Esposizioni | Immagini e visioni del ‘900

Esposizioni | Immagini e visioni del ‘900

 

Dal 22 Settembre 2015 al 16 Ottobre 2015

Firenze

Luogo: Museo del Novecento

Indirizzo: piazza Santa Maria Novella 10

Orari: dalle 21

Costo del biglietto: ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili

Telefono per informazioni: +39 055 2768224

E-Mail info: info@quellidellacompagnia.it

Sito ufficiale: http://www.quellidellacompagnia.it


Il Novecento è stato il secolo del cinema, il secolo in cui il cinema è nato, si è sviluppato e per certi versi è morto. Il Novecento è stato l’unico secolo in cui il mondo si è esposto alla pellicola, e la pellicola al mondo. Il Novecento è stato più in generale il secolo della tecnica, durante il quale l’individuo ha vissuto la sua massima esposizione al potere cieco della tecnica, quella militare, tecnologica, nucleare, psicanalitica, finanziaria, mediatica. 

Esposizioni | Immagini e visioni del ‘900 è il titolo del ciclo di incontri con personalità della cultura, proiezioni e rielaborazione di documentari d’archivio, per ripercorrere il secolo scorso e capire come cambia il mondo nel tempo dell’esposizione, quel tempo favoloso che fu del cinema e che fa la storia, e che rimane vivo nella memoria collettiva così come in quella individuale. 

Ideato e diretto da Pinangelo Marino, Esposizioni | Immagini e visioni del ‘900 è un progetto promosso dalla rivista Quaderno del Cinemareale e realizzato in collaborazione con Comune di Firenze, Musei Civici Fiorentini, Museo Novecento, Quelli della Compagnia di FST, Festival dei Popoli, Tempo Reale, Luce Cinecittà, Archivio Aamod. 

Programma completo: 

Martedì 22 Settembre 
ore 21.00 – Chiostro Museo del Novecento 
Incontro con Antonio Scurati 
Una società che non vive più il tempo della trasformazione, in cui l’individuo appare prigioniero nel tempo mutilato dell’esibizione, che senso assegna alla storia e al bisogno di raccontarla? E che senso assegna alla parola “realtà”? L’autore del libro “Il tempo migliore della nostra vita” ripercorrerà i capitoli più intensi del suo ultimo lavoro, in cui il racconto di una delle figure chiave della Resistenza, Leone Ginzburg, scorre accanto a quello di esistenze comuni. L’autore terminerà l’intervento con un’analisi del suo lavoro cinematografico realizzato nel 2007 dal titolo “La stagione dell’amore”, documentario ispirato al film “Comizi d’amore” di Pier Paolo Pasolini e che propone uno sguardo sulla società del nostro tempo. Saranno mostrati estratti delle due opere. Modera Pinangelo Marino. 

Antonio Scurati (Napoli 1969) è ricercatore alla Iulm di Milano e membro del Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Ha scritto i saggi “Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale” (2003, finalista al Premio Viareggio) e “Televisioni di guerra” (2003). Bompiani ha pubblicato, in versione aggiornata, il suo romanzo d’esordio “Il rumore sordo della battaglia” (2006, Premio Fregene, Premio Chianciano), i saggi “La letteratura dell’inesperienza” (2006), “Gli anni che non stiamo vivendo” (2010), “Letteratura e sopravvivenza” (2012) e i romanzi “Il sopravvissuto”, con cui l’autore ha vinto la XLIII edizione del Premio Campiello, “Una storia romantica” (2007, Premio SuperMondello), “Il bambino che sognava la fine del mondo”, finalista al Premio Strega 2009. Del 2011 il romanzo, uscito sempre per Bompiani, “La seconda mezzanotte” e del 2013 “Il padre infedele”, ancora finalista al Premio Strega. I suoi libri sono tradotti in numerosi paesi stranieri. Il suo ultimo lavoro, “Il tempo migliore della nostra vita” ha vinto il Premio Viareggio 2015 ed è finalista al Premio Campiello 2015 (assegnato il 13 Settembre). 

Il tempo migliore della nostra vita (ed. Bompiani) “Forse non c’è nessun dilemma. Ognuno fa quello che la sua libertà gli impone di fare.” 
La stagione dell’amore (Fandango, 2007) Un documentario di Antonio Scurati prodotto da Domenico Procacci, Laura Paolucci. Regia e fotografia Lorenzo Scurati. 

ore 22.00 
Per il Settantesimo della Liberazione.“L’Italia s’è desta” (1947, 21 min.), di Domenico Paolella. 
Documentario dell’Archivio Luce ambientato in parte nella Firenze dell’immediato dopoguerra. Il film offre un raro ritratto dei Partigiani durante la lotta di Liberazione. 
a seguire: 
Anteprima assoluta.“Sonora Suggestio” (2015, 15 min.), di Cecilia Stacchiotti. 
La Firenze bombardata del 1943 nelle immagini inedite conservate nell’Archivio Luce. Proiezione di sequenze splendide e drammatiche sonorizzate esclusivamente per l’occasione dall’artista Cecilia Stacchiotti in collaborazione con Tempo Reale. Le immagini furono girate per un documentario mai realizzato; le sequenze non sono mai state “codificate” per fare memoria comune e riguardano lo stesso tema del documentario “L’Italia s’è desta”. 

Venerdì 16 Ottobre 
ore 21.00 – Altana Museo del Novecento 
Incontro con Mario Carbone 
Maestro del cinema. Nato a San Sosti (Cosenza) nel 1924, Carbone è una delle figure più importanti del cinema e della fotografia del Novecento. Ha collaborato con i più grandi autori e artisti del nostro tempo, realizzando numerosi documentari e fotografie. “Carbone ha coltivato la passione per un cinema capace di eleggere a soggetto l’attualità sociale e civile, ma anche quella culturale: l’arte, la letteratura, la musica e il teatro.” – Gianfranco Arciero. Moderano Pinangelo Marino, Alberto Lastrucci (direttore artistico del Festival dei Popoli) e Giuseppe D’Addino (regista del documentario “Mario Carbone, il fotografo con la macchina da presa“). 
Oltre a una sequenza delle sue più celebri fotografie, saranno proiettati e discussi i seguenti film conservati nell’Archivio Aamod: 
La fabbrica parla (1968, 31 min.) 
Tra i più importanti film documentari mai realizzati sulla condizione operaia della Fiat degli anni Sessanta. 
Sardegna, il futuro si chiama rinascita (1968, 36 min.) 
Ritratto di rara intensità dei migranti sardi degli anni Cinquanta e Sessanta. 
Valle Giulia (1968, 8 min.) 
Carbone fu uno dei pochissimi a filmare il noto scontro tra studenti universitari e polizia il primo marzo del 1968 a Roma. Sequenze girate e mai montate. 

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