Sentieri di Pace
Dal 24 Marzo 2022 al 18 Aprile 2022
Cernobbio | Como
Luogo: Villa Bernasconi
Indirizzo: Largo Alfredo Campanini 2
Orari: dal venerdì al lunedì, 10-18 con prenotazione consigliata sul sito
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 5. Gratuito under 14, over 75, cernobbiesi, disabili e accompagnatore, insegnanti
Telefono per informazioni: +39 031.3347209
E-Mail info: villa.bernasconi@comune.cernobbio.co.it
Sito ufficiale: http://www.villabernasconi.eu
Dal 24 marzo al 18 aprile 2022, nelle stanze di Villa Bernasconi a Cernobbio, un percorso alla scoperta dell’arte che respinge ogni tipo di guerra: Sentieri di Pace, una nuova mostra a cura di Aldo Premoli, in collaborazione con La Cernobbina Art Studio di Cernobbio e Associazione Mediterraneo Sicilia Europa Onlus.
L’inaugurazione è prevista giovedì 24 marzo 2022 alle ore 18:00 con la presenza del curatore, del sindaco Matteo Monti e dell’assessore alla cultura Maria Angela Ferradini; per l’occasione, il Museo sarà straordinariamente aperto per tutta la giornata (10:00 – 18:00) con ingresso gratuito.
Vista la straordinarietà dei fatti che stiamo vivendo in questo periodo, il Comune di Cernobbio, insieme ad Aldo Premoli e alla Cernobbina Art Studio, ha voluto ancora una volta valorizzare la cultura come strumento di sensibilizzazione e di “cura”. In occasione di Sentieri di Pace, il percorso di visita tradizionale sarà eccezionalmente rivisto per valorizzare le opere in mostra; Villa Bernasconi, un museo-casa, si dimostra come sempre un luogo accogliente, in dialogo con i propri ospiti e con la realtà che ci circonda. L’obiettivo dell’Amministrazione, che condivide questa e altre iniziative insieme ad Associazioni e Istituti Scolastici, rimane quello di promuovere una cultura di pace.
Il curatore Aldo Premoli si è adoperato per costruire una mostra accessibile a tutti, dai tre ai cento anni, con trenta opere che raccontano non solo della vicina guerra in Ucraina che tanto ci preoccupa in questo momento, ma più in generale di tutte le situazioni di conflitto. Pittura, disegno, scultura, video sono le tecniche utilizzate per indicare quanto sia ambiguo e complesso il mondo in cui viviamo.
Ci parlano di natura, spesso offesa e ferita, le opere di Filippo La Vaccara, Giovanni Viola e Rossana Taormina. Di religione quelle di Fabrizio Musa e Giuseppe Veneziano. Di oscure mitologie quella di Vanni Cuoghi. Di scienza e medicina Federico Fusj e Graziana Toscano. Di antropologia Giovanna Brogna Sonnino. Inventa per noi una cartografia surreale Filippo Borella. Surreali sono anche le affollate tele di Ignazio Schifano. Scoprono una vena astratta e insieme poetica Fabio Sciortino e Jano Sicura. Lanciano un messaggio diretto Francesco Di Giovanni e Lucia Scuderi. Urlano il loro dolore Enrico Cazzaniga e Fulvio Di Piazza. Utilizza il registro dell’ironia Alfonso Leto.
Le opere in mostra ci consegnano visioni a volte accattivanti e a volte respingenti, possono generare in chi le guarda sentimenti compassione o indignazione… perché proprio questo è il ruolo dell’arte: in qualsiasi epoca e sotto ogni latitudine, gli artisti hanno rappresentato con passione e coraggio il mondo che li circonda: il “bello” ma anche il “brutto”, il “bene” ma anche il “male” della condizione umana.
Sentieri di Pace ci ricorda che la guerra raramente nasce dalla follia di un singolo. Può esplodere inattesa ma è sempre preparata da malesseri psichici e/o economici di interi popoli.
Porsi in ascolto del mondo: è questo che hanno fatto gli artisti esposti qui. È questo che dovremmo fare tutti noi insieme a loro. Empatizzare con chi ci è prossimo. Rispettare la natura che non è solo un luogo da saccheggiare per arricchirsi a scapito di tutto e di tutti. Renderci attivi e consapevoli nel consesso civile di cui facciano parte. Questi sono i sentieri da percorrere. I soli che conducono alla strada maestra quella su cui camminare per mantenere la pace… prima che sia troppo tardi.
