Ettore Veruggio, professione: creativo
Dal 03 Dicembre 2016 al 15 Gennaio 2017
Genova
Luogo: Palazzo Ducale
Indirizzo: piazza Matteotti 9
Orari: Da lunedì a venerdì ore 15 – 19; Sabato e domenica orario continuato 10 – 19; Sabato 24 dicembre e sabato 31 dicembre ore 10 – 16. Chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio 2017
Enti promotori:
- Palazzo Ducale Genova - Fondazione per la Cultura
- Firma
Telefono per informazioni: +39 010 2470 641
Sito ufficiale: http://www.firma.it
Lo storico studio grafico Firma di Genova, celebra il suo 60° anniversario inaugurando la mostra personale “Ettore Veruggio, professione: creativo” dedicata ad uno dei suoi fondatori, il poliedrico artista Ettore Veruggio.
Dal 3 dicembre 2016 al 15 gennaio 2017, nella splendida cornice della Loggia degli Abati al Palazzo Ducale di Genova accessibile con ingresso libero, sarà possibile ammirare una preziosa raccolta delle produzioni dell’artista genovese scomparso nel 2012.
Una personale che raccoglie una settantina di lavori tra opere di grafica pubblicitaria, interpretazioni eclettiche di spazi architettonici, iconici ritratti di personaggi famosi dal piglio ludico.
Veruggio è stato uno dei precursori delle più moderne e strutturate infografiche, una delle firme che hanno reso famosa la grafica italiana nel mondo, a testimonianza di come la comunicazione visiva possa contribuire a modificare ed influenzare la storia e le vicende culturali di un'epoca.
"L'idea di questa mostra è stata ispirata da una nostra parente che, con la sua tesi di laurea sul lavoro di mio padre, ha di fatto dato l'input per realizzare un desiderio da tempo maturato in famiglia" – afferma con emozione Beppe Veruggio, figlio di Ettore e presidente di Firma – "L'eredità artistica ed intellettuale che nostro padre ci ha tramandato attraverso lo studio Firma, che quest'anno celebra i 60 anni, ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nel darci la spinta per raccogliere il materiale".
Come aggiunge Marta Veruggio, architetto e figlia dell'artista: "Ripercorrere le tappe della vita artistica di nostro padre attraverso la selezione delle sue produzioni creative, è stato emozionante e d'ispirazione. Era uno studioso trasversale dell'arte e dell'architettura che ha preso spunto da personaggi come Mies van der Rohe e l'italiano Carlo Scarpa, dando vita ad un modello architettonico personale e ancora oggi sorprendentemente attuale".
Ricerca e sperimentazione libera, sono state le note che hanno da sempre distinto il suo tratto, riconoscibile proprio perché assolutamente inedito e inimitabile. Una forte personalità trasferita in settori polifunzionali: da quello prettamente pubblicitario per tanti ‘mecenate’ come Costa Crociere, Boero, Erg e per altrettanti fruitori che hanno compreso il senso eccezionale della grafica comunicativa grazie alle sue opere.
Nell’ambito architettonico, ha saputo creare un sodalizio perfetto tra recupero di materiali tradizionali come il legno e la pietra, abbinati ad un design d’avanguardia e anticipatore di uno stile moderno e raffinato ancora oggi fonte d’ispirazione.
L’ultima parte dell’esposizione, tratta un vero e proprio percorso all’interno di una vita consacrata alla creatività, viene infatti dedicata interamente alla grande passione di Veruggio: il disegno. Tra schizzi a mano libera, appunti di viaggio a matita e gessetti a cera, acquerelli, tempere e quadri a olio e disegni tecnici di particolari costruttivi, oggetti e arredamenti da lui ideati.
Infine le caricature, un mix irresistibile tra ludicità, scherzo e ironia, che veste i volti famosi di Gad Lerner, Giuliano Ferrara, Roberta Pinotti e tanti altri, compresi quelli a lui più familiari di amici e collaboratori.
Ettore Veruggio
Grafico, arredatore, architetto (senza laurea), un po’ pittore e un po’ scrittore ma, soprattutto, un creativo a tutto tondo, tra i maggiori pubblicitari italiani degli anni Sessanta e Settanta.
