I Giorni della Memoria
Dal 27 Gennaio 2014 al 09 Febbraio 2014
Cagliari
Luogo: Centro Comunale d'Arte e Cultura 'Il Lazzaretto'
Indirizzo: via dei Navigatori
Orari: 9-13/ 16-20
Enti promotori:
- Comune di Cagliari
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 070 3838085
E-Mail info: lazzaretto2000@tiscali.it
Sito ufficiale: http://www.lazzarettodicagliari.it
Nei primi decenni del secolo scorso, mentre in Europa si consumava la tragedia dell'Olocausto con la segregazione, deportazione e assassinio di milioni di ebrei da parte del regime nazista, nella lontana Ucraina veniva messa in atto l'Holodomor, lo sterminio dei contadini ucraini per fame e povertà voluto dal regime stalinista.
A questi tragici eventi, in occasione della Giornata della Memoria che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 27 gennaio è dedicata "I Giorni della Memoria", mostra al Lazzaretto di Cagliari che sarà inaugurata lunedì 27 gennaio alle 18 e sarà visitabile fino al 9 febbraio.
La mostra prevede due sezioni:
"Holodomor, carestia artificiale", documenti e fotografie sul genocidio ucraino.
La “carestia artificiale” ucraina venne messa in atto dal regime comunista sovietico tra il 1932 e 1933. Nel 1929 Joseph Stalin varava un piano per creare una possente industria di stato e istituire aziende collettive nelle campagne. L'obiettivo nascondeva però la volontà di indebolire la classe sociale contadina vista come un ostacolo alla sovietizzazione della società, oltre che danneggiare pesantemente lo stato ucraino portatore di tradizioni linguistiche e culturali forti e radicate. Milioni di contadini ucraini subirono il sequestro di cibo, attrezzi, animali, la maggior parte morì per stenti ma ci furono anche suicidi provocati dallo squilibrio psichico e dal collasso sociale. Nell'arco di qualche settimana 11 mila villaggi si svuotano completamente e si calcolano tra i 7 e i 10 milioni di ucraini morti per quella che fu una carestia terroristica
"Auschwitz: Quaderno di viaggio dentro il Kampf Lager", illustrazioni e fotografie di Stefano Obino.
Stefano Obino, illustratore e grafico oristanese, ha realizzato diversi reportage di viaggi ispirandosi ai "carnet de voyage" degli esploratori ottocenteschi. In questa sezione, le impressioni fermate su carta durante una visita all'interno del centro di deportazione e sterminio di Auschwitz in Polonia, luogo simbolo dell'Olocausto dove morirono, per stenti o dentro le camere a gas, migliaia di ebrei deportati da tutta Europa durante il regime nazista.
A questi tragici eventi, in occasione della Giornata della Memoria che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 27 gennaio è dedicata "I Giorni della Memoria", mostra al Lazzaretto di Cagliari che sarà inaugurata lunedì 27 gennaio alle 18 e sarà visitabile fino al 9 febbraio.
La mostra prevede due sezioni:
"Holodomor, carestia artificiale", documenti e fotografie sul genocidio ucraino.
La “carestia artificiale” ucraina venne messa in atto dal regime comunista sovietico tra il 1932 e 1933. Nel 1929 Joseph Stalin varava un piano per creare una possente industria di stato e istituire aziende collettive nelle campagne. L'obiettivo nascondeva però la volontà di indebolire la classe sociale contadina vista come un ostacolo alla sovietizzazione della società, oltre che danneggiare pesantemente lo stato ucraino portatore di tradizioni linguistiche e culturali forti e radicate. Milioni di contadini ucraini subirono il sequestro di cibo, attrezzi, animali, la maggior parte morì per stenti ma ci furono anche suicidi provocati dallo squilibrio psichico e dal collasso sociale. Nell'arco di qualche settimana 11 mila villaggi si svuotano completamente e si calcolano tra i 7 e i 10 milioni di ucraini morti per quella che fu una carestia terroristica
"Auschwitz: Quaderno di viaggio dentro il Kampf Lager", illustrazioni e fotografie di Stefano Obino.
Stefano Obino, illustratore e grafico oristanese, ha realizzato diversi reportage di viaggi ispirandosi ai "carnet de voyage" degli esploratori ottocenteschi. In questa sezione, le impressioni fermate su carta durante una visita all'interno del centro di deportazione e sterminio di Auschwitz in Polonia, luogo simbolo dell'Olocausto dove morirono, per stenti o dentro le camere a gas, migliaia di ebrei deportati da tutta Europa durante il regime nazista.
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