Riflessi di una società. Lo specchio di Telefo e i corredi funerari delle necropoli etrusche di Macchia della Riserva a Tuscania

Vasetto multiplo a saliera decorato nello stile di Gnathia dalla tomba 4 di Pian delle Rusciare
Dal 16 May 2017 al 29 June 2017
Firenze
Luogo: Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini
Indirizzo: via Faenza 43
Orari: dal lunedì al venerdì 12-17.30
Enti promotori:
- Istituto Lorenzo de' Medici
- CAMNES
- Marist Italy
- Patrocinata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale
Telefono per informazioni: +39 055 287360
E-Mail info: info@lorenzodemedici.it
Sito ufficiale: http://www.ldminstitute.com
In mostra, dal 16 maggio al 29 giugno, nella Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini a Firenze, reperti etruschi provenienti dall'area archeologica di Tuscania, tra cui alcuni inediti portati alla luce durante lo scavo della necropoli del Pratino affidato al CAMNES, Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies, affiancati da una mostra virtuale con ricostruzione 3D di una tomba etrusca.
Istituto Lorenzo de' Medici, CAMNES e Marist Italy presentano la mostra Riflessi di una società. Lo specchio di Telefo e i corredi funerari delle necropoli etrusche di Macchia della Riserva a Tuscania, curata dagli studenti del Master in Museum Studies sotto la direzione scientifica di Stefano Giuntoli e Silvia Nencetti.
Patrocinata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, la mostra ha l'intento di mettere in luce alcuni aspetti poco conosciuti della società etrusca,attraverso reperti archeologici di assoluto valore storico e culturale, provenienti dall’area archeologica di Macchia della Riserva di Tuscania (VT), centro vitale della civiltà etrusca, grazie alla sua posizione all’incrocio di importanti direttrici di transito.
Saranno esposti i corredi funebri provenienti da cinque tombe della necropoli di Pian delle Rusciare e di una tomba, ancora inedita, della necropoli del Pratino,rinvenuti durante gli scavi affidati a CAMNES, con la direzione scientifica di Stefano Giuntoli e la vicedirezione di Silvia Nencetti e Domenica Palmieri. Tali corredi hanno restituito numerosi reperti metallici e ceramici che hanno permesso di raccogliere informazioni preziose sulle pratiche funerarie degli Etruschi, ma anche sulle usanze legate alla cura della persona e all’alimentazione: oggetti di uso quotidiano, come vasellame da tavola, unguentari e specchi, indicativi dello status sociale del defunto e rappresentativi delle varie attività svolte in vita. L'ambito di riferimento primario per gli oggetti di corredo è il banchetto. Prendervi parte costituiva un’affermazione di alto status sociale. Molto importante è anche la cura della persona, testimoniata da unguentari, strigili, specchi. Un posto speciale nei corredi funerari femminili è riservato proprio agli specchi, significativo strumento di affermazione di status, in genere doni nuziali, contenenti spesso scene che attingono al repertorio mitografico greco ed etrusco.
Uno spazio importante sarà riservato alla sezione virtuale, curata dagli allievi del Master in Museum Studies di Istituto Lorenzo de’ Medici e Marist College, sotto la guida di Massimiliano Pinucci della MBVision. L’allestimento prevede infatti alcune proiezioni, tra cui la ricostruzione in 3D di una tomba, per un’esperienza multimediale e interattiva alla scoperta delle civiltà etrusca.
Gli studenti hanno contribuito anche alla realizzazione delle schede conservative, dei supporti cartacei e audiovisivi e all’allestimento della mostra.
Gli scavi delle necropoli etrusche di Macchia della Riserva a Tuscania - Pian delle Rusciare e Podere del Pratino - sono iniziati nel 2005 grazie ad un progetto di ricerca dell’Istituto Lorenzo de’ Medici e CAMNES, Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies. Dal 2016 le necropoli sono state inserite in un percorso naturalistico attrezzato realizzato dal Comune di Tuscania e trasformate in aree archeologiche parzialmente aperte al pubblico.
Inaugurazione martedì 16 maggio 2017 ore 18
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