COSTUMI IN SCENA. Storie di teatro lirico dal Museo Enrico Caruso

Osaka nella Iris di Pietro Mascagni

 

Dal 22 Luglio 2021 al 24 Agosto 2021

Firenze

Luogo: Palazzo Medici Riccardi

Indirizzo: Via Camillo Cavour 3

Orari: Tutti i giorni h.9.00-19.00, mercoledì chiuso. Ultimo ingresso alle h. 18.00

Costo del biglietto: Intero € 10,00 Ridotto € 6,00 Riduzioni: 18-25 anni; studenti universitari. Il biglietto è comprensivo della visita al museo di Palazzo Medici Riccardi. Ingresso gratuito: 0-17 anni; guide turistiche abilitate; giornalisti accreditati; disabili e loro accompagnatori; gruppi di studenti e rispettivi insegnanti; membri ICOM, ICOMOS e ICCROM


Dal 22 luglio al 24 agosto 2021 Palazzo Medici Riccardi, a Firenze, ospita lungo il suo percorso museale, la mostra COSTUMI IN SCENA.  Storie di teatro lirico dal Museo Enrico Caruso. Nel centenario della morte del celebre tenore, vengono esposti per la prima volta i costumi custoditi nell’archivio del Museo di Lastra a Signa, ospitato nella Villa Bellosguardo, che Caruso acquistò nel 1906 e che fu sua dimora sino alla morte, nel 1921. La Villa e il Museo sono attualmente di proprietà dell'Amministrazione Comunale di Lastra a Signa.
 
I costumi proposti, risalenti all'inizio del '900, fanno parte di una donazione che ha dato luogo alla nascita del Museo Enrico Caruso. Di fattura ricca e accurata, tutti gli abiti esposti sono stati per l'occasione oggetto di un minuzioso ed esperto restauro, curato dallo Studio Restauro Tessile di Beyer & Perrone, voluto e finanziato dalla Città Metropolitana, che li ha riportati alla loro originaria bellezza.
 
Si tratta di abiti di scena, sei in tutto, indossati da Enrico Caruso e da altri celebri cantanti contemporanei, in varie rappresentazioni. Tra gli abiti indossati dal tenore troviamo quello appartenente a Canio, con colletto di gale plissettate, il cappello di feltro e le decorazioni a coccarda e pon pon, usato ne I Pagliacci di Leoncavallo; la tunica corta in stile egizio, per il ruolo di Radames nell’Aida di Giuseppe Verdi; e ancora la sopraveste di manifattura orientale indossata nei panni di Osaka nella Iris di Mascagni.
 
L’abito di scena ha sempre rivestito una grande importanza nella storia del teatro e la sua evoluzione è intrecciata a quella del teatro stesso. Questa esposizione, dunque, intende celebrare il tenore che tanto ha dato al mondo della lirica, conosciuto ovunque come “voce immortale”, e vuole al contempo omaggiare il teatro stesso.
 

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