Fino al 18 aprile 2022 in mostra a Villa Bernasconi anche Le cronache del filo bianco, sempre a cura di Aldo Premoli e in collaborazione con La Cernobbina Art Studio e Associazione Mediterraneo Sicilia Europa Onlus. In esposizione nuove 10 opere dell’artista siciliana Rossana Taormina in un continuo con l’esposizione Notturno, attualmente in corso presso La Cernobbina Art Studio in Via Regina 69 sempre a Cernobbio. Alle foto di famiglia dei Bernasconi vengono affiancate altre foto ricordo, ritrovate in Sicilia sotto le macerie dei paesi distrutti dal sisma del 1968, e rielaborate dall’artista grazie a ricami realizzati con un elegante filo bianco.
L’inaugurazione è prevista giovedì 24 marzo 2022 alle ore 18:00 con la presenza del curatore, del sindaco Matteo Monti e dell’assessore alla cultura Maria Angela Ferradini; per l’occasione, il Museo sarà straordinariamente aperto per tutta la giornata (10:00 – 18:00) con ingresso gratuito.
Vista la straordinarietà dei fatti che stiamo vivendo in questo periodo, il Comune di Cernobbio, insieme ad Aldo Premoli e alla Cernobbina Art Studio, ha voluto ancora una volta valorizzare la cultura come strumento di sensibilizzazione e di “cura”. In occasione di Sentieri di Pace, il percorso di visita tradizionale sarà eccezionalmente rivisto per valorizzare le opere in mostra; Villa Bernasconi, un museo-casa, si dimostra come sempre un luogo accogliente, in dialogo con i propri ospiti e con la realtà che ci circonda. L’obiettivo dell’Amministrazione, che condivide questa e altre iniziative insieme ad Associazioni e Istituti Scolastici, rimane quello di promuovere una cultura di pace.
Il curatore Aldo Premoli si è adoperato per costruire una mostra accessibile a tutti, dai tre ai cento anni, con trenta opere che raccontano non solo della vicina guerra in Ucraina che tanto ci preoccupa in questo momento, ma più in generale di tutte le situazioni di conflitto. Pittura, disegno, scultura, video sono le tecniche utilizzate per indicare quanto sia ambiguo e complesso il mondo in cui viviamo.
Ci parlano di natura, spesso offesa e ferita, le opere di Filippo La Vaccara, Giovanni Viola e Rossana Taormina. Di religione quelle di Fabrizio Musa e Giuseppe Veneziano. Di oscure mitologie quella di Vanni Cuoghi. Di scienza e medicina Federico Fusj e Graziana Toscano. Di antropologia Giovanna Brogna Sonnino. Inventa per noi una cartografia surreale Filippo Borella. Surreali sono anche le affollate tele di Ignazio Schifano. Scoprono una vena astratta e insieme poetica Fabio Sciortino e Jano Sicura. Lanciano un messaggio diretto Francesco Di Giovanni e Lucia Scuderi. Urlano il loro dolore Enrico Cazzaniga e Fulvio Di Piazza. Utilizza il registro dell’ironia Alfonso Leto.
Le opere in mostra ci consegnano visioni a volte accattivanti e a volte respingenti, possono generare in chi le guarda sentimenti compassione o indignazione… perché proprio questo è il ruolo dell’arte: in qualsiasi epoca e sotto ogni latitudine, gli artisti hanno rappresentato con passione e coraggio il mondo che li circonda: il “bello” ma anche il “brutto”, il “bene” ma anche il “male” della condizione umana.
Sentieri di Pace ci ricorda che la guerra raramente nasce dalla follia di un singolo. Può esplodere inattesa ma è sempre preparata da malesseri psichici e/o economici di interi popoli.
Porsi in ascolto del mondo: è questo che hanno fatto gli artisti esposti qui. È questo che dovremmo fare tutti noi insieme a loro. Empatizzare con chi ci è prossimo. Rispettare la natura che non è solo un luogo da saccheggiare per arricchirsi a scapito di tutto e di tutti. Renderci attivi e consapevoli nel consesso civile di cui facciano parte. Questi sono i sentieri da percorrere. I soli che conducono alla strada maestra quella su cui camminare per mantenere la pace… prima che sia troppo tardi.
Fino al 18 aprile 2022 in mostra a Villa Bernasconi anche Le cronache del filo bianco, sempre a cura di Aldo Premoli e in collaborazione con La Cernobbina Art Studio e Associazione Mediterraneo Sicilia Europa Onlus. In esposizione nuove 10 opere dell’artista siciliana Rossana Taormina in un continuo con l’esposizione Notturno, attualmente in corso presso La Cernobbina Art Studio in Via Regina 69 sempre a Cernobbio. Alle foto di famiglia dei Bernasconi vengono affiancate altre foto ricordo, ritrovate in Sicilia sotto le macerie dei paesi distrutti dal sisma del 1968, e rielaborate dall’artista grazie a ricami realizzati con un elegante filo bianco.
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