Sculture di Lisa Nocentini
Dal 15 Novembre 2012 al 30 Novembre 2012
Firenze
Luogo: Palazzo Medici Riccardi - sale espositive “Mario Fabiani”
Indirizzo: via Cavour 3
Orari: 9-18; chiuso mercoledì
Curatori: Alessandra Borsetti Venier
Enti promotori:
- PROVINCIA DI FIRENZE
- COMUNE DI FIRENZE MULTIMEDIA91
- SACI Studio Art Centers International
- MORGANA EDIZIONI
- LA BARBAGIANNA: UNA CASA PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 2760340
E-Mail info: apt@firenzeturismo.it
Sito ufficiale: http://www.palazzo-medici.it
La mostra “Sculture di Lisa Nocentini” comprende due installazioni composte da circa 100 sculture di terracotta policroma. La prima “Corteo bizzarro a palazzo”, che comprende circa 50 opere di varie altezze, è stata ideata come un corteo di personaggi bizzarri in visita a Palazzo Medici Riccardi. È un omaggio a Benozzo Gozzoli e alla sua “Cavalcata dei Magi” capolavoro ad affresco dipinto nella metà del Quattrocento nella Cappella dei Magi di Palazzo Medici Riccardi; il corteo, guidato da Lorenzo il Magnifico seguito dal padre Piero e dal nonno Cosimo il Vecchio, rappresenta tutta una serie di ritratti di famiglia e di personaggi politici del tempo venuti ufficialmente a Firenze su invito dei Medici, ritratti a celebrazione delle conquiste politiche della famiglia. Il dissacratorio e irriverente “Corteo bizzarro a palazzo” di Lisa Nocentini, formato da personaggi caricaturali tra cui La ninfa, Il fauno, La tata, L’angelo custode, La governante, 20 cani da guardia, La pescatrice, Il doppio, La voliera e 28 avvoltoi, attraversa le Sale Fabiani del piano terra per congiungersi idealmente a quello di Benozzo Gozzoli. La seconda installazione è “La Biblioteca di Babele” ispirata al racconto di Borges, e omaggio alle Biblioteche Moreniana e Riccardiana che si trovano anch’esse all’interno di Palazzo Medici Riccardi.
È allestita con teatrini di terracotta policroma, dove i personaggi si combinano in composizioni che possono avere a volte un senso compiuto oppure totalmente assurdo, e che mostrano la straordinaria capacità dell’artista nel raccontare con ironia e leggerezza storie con personaggi al limite dell’onirico e del surreale. Le sue sculture di carattere figurativo sembrano uscite da un bestiario medioevale, un po’ come i “mostri” che percorrono i capitelli, i portali e le pareti delle cattedrali romaniche e gotiche.
Cenni biografici
Lisa Nocentini è nata a Firenze nel 1955. Si è diplomata nel 1978 all’Istituto d’Arte di Porta Romana dove ha seguito le lezioni dell’artista Salvatore Cipolla; in seguito ha frequentato i corsi dell’Accademia di Belle Arti come allieva di Fernando Farulli; quindi è stata all’Ecole des Beaux Arts di Aix-en-Provence in Francia. Dal 1978 ha completato la propria formazione collaborando per alcuni anni nel laboratorio di Bruno Gambone.
Alla fine del 1981 ha aperto il proprio laboratorio iniziando una produzione di oggetti in grès. Per circa un decennio ha realizzato nella propria fornace oggetti d’uso e contenitori decorativi. In seguito, affiancando la ricerca artistica all’insegnamento presso l’università americana SACI (Studio Art Centers International), dai primi anni Novanta la sua produzione si è andata orientando su creazioni plastiche in terracotta policroma. Il suo lavoro ha iniziato a evolvere sempre più verso la scultura, allontanandosi progressivamente dalla ceramica in senso stretto, anche se i materiali e i procedimenti che tuttora usa rimangono comunque nell’ambito proprio della ceramica. Si tratta di sculture in cui convivono e si intrecciano elementi diversi ed eterogenei: oggetti, animali e personaggi provenienti da un universo quotidiano popolato da simboli a volte inquietanti e governato dall’ironia e dal sogno.
