Giampiero Crozza. Genova. Luce e ombra / Giorgio Gioia. Colori e tango / Istantanee di Francesco Grigoletto / Metella Guglielmone. I accendino / Gaetano Tanzi. Fantasia 3000

Giampiero Crozza. Genova. Luce e ombra / Giorgio Gioia. Colori e tango / Istantanee di Francesco Grigoletto / Metella Guglielmone. I accendino / Gaetano Tanzi. Fantasia 3000

 

Dal 17 Maggio 2014 al 31 Maggio 2014

Genova

Luogo: Associazione Culturale Satura

Indirizzo: piazza Stella 5/1

Orari: mart-sab 15:30-19

Curatori: Flavia Motolese

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 010 2468284

E-Mail info: info@satura.it

Sito ufficiale: http://www.satura.it


SATURA art gallery è lieta di invitarvi all’inaugurazione dei prossimi eventi espositivi che si terrà, nei suggestivi spazi di Palazzo Stella, sabato 17 maggio 2014 alle ore 17. 
Presenteremo le mostre personali di Giampiero Crozza “Genova. Luce e ombra” a cura di Flavia Motolese, Giorgio Gioia “Colori e tango” a cura di Gianluca Gandolfo, Francesco Grigoletto “Istantanee” a cura di Elena Colombo, Metella Guglielmone “I accendino” a cura di Elena Colombo e Gaetano Tanzi “Fantasia 3000” a cura di Flavia Motolese. 
Con questo nuovo ciclo di esposizioni, SATURA art gallery rinnova il suo impegno nella promozione degli artisti contemporanei e nella ricerca di nuove tendenze nel panorama artistico internazionale. 

Giampiero Crozza. Genova. Luce e ombra

È una Genova che non ti aspetti quella immortalata nelle fotografie di Giampiero Crozza, non perché i luoghi scelti siano inediti o particolarmente nascosti, anzi, gli elementi sono quelli tipici della città – i vicoli e il mare – a fare la differenza in questo caso è l’occhio dell’artista. La prospettiva da cui sono osservati i luoghi, l’angolazione scelta per le riprese, la luce o un dettaglio che diventa protagonista assoluto. L’artista riesce a dare un’interpretazione di Genova, la vive in prima persona e, senza sforzo apparente o artificiosità, la rende personale, permettendo allo spettatore una riscoperta di luoghi familiari. 
È predominante il gusto per una narrazione della città, che predilige un approccio intimo e veritiero in grado di restituirne un’immagine completa in tutte le sue sfaccettature. Il mare, infatti, spesso è rappresentato in tempesta mentre si abbatte impetuoso sulla costa. Il sole scende in appiombo sulle case, quasi annullando le ombre, svelando ogni particolare delle architetture, e straniando la visuale. Crozza è prima di tutto un fruitore e un attento osservatore dei soggetti-ambientazioni che ritrae nelle sue fotografie. L’artista rifugge qualunque tipo di elaborazione digitale o di post-produzione, affidandosi solamente alla sua capacità di cogliere il variare delle luci e delle ombre che gli permetteranno di ottenere l’effetto ricercato. Non è invece assente una certa propensione alla teatralizzazione dei luoghi, una visione al contempo lirica e drammatica che ne enfatizza le caratteristiche, scongiurando la prosaica e meccanica catalogazione dei paesaggi in cui incorre sovente la facile accessibilità del mezzo fotografico. 
Alcune immagini evocano quasi un’atmosfera di solitudine per la diminuita o la totale assenza di presenze umane, lasciando Genova, la Superba, unica ed incontrastata protagonista.

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