Giulio Saverio Rossi. De-clouding

Giulio Saverio Rossi, Chongqing

 

Dal 06 Ottobre 2021 al 20 Novembre 2021

Firenze

Luogo: MAD – Murate Art District

Indirizzo: Piazza delle Murate

Orari: dal martedì al sabato dalle 14:30 alle 19:30

Costo del biglietto: Ingresso gratuito. Per accedere agli spazi della mostra è necessario esibire il Green Pass

Telefono per informazioni: +39 055 247 6873

E-Mail info: info.mad@musefirenze.it

Sito ufficiale: http://www.murateartdistrict.it


De-clouding, si intitola così la mostra di opere inedite dell’artista Giulio Saverio Rossi pensata per lo spazio del piano terra di MAD Murate Art District, che apre i battenti il 6 ottobre (fino al 20 novembre 2021). L’esposizione – che fa parte di China Project, progetto di scambio di residenze d’artista attivato da MAD con l’Accademia di Belle Arti di Sichuan in collaborazione con Zhong Art International – è stata pensata e realizzata nei suoi contenuti dall’artista negli ultimi mesi del 2019, poco prima che esplodesse la pandemia da Covid 19 ed è articolata in tre serie di lavori attorno alle nuvole, intese come punto di convergenza ideale tra immaginari romantici e tecnologici. Oggetto di culto, luogo del divino e matrice di immagini fantastiche, la nuvola costituisce una presenza costante all'interno della storia della pittura, fino al suo divenire nel contemporaneo l'immagine perfetta e paradigmatica della tecnologia come Cloud computing.
 
Tra osservazione del dato naturale - etereo e intangibile -, ed estetica del mapping tecnologico, il lavoro di Giulio Saverio Rossi torna su un tema ossessivamente ricorrente nei pittori: le nuvole e il cielo – spiega Valentina Gensini, direttore artistico di MAD Murate Art District - Stavolta però l’artista mette in gioco un dispositivo concettuale che accoglie le marcature nere utilizzate nella pratica fotografica satellitare del  de-clouding, lasciando emergere la delicata poesia dell’elemento naturale come una straordinaria intrusione capace di bellezza. Per analogia e per contrasto, i disegni raccolti dall’artista a Sichuan, nel corso del mese di residenza messo a bando da MAD e Regione Toscana nel 2019, costituiscono una particolare, preziosa collezione dell’artista su visioni autoctone del cielo della “città della nebbia”, che non conosce le nuvole ma un grigio uniforme.”   
 
"Mi hanno detto più volte che “A Chongqing non ci sono nuvole”. Il che è abbastanza vero. Non ci sono le nuvole europee, gonfie e trionfanti, e neppure quelle dei santi: ci sono delle nuvole senza contorni, un agglomerato in cui generalmente non è possibile distinguere fra nuvole e nebbia, del resto “Città della nebbia” era uno dei nomi di Chongqing – spiega  Giulio Saverio Rossi  - L’idea di compiere qui la pubblicazione di Goethe non ha, e non richiede, una spiegazione razionale, si tratta di un’idea che ritorna dopo due secoli e, nel suo tornare, si distorce necessariamente lungo il viaggio, diventa qualcosa d’altro e riaffiora in un mondo che è “qualcosa d’altro”. Una Cina che si trova al centro di una grande crisi, e del conseguente necessario ripensamento, di quello che è il suo rapporto millenario con la natura, del quale il genere del paesaggio non può che costituire la cartina di tornasole, come luogo in cui emergono realtà e intenzionalità."
 
La mostra nasce a partire da Nuova scuola delle nuvole e della nebbia, un lavoro realizzato durante la residenza presso il Sichuan Fine Arts Institute (Chongqing, Cina, 2019) dove, assieme ad un gruppo di otto giovani artisti cinesi, l'artista ha elaborato una rievocazione di una pubblicazione ideata ma mai pubblicata di J.W.Goethe dedicata alla forma delle nuvole, creando una collezione di quaranta disegni realizzati da diversi luoghi di Chongqing. Nell'allestimento al MAD, l'opera viene messa in dialogo con l'intervento ambientale Cianometro, che consiste nel rivestire le sei colonne che dominano l'ambiente con tela di cotone dipinta di sei diverse gradazioni di blu ciano, trasformando l'ambiente espositivo in dispositivo ottico.

Sulle pareti inoltre, una serie di nuovi dipinti ad olio da cui la mostra prende il titolo. Si tratta di immagini di nuvole estratte da tutorial su youtube in cui dei programmatori spiegano il procedimento con cui rimuovere, tramite algoritmo, le nuvole dalle vedute satellitari: de-clouding, appunto.

Oltre a lavori originali di Giulio Saverio Rossi (Cianometro e De-clouding), verrà presentata la serie di disegni Nuova scuola delle nuvole e delle nebbia realizzati da otto artisti cinesi che, durante la residenza a  Sichuan, sono stati invitati a partecipare in una scuola fittizia all’interno della scuola vera, il cui obiettivo è stato quello di disegnare le nuvole da tre scenari differenti della Cina contemporanea: un contesto naturale, un grattacielo nel centro economico della città e l’accademia stessa.

Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988) vive e lavora a Torino. Ha studiato pittura all'Accademia di Venezia e all'Accademia Albertina di Torino. Attualmente è docente di Iconografia e disegno anatomico all'Accademia di Belle Arti di Urbino.
Fra le sue mostre personali Il giardino di notte, Casa Masaccio (San Giovanni Valdarno, 2021), Prima di un'immagine dopo di un quadro, CAR DRDE (Bologna, 2021); TO SHIFT TO, Il Crepaccio IG show (2020); Studiovisit2019, Casa Masaccio (San Giovanni Valdarno, 2019); Nuova Scuola delle Nuvole e della Nebbia, Sichuan Fine Arts Institute (Chongqing, Cina, 2019); Chiasmo, Giorgio Galotti - Alley, (Torino 2019); Ogni cosa rappresa, CAR DRDE (Bologna, 2018); No Subject, LOCALEDUE (Bologna, 2017).
Il suo lavoro è stato presentato in mostre collettive ed eventi in musei, gallerie e spazi di ricerca fra cui Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, (Tokyo, 2021), Fondazione smART, (Roma, 2021); Fondazione Francesco Fabbri (Pieve di Soligo, 2021, 2018); GAM (Torino, 2020); OwO space (Milano, 2020); Museo Civico Luigi Varoli (Cotignola, 2021, 2018); Giorgio Galotti (Milano, 2020); Renata Fabbri (Milano, 2020); Toast project space (Firenze, 2020); Centro Pecci (Prato, 2020; 2019); Monitor gallery (Roma, 2019); CAR DRDE (Bologna, 2019; 2018); Pierre Dupont (Museo d’Arte Contemporanea, Alcamo, 2018); PAV – Parco Arte Vivente (Torino, 2017); Treti Galaxie (FuturDome, Milano, 2017). 
Ha partecipato in programmi internazionali fra cui Mediterranea 18, BJCEM (Albania, 2017); Real Presence, Castello di Rivoli Museo d'arte contemporanea (Belgrado, Rivoli, 2008).
 
 

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