sandro Laffranchini, primo violoncellista alla Scala di Milano, e con il filosofo Alberto Cividati.
“La ricerca nascosta - afferma Rita Siragusa - vuole essere un progetto d'interpretazione, un processo univoco che si adopera nel rivalutare le proprie memorie, un percorso spirituale intenso, sofferto e attuale, dove il sentimento si evolve nella visione del fare e il conforto crescente della preghiera spesso diventa incessante”.
L’installazione, composta da vari elementi, si costruisce partendo dal grande ciliegio al centro del giardino del chiostro, avvolto da sculture bidimensionali che permettono di rileggere l’immagine dell’albero così come la si trova nella letteratura sapienziale della Sacra Scrittura e prosegue sul prato dove s’incontrano lavori in vetroresina come Palingenesi, alti tre metri che assumono la forma di apparizioni alate, o come La triplice lode, tre sculture bidimensionali caratterizzate da architetture multiple di colori differenti che si fondono insieme.
La mostra si completa con 45 sculture realizzate in diversi materiali come bronzo, alluminio, ottone, terracotta e resine, che rileggono le varie stagioni creative di Rita Siragusa.
Rita Siragusa
Nasce a Brescia nel 1973, dove vive e lavora. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua produzione più recente comprende: sculture monumentali, opere grafiche, gioielli, oggetti di design e arte sacra. Dal 2012 insegna all’Accademia di Belle Arti di Brescia “SantaGiulia”, curando mostre e performance, installazioni site specific e interventi scultorei in spazi pubblici e istituzionali. Dai primi anni ’90 inizia una serie di esposizioni personali, collettive, premi e acquisizioni presso musei, spazi pubblici e gallerie private: Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago; Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Lissone; Castello di Sartirana; Palazzo Minucci Solaini, Volterra; Palazzo Bonoris, Brescia; Castello di Orzinuovi; Museo d’Arte Contemporanea di Vizzini; Castello di Brescia; Civico Museo Paris-Valle di Maccagno; Castello Sforzesco di Vigevano; Istituto Italiano di Cultura, Vienna; Monaco di Baviera; Linz; Varsavia; WPA Hiroshima; Absolut Vodka Accademia di Brera; Galleria Civica Bedoli; Viadana; Villa Pisana Vicenza di Lonigo; Palazzo dei Signori; Palazzo Forti, Verona; XVI Esposizione Quadriennale d’Arte, Roma; Fondazione A. Pomodoro; Castello di Belgioioso, Pavia; Palazzo Oliva Sassoferrato; Parco Ranghiasci, Gubbio; Parco Viadana; Parco Torri Gemelle, Brescia; Ex Ticosa, Como; Museo de Arte Contemporanea, Girona; MAM Museo d’Arte Moderna, G. Ippoliti; Parco delle Madonie; Rotatoria, S. Martino della Battaglia; Villa Mazzotti, Chiari; Galleria Civica Palazzo Todeschini, Desenzano del Garda; Biennale di Scultura, Piazzola sul Brenta; Mo.Ca, Brescia; Fondazione Maramotti; Fondazione Paolo Minoli; Fondazione Oristiadi-Ghibellina
L’esposizione si compone di due parti distinte: una grande installazione nel giardino del chiostro con sculture che vogliono essere un ponte tra l’uomo e Dio, tra passato e presente, capaci di gettare una luce di speranza sull’attualità e una mostra che presenta una serie di sculture allestite nel porticato del secondo piano del museo.
Il progetto nasce dal dolore dell'abbondono e dal conforto trovato nell'appartenenza spirituale a qualcosa di più grande, di Divino, che ha portato alla creazione di opere inedite attraverso la forza dell’anima. La piaga del Covid ha poi spinto l’artista verso posizioni più inclusive. In un mondo che stava misurando con la morte i limiti della natura umana, Rita Siragusa ha percepito sempre più forte la necessità d'indagare oltre la percezione di sé e della sua arte, aprendosi a un confronto con la musica e con la filosofia, iniziando un dialogo con il musicista Sandro Laffranchini, primo violoncellista alla Scala di Milano, e con il filosofo Alberto Cividati.
“La ricerca nascosta - afferma Rita Siragusa - vuole essere un progetto d'interpretazione, un processo univoco che si adopera nel rivalutare le proprie memorie, un percorso spirituale intenso, sofferto e attuale, dove il sentimento si evolve nella visione del fare e il conforto crescente della preghiera spesso diventa incessante”.
L’installazione, composta da vari elementi, si costruisce partendo dal grande ciliegio al centro del giardino del chiostro, avvolto da sculture bidimensionali che permettono di rileggere l’immagine dell’albero così come la si trova nella letteratura sapienziale della Sacra Scrittura e prosegue sul prato dove s’incontrano lavori in vetroresina come Palingenesi, alti tre metri che assumono la forma di apparizioni alate, o come La triplice lode, tre sculture bidimensionali caratterizzate da architetture multiple di colori differenti che si fondono insieme.
La mostra si completa con 45 sculture realizzate in diversi materiali come bronzo, alluminio, ottone, terracotta e resine, che rileggono le varie stagioni creative di Rita Siragusa.
Rita Siragusa
Nasce a Brescia nel 1973, dove vive e lavora. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua produzione più recente comprende: sculture monumentali, opere grafiche, gioielli, oggetti di design e arte sacra. Dal 2012 insegna all’Accademia di Belle Arti di Brescia “SantaGiulia”, curando mostre e performance, installazioni site specific e interventi scultorei in spazi pubblici e istituzionali. Dai primi anni ’90 inizia una serie di esposizioni personali, collettive, premi e acquisizioni presso musei, spazi pubblici e gallerie private: Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago; Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Lissone; Castello di Sartirana; Palazzo Minucci Solaini, Volterra; Palazzo Bonoris, Brescia; Castello di Orzinuovi; Museo d’Arte Contemporanea di Vizzini; Castello di Brescia; Civico Museo Paris-Valle di Maccagno; Castello Sforzesco di Vigevano; Istituto Italiano di Cultura, Vienna; Monaco di Baviera; Linz; Varsavia; WPA Hiroshima; Absolut Vodka Accademia di Brera; Galleria Civica Bedoli; Viadana; Villa Pisana Vicenza di Lonigo; Palazzo dei Signori; Palazzo Forti, Verona; XVI Esposizione Quadriennale d’Arte, Roma; Fondazione A. Pomodoro; Castello di Belgioioso, Pavia; Palazzo Oliva Sassoferrato; Parco Ranghiasci, Gubbio; Parco Viadana; Parco Torri Gemelle, Brescia; Ex Ticosa, Como; Museo de Arte Contemporanea, Girona; MAM Museo d’Arte Moderna, G. Ippoliti; Parco delle Madonie; Rotatoria, S. Martino della Battaglia; Villa Mazzotti, Chiari; Galleria Civica Palazzo Todeschini, Desenzano del Garda; Biennale di Scultura, Piazzola sul Brenta; Mo.Ca, Brescia; Fondazione Maramotti; Fondazione Paolo Minoli; Fondazione Oristiadi-Ghibellina
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