Le creazioni di Paolo Penko. Arte preziosa a Palazzo Medici Riccardi
Dal 05 Febbraio 2015 al 28 Febbraio 2015
Firenze
Luogo: Palazzo Medici Riccardi
Indirizzo: via Camillo Cavour 3
Curatori: Anita Valentini
Enti promotori:
- Regione Toscana
- Comune di Firenze
Telefono per informazioni: +39 055 276 0340
E-Mail info: lisa@etaoin.it
Sito ufficiale: http://www.palazzo-medici.it
L’arte orafa di Paolo Penko ospitata presso le sale espositive del piano nobile di Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 3, Firenze), sede della Città Metropolitana di Firenze. La personale inaugurata oggi è la prima della collana espositiva “I maestri dell’artigianato artistico”, organizzata dall’associazione culturale ModoFiorentino, in collaborazione con Oma-Osservatorio dei Mestieri d’arte, dedicata all’artigianato artistico di alto livello sia cittadino che nazionale. In vetrina, opere create dal maestro orafo Paolo Penko per l’occasione, come quelle ispirate alla quadreria medicea e al celeberrimo dipinto raffigurante “La Madonna col Bambino” di Filippo Lippi. In particolare, il maestro Penko ha realizzato uno scettro ispirato all’analogo oggetto presente nei ritratti dei Granduchi della famiglia Medici rappresentati nella quadreria di Palazzo Medici Riccardi, di cui l’artista farà omaggio al palazzo stesso e quindi alla città di Firenze.
La mostra, a cura di Anita Valentini, vanta il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze, sarà visitabile dal 5 al 28 febbraio, dalle 9 alle 19 (chiusa il mercoledì).
Paolo Penko è un artigiano orafo fiorentino fra i più noti a livello internazionale, le cui creazioni sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private a partire dal Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Negli ultimi anni ha lavorato, con spirito moderno ma nel solco della grande tradizione locale, per le istituzioni pubbliche fiorentine in concomitanza con celebrazioni, anniversari, feste e tradizioni della città gigliata.
«Nella storia dell’arte orafa e argentiera, Paolo Penko occupa già una posizione molto particolare: è un artigiano con idee precise che, rielaborando e riproponendo antiche tecniche artistiche di lavorazione, ha fatto del suo nome il sinonimo di uno stile classico-contemporaneo – spiega la curatrice Anita Valentini -. Le sue creazioni lo identificano per essere qualcosa di più di un artigiano dei metalli preziosi: egli si presenta come un artista, un maestro e un ‘ideatore’ di tecniche di lavorazione che si rifanno alla tradizione, ma nel solco della modernità per creare ‘forme proprie’. Reinterpreta metodi e canoni provenienti dalla cultura e dalla tradizione greco-romana e rinascimentale nelle sue opere in oro, argento, rame dorato e gemme. La sua estetica fa riferimento alla grande arte suntuaria italiana ed europea e alla magnifica pittura del Rinascimento e del Barocco, ricca di spazi e di forme illusorie». Presenti oggi al taglio del nastro: Benedetta Albanese, Consigliera Metropolitana; Eugenio Giani, Consigliere Regionale della Toscana; Cristina Acidini, Storica dell’Arte; Anita Valentini, Curatrice della mostra e del catalogo; Luigi Bicchi, Presidente dell’associazione culturale Modofiorentino che, in collaborazione con Oma-Osservatorio dei Mestieri d’arte, è all’origine della mostra e del ciclo espositivo, in cui è inserita, “I maestri dell’artigianato artistico”.
La mostra, a cura di Anita Valentini, vanta il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze, sarà visitabile dal 5 al 28 febbraio, dalle 9 alle 19 (chiusa il mercoledì).
Paolo Penko è un artigiano orafo fiorentino fra i più noti a livello internazionale, le cui creazioni sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private a partire dal Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Negli ultimi anni ha lavorato, con spirito moderno ma nel solco della grande tradizione locale, per le istituzioni pubbliche fiorentine in concomitanza con celebrazioni, anniversari, feste e tradizioni della città gigliata.
«Nella storia dell’arte orafa e argentiera, Paolo Penko occupa già una posizione molto particolare: è un artigiano con idee precise che, rielaborando e riproponendo antiche tecniche artistiche di lavorazione, ha fatto del suo nome il sinonimo di uno stile classico-contemporaneo – spiega la curatrice Anita Valentini -. Le sue creazioni lo identificano per essere qualcosa di più di un artigiano dei metalli preziosi: egli si presenta come un artista, un maestro e un ‘ideatore’ di tecniche di lavorazione che si rifanno alla tradizione, ma nel solco della modernità per creare ‘forme proprie’. Reinterpreta metodi e canoni provenienti dalla cultura e dalla tradizione greco-romana e rinascimentale nelle sue opere in oro, argento, rame dorato e gemme. La sua estetica fa riferimento alla grande arte suntuaria italiana ed europea e alla magnifica pittura del Rinascimento e del Barocco, ricca di spazi e di forme illusorie». Presenti oggi al taglio del nastro: Benedetta Albanese, Consigliera Metropolitana; Eugenio Giani, Consigliere Regionale della Toscana; Cristina Acidini, Storica dell’Arte; Anita Valentini, Curatrice della mostra e del catalogo; Luigi Bicchi, Presidente dell’associazione culturale Modofiorentino che, in collaborazione con Oma-Osservatorio dei Mestieri d’arte, è all’origine della mostra e del ciclo espositivo, in cui è inserita, “I maestri dell’artigianato artistico”.
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