Maria Cristina Carlini. Fare secondo natura
Dal 09 Settembre 2013 al 03 Novembre 2013
Govone | Cuneo
Luogo: Castello Reale
Indirizzo: piazza Vittorio Emanuele 1
Orari: martedì 10-13; venerdì 14-18.30; sabato 10-13/ 14-18.30; domenica 10-13/ 14-18.30 e su appuntamento
Curatori: Martina Corgnati
Costo del biglietto: € 3
Telefono per informazioni: +39 02 89404694/ 366 1075469
E-Mail info: info@irmabianchi.it
Sito ufficiale: http://www.comune.govone.cn.it
Il Castello Reale di Govone, residenza sabauda piemontese nel Roero, annoverata fra i beni dell'umanità dichiarati dall'Unesco, ospita nelle sale e nel parco, dal 9 settembre al 3 novembre la personale Maria Cristina Carlini. Fare secondo natura a cura di Martina Corgnati.
La mostra mette in luce lo stretto legame estetico dell’artista con la natura e con i suoi elementi intesi come fonte di inesauribile ispirazione. Le opere esposte infatti esprimono la poetica della scultrice attraverso forme che rimandano alla materia primordiale al suo evolversi e trasformarsi in creazioni artistiche.
Grès, acciaio corten, resina, legno di recupero, lamiera, ferro sono i materiali che Maria Cristina Carlini predilige e che prendono forma in sculture monumentali ed in opere di medie e piccole dimensioni.
Nel parco spiccano, tra gli altri, i due imponenti inediti: Vento, un vertiginoso ventaglio alto quattro metri e mezzo, e Samurai (cm 350x500x300), entrambi realizzati prevalentemente con legno di recupero e acciaio corten, istituiscono un nesso imprescindibile con il mondo naturale, così come Legni e Cerchi entrambidel 2012. La loro solennità e robustezza coesistono con l’equilibrio, con la curata armonia delle forme e creano un intimo dialogo con l’ambiente circostante. Un messaggio diverso è quello di Chernobyl un’installazione di alberi stilizzati in ferro, alta oltre tre metri, che denuncia i danni inflitti dall’uomo alla natura, ricordando allo stesso tempo l’importanza dei valori ambientali.
Nelle sale interne incontriamo diverse sculture in grès, materia che l’artista predilige e con la quale dà forma a gran parte delle sue opere. Un lavoro paziente quello della Carlini dove la materia si lega ai rituali de all’acqua, alla terra e al fuoco e rimanda al “pensiero”, all’elaborazione di idee che evolvono per poi concretizzarsi in opere d’arte.
I Crateri (dai 15 ai 35 cm di diametro) realizzati in grès e lava con smalti colorati, evocano ricordi ancestrali e formano un punto di contatto tra il passato, il presente e il futuro.
Di forte impatto sono anche Verso l’Infinito, un’enigmatica scala avvolta fra morbide curve in acciaio corten di cui è ignoto il punto di arrivo; Stracci,frammenti di tessuto in gres con cuciture in ferro, appesi a strutture che poggiano su un tappeto di terra scura e Note, prismi in lamiera sospesi nel vuoto, che rimandano alla lettura di un pentagramma invisibile.
Accompagna la mostra un libro edito da Skira a cura e con testo critico di Martina Corgnati.
La mostra è patrocinata da Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Govone.
Note biografiche
Maria Cristina Carlini inizia a lavorare la ceramica nei primi anni Settanta a Palo Alto in California, per poi esprimersi con l’utilizzo di diversi materiali quali il grès, il ferro, l’acciaio corten, il legno e la resina per creare bozzetti e sculture anche monumentali.
Il percorso artistico di Maria Cristina Carlini comprende mostre personali e collettive in numerose sedi pubbliche e private internazionali.
In Italia fra le mostre più recenti si ricordano: il complesso monumentale di Palazzo Reale di Torino (2005) e il Museo Nazionale di Villa Pisani a Strà – Venezia (2005), l’Archivio di Stato di Roma (2006), la Biblioteca Nazionale di Cosenza (2008), l’Archivio di Stato di Milano (2008), la Biennale Internazionale di Scultura al Castello di Racconigi (2010), Archivio della Scuola Romana (2011-2012). Nel 2012 espone nella sede della Provincia di Varese, con sculture monumentali nel parco e in seguito a Milano alla Fondazione Mudima e alla Fondazione Stelline con una importante personale e poi all’Università Bocconi.
Diversi gli eventi all’estero da segnalare.
Nel 2009 Parigi e successivamente Madrid ospitano nelle vie dei loro centri storici le sue sculture monumentali. Nel 2008 una sua opera monumentale viene collocata in permanenza davanti all’Ambasciata Italiana a Pechino. Nella Città Proibita, l’artista inaugura una mostra personale e partecipa alla IV Biennale Internazionale d’Arte, al NAMOC. A Shanghai sono presentate due sue opere monumentali in concomitanza con la World Expo 2010. Espone a Jinan alla Shandong University of Art and Design e a Tianjin inaugura una scultura monumentale.
Sempre nel corso del 2010 espone a Denver nei campus universitari di Auraria e del Rocky Mountain College of Art+Design e in Francia sul lungomare di Cap D’Agde.
A Miami nel 2011 una tra le sue maggiori opere monumentali, inaugura il nuovo Parco della Scultura della Chiesa del Corpus Christi e una sua grande scultura viene collocata davanti all’ingresso del Dade College. Nel 2012 è presente a Parigi, all’Artcurial in occasione della fiera “AD Interiors 2012”.
