Nel Segno dei Savoia. Cherasco Fortezza Diplomatica
Dal 03 Settembre 2016 al 16 Ottobre 2016
Cherasco | Cuneo
Luogo: Palazzo Salmatoris
Indirizzo: via Vittorio Emanuele 29
Curatori: Daniela Biancolini, Flavio Russo
Enti promotori:
- Associazione “Cherasco 1631”
- Realizzata dalla Città di Cherasco
- Con il patrocinio della Regione Piemonte
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 5211788
E-Mail info: prenotazioni@arteintorino.com
Sito ufficiale: http://www.nelsegnodeisavoia.com
È una celebrazione del forte legame che per molti decenni si è instaurato tra la dinastia sabauda e la Città di Cherasco la Mostra dal suggestivo titolo “Nel Segno dei Savoia. Cherasco Fortezza Diplomatica”, allestita a Palazzo Salmatoris da sabato 3 settembre a domenica 16 ottobre e curata da Daniela Biancolini, già Direttore di Palazzo Reale a Torino, e da Flavio Russo, storico e studioso di Cherasco e del suo territorio.
Diversi elementi, come la posizione geografica, il tessuto viario, le chiese e i sontuosi palazzi nobiliari, le confraternite, le canalizzazioni e le grandi mura di difesa, hanno permesso a Cherasco di essere protagonista e testimone di grandi momenti della Storia, accompagnando le vicende di oltre mezzo millennio di una delle più longeve dinastie d’Europa. All’interno delle sue mura e nello spazio raffinato dei suoi palazzi, Cherasco ha ospitato molti personaggi importanti fra cui sovrani, diplomatici e avventurieri avvolti nel mistero.
La narrazione storica della Mostra parte dal 1563, anno in cui la capitale del Ducato di Savoia fu trasferita al di qua delle Alpi ad opera di Emanuele Filiberto e si chiude con alcuni degli eventi che accompagnarono il trasferimento della Capitale, ormai divenuta italiana, prima a Firenze e poi a Roma. Le coppie dei sovrani sono gli elementi di tutte le vicende che in parallelo si sviluppano accanto alla storia sociale, economica, politica della Città e del suo territorio.
I numerosi oggetti, dipinti e documenti esposti provengono da istituzioni prestigiose come il Castello di Racconigi, il Museo della Sindone, l’Archivio di Stato di Torino, il Museo Diocesano di Alba, il Museo Adriani, l’Archivio Storico della Città di Cherasco, il Consorzio Irriguo Canale Sarmassa e da alcuni collezionisti privati.
La Mostra, promossa dall’Associazione “Cherasco 1631” e realizzata dalla Città di Cherasco, è ospitata in uno dei simboli architettonici della città, Palazzo Salmatoris, sede in passato di esposizioni di grande prestigio. L’allestimento è curato da Giovanni Fornaca, mentre il catalogo da Laura Facchin. La comunicazione e la promozione è invece a cura di Luca Glebb Miroglio e dell’agenzia di cui è co-fondatore, la Glebb & Metzger.
Contributi alle attività e alle visite guidate sono forniti dalla Cooperativa Theatrum Sabaudiae Torino. Sono previste visite dedicate alle scolaresche e un calendario di eventi collaterali dedicati alla Mostra (incontri, seminari, concerti e degustazioni di prodotti tipici, merende e cene).
L’ingresso alla Mostra, aperta dal martedì alla domenica (con orario 10-12 e 14-19), è gratuito, mentre le visite guidate e le attività collaterali prevedono costi differenziati.
La Mostra, che ha il patrocinio della Regione Piemonte, è resa possibile anche grazie al prezioso sostegno di Banca di Cherasco, Reale Mutua e Revello Caffè, e alla collaborazione del Centro Restauro e Conservazione “La Venaria Reale” e dell’Associazione Le Terre dei Savoia.
Il Percorso Espositivo
La Mostra occupa il pian terreno e il primo piano di Palazzo Salmatoris estendendosi su una superficie di circa 340 mq.
Nelle dodici sale della Mostra si susseguono, in un percorso cronologico dinastico, tutti i sovrani sabaudi a partire da Emanuele Filiberto, che nel 1563 trasferì la capitale del Ducato da Chambery “al di qua delle Alpi”.
Ciascuna sala accosta ai ritratti dei sovrani e delle rispettive consorti i documenti e le opere che hanno caratterizzato la loro presenza sul territorio come, ad esempio, la realizzazione del Canale Sarmassa e le mura cittadine.
Al centro della Mostra il momento della firma del Trattato di Pace di Cherasco del 1631 con l’esposizione dell’originale custodito nell’Archivio di Stato di Torino. Grande rilevanza è riservata inoltre al passaggio della Santa Sindone nel Gabinetto del Silenzio, in occasione del grande assedio di Torino del 1706; saranno esposti a questo proposito i rotoli originali sui quali era avvolto il Santo Sudario, prestati dal Museo della Sindone di Torino.
Il percorso prosegue con le sale dedicate a Vittorio Amedeo III, alla firma del Trattato del 1796 con Napoleone Bonaparte e all’inizio dell’esilio della famiglia regnante. Seguono una sala dedicata alla Restaurazione e una, al primo piano, a Carlo Alberto e all’apporto delle famiglie nobili alla causa risorgimentale.
La Mostra si conclude al piano terreno con la sala dedicata al Regno d’Italia con documenti sul controllo del Canale Sarmassa, nonché fotografie e lettere che testimoniano la presenza dei sovrani sul territorio.
In allegato il programma delle visite guidate.
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