Camicie rosse nella Grande Guerra. La Legione Garibaldina del 1914 nelle Collezioni dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini
Dal 02 Novembre 2013 al 17 Novembre 2013
Crema | Cremona
Luogo: Museo Civico di Crema e del Cremasco
Indirizzo: via Dante Alighieri 49
Orari: da lunedì a venerdì 9-12.30/ 14-17.30; sabato e domenica 10-12/ 15.30-18.30
Curatori: Ufficio Storico dell’A.N.V.R.G. in Porta San Pancrazio
Telefono per informazioni: +39 0373 257161/ 0373 256414
E-Mail info: istitutorisorgimento.cremona@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.comune.crema.cr.it
Sabato 2 novembre 2013 alle - ore 16 presso le sale espositive “Francesco Agello” Museo Civico Cremasco - Piazzetta Winifred Terni de’ Gregory, 5 – Crema – (2-17 novembre) verrà inaugurata la mostra CAMICIE ROSSE NELLA GRANDE GUERRA La Legione Garibaldina del 1914 nelle Collezioni dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini a cura di Annita Garibaldi Jallet e Letizia Paolini Interverranno: Annita Garibaldi Jallet (Presidente nazionale ANVRG), Marco Baratto (Presidente ISRI Lodi e Delegato per l’Italia del Souvenir Français), Emanuele Bettini (Presidente ISRI Cremona) Introdurrà: dott.ssa Stefania Bonaldi (Sindaco di Crema) Le nostre radici dal Risorgimento alla Resistenza L’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (A.N.V.R.G.) s’ispira alla Società di Mutuo Soccorso fondata da Giuseppe Garibaldi nel 1871, i cui aderenti confluiscono in buona parte nel 1908 nella Società dei Reduci delle Patrie Battaglie. A questi si aggiungono i volontari nelle spedizioni guidate da Ricciotti Garibaldi e dai suoi figli, alla fine dell’800 e nel primo ‘900. Con l’avvento del Fascismo scompaiono le numerose associazioni risorgimentali. L’A.N.V.R.G. moderna nasce nella Resistenza civile e militare, ed è giuridicamente costituita il 5 luglio 1944 a Roma. E’ stata eretta ad Ente morale e riconosciuta dal Ministero della Difesa. Fa parte della Confederazione delle associazioni combattentistiche e d’Arma. L’associazione è custode e proprietaria di cimeli lasciati in eredità da garibaldini o donati dai loro discendenti. In particolare, una delle figlie di Ricciotti Garibaldi, Annita Italia, ha donato una parte importante dei cimeli della sua famiglia per costruire il Museo sito nella sede nazionale dell’A.N.V.R.G. in Porta San Pancrazio a Roma. Le Sezioni dell’A.N.V.R.G. conservano cimeli e documenti a loro affidati in ambito locale. L’associazione si avvale delle sue Sezioni per realizzare i suoi programmi culturali. In questo caso con il Patrocinio dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano di Cremona. Sono qui presenti in fotografia, in occasione dell’imminente commemorazione della Grande Guerra, parte dei cimeli conservati nelle collezioni site nel Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina di Roma, per gentile concessione della Direttrice Dott.ssa Mara Minasi, e del Direttore dott. Andrea Sebastiani per il Museo delle Culture “Villa Garibaldi” di Riofreddo. La Mostra Questa mostra documentaria sulla Legione garibaldina nella Grande Guerra (1914-1915) nasce nel momento in cui si iniziano a preparare le celebrazioni del primo conflitto mondiale (1915 – 1918). Fu una delle ultime fiammate delle camicie rosse risorgimentali.
Il XX secolo è stato lacerato da due conflitti mondiali. Coinvolgono entrambi tutti i continenti, provocano decine di milioni di morti, genocidi e distruzioni materiali immani, fanno scoppiare rivoluzioni e dittature. In parallelo i paesi industrializzati conoscono uno sviluppo senza pari, così come le scienze e le tecnologie, e nascono grandi progetti di pace universale e duratura. L’Italia esce dal lungo periodo segnato dal suo Risorgimento e dal conseguimento dell’unità territoriale. Proprio la partecipazione nazionale alla Grande Guerra sancisce l’unità della sua gente, dapprima coinvolta in un conflitto non sentito e molto sofferto e alla fine orgogliosa della vittoria. Quando l’Italia è ancora neutrale, scendono nelle trincee francesi, al fine di premere sulla scelta delle alleanze, italiani provenienti dall’Italia o emigrati, repubblicani, irredentisti, chi aspira a rinverdire gli ideali garibaldini con il programma “Per un’Italia più grande”. E’ un programma morale di costruzione di un forte senso della nazionalità oltre che di conquiste territoriali. Ricciotti Garibaldi, il figlio del Generale, richiama i suoi figli dispersi nel mondo. Sei su sette di loro s’incontrano a Parigi. Dopo lunghi negozianti, decisive le sconfitte della Francia, vi formano un corpo della Legione straniera …
La Legione garibaldina si compone di questi volontari, più di 2000, che, mossi dal loro ideale ed entusiasti del combattere ancora comandati da un Garibaldi, incontreranno sofferenza e morte nelle foreste delle Argonne. Vedranno realizzata la loro speranza di alleanza delle “sorelle latine”: Gabriele d’Annunzio parlerà a Quarto il 5 maggio 1915 per loro tutti. L’Italia entrerà in guerra il 24 maggio.
Il XX secolo è stato lacerato da due conflitti mondiali. Coinvolgono entrambi tutti i continenti, provocano decine di milioni di morti, genocidi e distruzioni materiali immani, fanno scoppiare rivoluzioni e dittature. In parallelo i paesi industrializzati conoscono uno sviluppo senza pari, così come le scienze e le tecnologie, e nascono grandi progetti di pace universale e duratura. L’Italia esce dal lungo periodo segnato dal suo Risorgimento e dal conseguimento dell’unità territoriale. Proprio la partecipazione nazionale alla Grande Guerra sancisce l’unità della sua gente, dapprima coinvolta in un conflitto non sentito e molto sofferto e alla fine orgogliosa della vittoria. Quando l’Italia è ancora neutrale, scendono nelle trincee francesi, al fine di premere sulla scelta delle alleanze, italiani provenienti dall’Italia o emigrati, repubblicani, irredentisti, chi aspira a rinverdire gli ideali garibaldini con il programma “Per un’Italia più grande”. E’ un programma morale di costruzione di un forte senso della nazionalità oltre che di conquiste territoriali. Ricciotti Garibaldi, il figlio del Generale, richiama i suoi figli dispersi nel mondo. Sei su sette di loro s’incontrano a Parigi. Dopo lunghi negozianti, decisive le sconfitte della Francia, vi formano un corpo della Legione straniera …
La Legione garibaldina si compone di questi volontari, più di 2000, che, mossi dal loro ideale ed entusiasti del combattere ancora comandati da un Garibaldi, incontreranno sofferenza e morte nelle foreste delle Argonne. Vedranno realizzata la loro speranza di alleanza delle “sorelle latine”: Gabriele d’Annunzio parlerà a Quarto il 5 maggio 1915 per loro tutti. L’Italia entrerà in guerra il 24 maggio.
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