Nel 2013 partecipa a Hong Kong a LinkArt Fair ed espone al Consolato Generale di Italia a Hong Kong in concomitanza con la prima edizione di Art Basel nella città.
Hanno scritto di lei importanti critici quali: Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Gillo Dorfles, Carlo Franza, Flaminio Gualdoni, Yakouba Konaté, Elena Pontiggia.
Diverse le sue sculture monumentali in permanenza in Italia, Cina e Stati Uniti.
La mostra mette in luce lo stretto legame estetico dell’artista con la natura e con i suoi elementi intesi come fonte di inesauribile ispirazione. Le opere esposte infatti esprimono la poetica della scultrice attraverso forme che rimandano alla materia primordiale al suo evolversi e trasformarsi in creazioni artistiche.
Grès, acciaio corten, resina, legno di recupero, lamiera, ferro sono i materiali che Maria Cristina Carlini predilige e che prendono forma in sculture monumentali ed in opere di medie e piccole dimensioni.
Nel parco spiccano, tra gli altri, i due imponenti inediti: Vento, un vertiginoso ventaglio alto quattro metri e mezzo, e Samurai (cm 350x500x300), entrambi realizzati prevalentemente con legno di recupero e acciaio corten, istituiscono un nesso imprescindibile con il mondo naturale, così come Legni e Cerchi entrambidel 2012. La loro solennità e robustezza coesistono con l’equilibrio, con la curata armonia delle forme e creano un intimo dialogo con l’ambiente circostante. Un messaggio diverso è quello di Chernobyl un’installazione di alberi stilizzati in ferro, alta oltre tre metri, che denuncia i danni inflitti dall’uomo alla natura, ricordando allo stesso tempo l’importanza dei valori ambientali.
Nelle sale interne incontriamo diverse sculture in grès, materia che l’artista predilige e con la quale dà forma a gran parte delle sue opere. Un lavoro paziente quello della Carlini dove la materia si lega ai rituali de all’acqua, alla terra e al fuoco e rimanda al “pensiero”, all’elaborazione di idee che evolvono per poi concretizzarsi in opere d’arte.
I Crateri (dai 15 ai 35 cm di diametro) realizzati in grès e lava con smalti colorati, evocano ricordi ancestrali e formano un punto di contatto tra il passato, il presente e il futuro.
Di forte impatto sono anche Verso l’Infinito, un’enigmatica scala avvolta fra morbide curve in acciaio corten di cui è ignoto il punto di arrivo; Stracci,frammenti di tessuto in gres con cuciture in ferro, appesi a strutture che poggiano su un tappeto di terra scura e Note, prismi in lamiera sospesi nel vuoto, che rimandano alla lettura di un pentagramma invisibile.
Accompagna la mostra un libro edito da Skira a cura e con testo critico di Martina Corgnati.
La mostra è patrocinata da Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Govone.
Note biografiche
Maria Cristina Carlini inizia a lavorare la ceramica nei primi anni Settanta a Palo Alto in California, per poi esprimersi con l’utilizzo di diversi materiali quali il grès, il ferro, l’acciaio corten, il legno e la resina per creare bozzetti e sculture anche monumentali.
Il percorso artistico di Maria Cristina Carlini comprende mostre personali e collettive in numerose sedi pubbliche e private internazionali.
In Italia fra le mostre più recenti si ricordano: il complesso monumentale di Palazzo Reale di Torino (2005) e il Museo Nazionale di Villa Pisani a Strà – Venezia (2005), l’Archivio di Stato di Roma (2006), la Biblioteca Nazionale di Cosenza (2008), l’Archivio di Stato di Milano (2008), la Biennale Internazionale di Scultura al Castello di Racconigi (2010), Archivio della Scuola Romana (2011-2012). Nel 2012 espone nella sede della Provincia di Varese, con sculture monumentali nel parco e in seguito a Milano alla Fondazione Mudima e alla Fondazione Stelline con una importante personale e poi all’Università Bocconi.
Diversi gli eventi all’estero da segnalare.
Nel 2009 Parigi e successivamente Madrid ospitano nelle vie dei loro centri storici le sue sculture monumentali. Nel 2008 una sua opera monumentale viene collocata in permanenza davanti all’Ambasciata Italiana a Pechino. Nella Città Proibita, l’artista inaugura una mostra personale e partecipa alla IV Biennale Internazionale d’Arte, al NAMOC. A Shanghai sono presentate due sue opere monumentali in concomitanza con la World Expo 2010. Espone a Jinan alla Shandong University of Art and Design e a Tianjin inaugura una scultura monumentale.
Sempre nel corso del 2010 espone a Denver nei campus universitari di Auraria e del Rocky Mountain College of Art+Design e in Francia sul lungomare di Cap D’Agde.
A Miami nel 2011 una tra le sue maggiori opere monumentali, inaugura il nuovo Parco della Scultura della Chiesa del Corpus Christi e una sua grande scultura viene collocata davanti all’ingresso del Dade College. Nel 2012 è presente a Parigi, all’Artcurial in occasione della fiera “AD Interiors 2012”.
Nel 2013 partecipa a Hong Kong a LinkArt Fair ed espone al Consolato Generale di Italia a Hong Kong in concomitanza con la prima edizione di Art Basel nella città.
Hanno scritto di lei importanti critici quali: Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Gillo Dorfles, Carlo Franza, Flaminio Gualdoni, Yakouba Konaté, Elena Pontiggia.
Diverse le sue sculture monumentali in permanenza in Italia, Cina e Stati Uniti.
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