Come ceramista, e poi come scultrice, ha esposto in mostre personali e collettive e ha partecipato a concorsi in Italia, Germania, Svizzera, Grecia. I suoi pezzi si trovano in importanti collezioni private in Italia e all’estero (M. Theodorakis, Atene, Grecia; Jane Fortune and Bob Hesse, Indianapolis, USA; Mary Beckinsale e Jules Maidoff, Firenze; Cinzia TH Torrini, Roma, Raffaello Monteverde, Roma; Alessandra Borsetti Venier, Firenze; ecc.). Collabora da alcuni anni con importanti gallerie del settore quali Galleria Zerotre, Orvieto, Galleria Techne Contemporanea, Montelupo Fiorentino, La Barbagianna: una casa per l’arte contemporanea, Pontassieve (FI), Galleria Il Fischio, Torino, Galleria Gulliver, Marciana Marina (LI), Galleria L’Albero Celeste, S. Gimignano (SI), Galleria Davico, Torino, Galleria Archivio, Mantova, Galleria Amphisbaena, Modena, Ristorarte, San Gemini. Dal 1990 fa parte del corpo insegnante dello Studio Art Centers International (www.saci-florence.org) di Firenze, università americana che offre corsi d’arte a studenti di tutto il mondo.
È allestita con teatrini di terracotta policroma, dove i personaggi si combinano in composizioni che possono avere a volte un senso compiuto oppure totalmente assurdo, e che mostrano la straordinaria capacità dell’artista nel raccontare con ironia e leggerezza storie con personaggi al limite dell’onirico e del surreale. Le sue sculture di carattere figurativo sembrano uscite da un bestiario medioevale, un po’ come i “mostri” che percorrono i capitelli, i portali e le pareti delle cattedrali romaniche e gotiche.
Cenni biografici
Lisa Nocentini è nata a Firenze nel 1955. Si è diplomata nel 1978 all’Istituto d’Arte di Porta Romana dove ha seguito le lezioni dell’artista Salvatore Cipolla; in seguito ha frequentato i corsi dell’Accademia di Belle Arti come allieva di Fernando Farulli; quindi è stata all’Ecole des Beaux Arts di Aix-en-Provence in Francia. Dal 1978 ha completato la propria formazione collaborando per alcuni anni nel laboratorio di Bruno Gambone.
Alla fine del 1981 ha aperto il proprio laboratorio iniziando una produzione di oggetti in grès. Per circa un decennio ha realizzato nella propria fornace oggetti d’uso e contenitori decorativi. In seguito, affiancando la ricerca artistica all’insegnamento presso l’università americana SACI (Studio Art Centers International), dai primi anni Novanta la sua produzione si è andata orientando su creazioni plastiche in terracotta policroma. Il suo lavoro ha iniziato a evolvere sempre più verso la scultura, allontanandosi progressivamente dalla ceramica in senso stretto, anche se i materiali e i procedimenti che tuttora usa rimangono comunque nell’ambito proprio della ceramica. Si tratta di sculture in cui convivono e si intrecciano elementi diversi ed eterogenei: oggetti, animali e personaggi provenienti da un universo quotidiano popolato da simboli a volte inquietanti e governato dall’ironia e dal sogno.
Come ceramista, e poi come scultrice, ha esposto in mostre personali e collettive e ha partecipato a concorsi in Italia, Germania, Svizzera, Grecia. I suoi pezzi si trovano in importanti collezioni private in Italia e all’estero (M. Theodorakis, Atene, Grecia; Jane Fortune and Bob Hesse, Indianapolis, USA; Mary Beckinsale e Jules Maidoff, Firenze; Cinzia TH Torrini, Roma, Raffaello Monteverde, Roma; Alessandra Borsetti Venier, Firenze; ecc.). Collabora da alcuni anni con importanti gallerie del settore quali Galleria Zerotre, Orvieto, Galleria Techne Contemporanea, Montelupo Fiorentino, La Barbagianna: una casa per l’arte contemporanea, Pontassieve (FI), Galleria Il Fischio, Torino, Galleria Gulliver, Marciana Marina (LI), Galleria L’Albero Celeste, S. Gimignano (SI), Galleria Davico, Torino, Galleria Archivio, Mantova, Galleria Amphisbaena, Modena, Ristorarte, San Gemini. Dal 1990 fa parte del corpo insegnante dello Studio Art Centers International (www.saci-florence.org) di Firenze, università americana che offre corsi d’arte a studenti di tutto il mondo.
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