Giovanni Rinaldi. Memoria della Festa. Volti segni simboli della ritualità popolare in Puglia. 1978-1982
Dal 27 Febbraio 2014 al 18 Marzo 2014
Foggia
Luogo: Fondazione Banca del Monte di Foggia
Indirizzo: via Arpi 152
Orari: da lunedì a sabato 9.30-12.30 / 17-20
Telefono per informazioni: +39 0881 712182 / 328 9735924
E-Mail info: ufficiostampa@fondazionebdmfoggia.com
Sito ufficiale: http://www.fondazionebdmfoggia.com
Sarà presentata giovedì 27 febbraio, alle 18, nella Sala “Rosa del Vento” della Fondazione Banca del Monte di Foggia, la mostra fotografica di Giovanni Rinaldi intitolata “Memoria della Festa. Volti segni simboli della ritualità popolare in Puglia. 1978-1982”.
In esposizione, gli “scatti” che Rinaldi ha realizzato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 per documentare riti e feste di alcuni centri pugliesi.
Come scrive lo stesso autore nella brochure di presentazione: «Ho scelto le sole fotografie in bianconero. Il corpus di base è costituito da migliaia di scatti che documentano ogni singola occasione festiva con sequenze di tipo analitico e prese da diverse prospettive spaziali e cronologiche. La scelta oggi è stata quella di cogliere le immagini ‘a campione’, tralasciando il ‘racconto’ di ogni singola occasione. Una scelta fatta con lo sguardo del presente e con la memoria visiva personale, privilegiando i momenti costitutivi e simbolici delle feste e dei rituali, con un’attenzione particolare alla dimensione estetica e rappresentativa, piuttosto che didascalica e documentaria. Un percorso che si snoda e distende sul territorio pugliese partendo dal Gargano, attraverso il Tavoliere, il Subappennino Dauno, la Terra di Bari, fino a raggiungere Brindisi e Ostuni».
Un percorso di suggestioni, insomma, più che un semplice lavoro di documentazione “cronachistica” degli eventi, in perfetta sintonia con il lavoro che da anni Rinaldi svolge sul territorio per conservare le caratteristiche della cultura popolare della gente di Capitanata e di Puglia e coglierne l’essenza attraverso foto, registrazioni audio e testi.
Dopo l’introduzione del Presidente della Fondazione, prof. Saverio Russo, la mostra sarà illustrata da Guido Pensato che ha curato – insieme ad Angelo Ferracuti e Vincenzo Santoro- i testi pubblicati nella brochure. In chiusura, interverrà lo stesso Giovanni Rinaldi.
L’esposizione, composta da 60 immagini e da alcuni totem esplicativi, sarà visitabile fino al 18 marzo prossimo.
Dopo la “prima” nella sede della Fondazione, nei prossimi mesi la mostra toccherà altri centri della Puglia e di altre regioni che hanno già contattato l’autore.
Nato a Cerignola nel 1954, risiede a Foggia.
Ricercatore storico-antropologico, operatore culturale, scrittore, grafico, fotografo e videomaker. Ha esposto le sue fotografie in mostre personali e collettive. Ha organizzato gli eventi Nel mezzo del cammin di nostra via…, Cerignola, città delle parole: Nicola Zingarelli e la rassegna Leggere la fatica di leggere. Le sue pubblicazioni più note: La memoria che resta (con P. Sobrero, Foggia 1981, n.ed. Lecce 2004), I treni della felicità (Roma 2009).
Autore, alla fine degli anni Settanta, di documentari etnografici in Super8 e VHS sulla ritualità popolare in Puglia; consulente storico di Alessandro Piva per il film documentario “Pasta nera” (Festival di Venezia 2011, candidato David di Donatello 2012); autore della serie televisiva “Diritti sulla Terra” sul sindacato in Capitanata e coautore di alcuni video su Di Vittorio.
Sta lavorando al cortometraggio “Nando Tagliacozzo, testimone della Shoah” commissionatogli dall’Associazione Casa Di Vittorio (di cui è stato fondatore).
In esposizione, gli “scatti” che Rinaldi ha realizzato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 per documentare riti e feste di alcuni centri pugliesi.
Come scrive lo stesso autore nella brochure di presentazione: «Ho scelto le sole fotografie in bianconero. Il corpus di base è costituito da migliaia di scatti che documentano ogni singola occasione festiva con sequenze di tipo analitico e prese da diverse prospettive spaziali e cronologiche. La scelta oggi è stata quella di cogliere le immagini ‘a campione’, tralasciando il ‘racconto’ di ogni singola occasione. Una scelta fatta con lo sguardo del presente e con la memoria visiva personale, privilegiando i momenti costitutivi e simbolici delle feste e dei rituali, con un’attenzione particolare alla dimensione estetica e rappresentativa, piuttosto che didascalica e documentaria. Un percorso che si snoda e distende sul territorio pugliese partendo dal Gargano, attraverso il Tavoliere, il Subappennino Dauno, la Terra di Bari, fino a raggiungere Brindisi e Ostuni».
Un percorso di suggestioni, insomma, più che un semplice lavoro di documentazione “cronachistica” degli eventi, in perfetta sintonia con il lavoro che da anni Rinaldi svolge sul territorio per conservare le caratteristiche della cultura popolare della gente di Capitanata e di Puglia e coglierne l’essenza attraverso foto, registrazioni audio e testi.
Dopo l’introduzione del Presidente della Fondazione, prof. Saverio Russo, la mostra sarà illustrata da Guido Pensato che ha curato – insieme ad Angelo Ferracuti e Vincenzo Santoro- i testi pubblicati nella brochure. In chiusura, interverrà lo stesso Giovanni Rinaldi.
L’esposizione, composta da 60 immagini e da alcuni totem esplicativi, sarà visitabile fino al 18 marzo prossimo.
Dopo la “prima” nella sede della Fondazione, nei prossimi mesi la mostra toccherà altri centri della Puglia e di altre regioni che hanno già contattato l’autore.
Nato a Cerignola nel 1954, risiede a Foggia.
Ricercatore storico-antropologico, operatore culturale, scrittore, grafico, fotografo e videomaker. Ha esposto le sue fotografie in mostre personali e collettive. Ha organizzato gli eventi Nel mezzo del cammin di nostra via…, Cerignola, città delle parole: Nicola Zingarelli e la rassegna Leggere la fatica di leggere. Le sue pubblicazioni più note: La memoria che resta (con P. Sobrero, Foggia 1981, n.ed. Lecce 2004), I treni della felicità (Roma 2009).
Autore, alla fine degli anni Settanta, di documentari etnografici in Super8 e VHS sulla ritualità popolare in Puglia; consulente storico di Alessandro Piva per il film documentario “Pasta nera” (Festival di Venezia 2011, candidato David di Donatello 2012); autore della serie televisiva “Diritti sulla Terra” sul sindacato in Capitanata e coautore di alcuni video su Di Vittorio.
Sta lavorando al cortometraggio “Nando Tagliacozzo, testimone della Shoah” commissionatogli dall’Associazione Casa Di Vittorio (di cui è stato fondatore).
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