Genovese, classe 1925 e nipote d’arte, dapprima destinato al lavoro nell’industria cotoniera di famiglia riesce, tra tante vicissitudini e molta fatica, a lasciare l’impiego per entrare nel mondo della grafica pubblicitaria. Guidato per tutta la sua vita da una insaziabile curiosità verso il mondo, intraprende un percorso trasversale che gli permette un’incredibile ed interessante evoluzione creativa.
Capace di distinguersi per la sua pionieristica modernità e riconosciuto per la raffinatezza del suo gusto estetico e l’eleganza formale, Veruggio è riuscito a fare la differenza negli anni di fermento creativo del dopoguerra, creando attorno a sé una cerchia di amicizie intellettualmente stimolanti che hanno contribuito ad alimentare la sua verve artistica.
“Ettore Veruggio, professione: creativo” è l’ultimo atto di un tributo iniziato nel 2015 con la tesi di laurea di una lontana parente, Monica Veruggio, e che la moglie e i figli di Ettore, con il supporto di ERG e del Gruppo Cauvin, hanno fortemente voluto per ricordare la personalità e l’eclettica creatività di un uomo curioso e mite che ha saputo trasformare la sua grande passione, il disegno, nel proprio lavoro.
Una mostra che non è solamente l’esposizione delle opere di un’artista prestato alla pubblicità ma è il ritratto di un uomo che con la sua visione innovativa e lungimirante ha saputo reinventare un linguaggio attraverso la grafica pubblicitaria negli anni ’60 e ’70, riuscendo a cogliere pienamente lo spirito di quell’epoca.
È il racconto di una vita vissuta a ritmi cadenzati per non lasciarsi sfuggire la bellezza delle cose e poterle fare bene, come una volta. Ettore Veruggio era al contempo precursore dei tempi e custode di un patrimonio creativo che ormai sta scomparendo, capace di emozionare anche solo con un semplice tratto di matita su un foglio bianco.
Un percorso visivo che si snoda tra una settantina di lavori di grafica pubblicitaria – tra i quali spiccano quelli realizzati per Costa Crociere, ERG, Boero, Italsider, Ilva – agli allestimenti di stand fieristici di rilievo internazionale per importanti società tra le quali Esso, Mobil, ERG, Italsider e RAI – Radiotelevisione Italiana.
Accanto ai lavori di creatività in ambito prettamente grafico, si accostano alcuni interessanti highlight di progettazione architettonica e design d’interni concepiti da Veruggio negli anni ’60 – ’80: da Villa Beccaro, la prima da lui interamente progettata sia negli interni che negli esterni, alla grande villa dell’amico Riccardo “Duccio” Garrone, seguita poi da banche, case private ed uffici, tra cui l’ultimo lavoro da professionista che lo ha visto realizzare i quattro piani di uffici ERG (oltre 6.000 mq) all’interno del grattacielo di Sanbenigno a Genova.
Ettore Veruggio (Genova, 1925 – 2012) è stato uno dei pionieri della grafica pubblicitaria italiana e tra i fondatori dello storico studio Firma, nel 1956. Genovese, figlio di industriali, lascia il lavoro nell’azienda di famiglia per dedicarsi alla sua grande passione: il disegno. La sua evoluzione professionale lo ha portato a lavorare non solo come grafico, ma anche come architetto (senza laurea), arredatore, pittore e scrittore. Da sempre guidato dal buon gusto e dall’attenzione per i dettagli, ha vissuto cibandosi di immagini ed emozioni sempre accuratamente trasferite nei suoi lavori, permettendo agli altri di entrare nell’animo di un uomo semplice con il dono straordinario della creatività. Si spegne nel 2012 nell’amata cascina di famiglia, luogo dove lo aveva portato il lungo e splendido viale di pioppi, metafora del Viale della Vita da lui immaginato.
Per ulteriori informazioni: Firma - www.firma.it
Inaugurazione: venerdì 2 dicembre
Orari:
Da lunedì a venerdì ore 15 – 19
Sabato e domenica orario continuato 10 – 19
Sabato 24 dicembre e sabato 31 dicembre ore 10 – 16
Chiusura: 25 dicembre e 1 gennaio 2017
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