Hinomaru
Dal 07 Ottobre 2021 al 07 Novembre 2021
Genova
Luogo: Galleria Studio Rossetti_arte contemporanea
Indirizzo: Via Chiabrera 33 r
Orari: Mar - Sab 9 -13 / 15.30 - 19.30
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 010 2367619
E-Mail info: info@galleriastudiorossetti.it
Sito ufficiale: http://www.galleriastudiorossetti.it
Si intitola HINOMARU la nuova mostra personale di Tom Porta che lo Studio Rossetti propone, proseguendo la sua stagione espositiva.
Alle ore 18.00 di giovedì 7 ottobre, la Galleria inaugurerà la nuova mostra e accenderà le luci dei suoi spazi espositivi insieme a quelle di altre venti gallerie, che grazie all’evento START saranno nuovamente unite e solidali per animare all’unisono il centro storico.
Tom Porta torna a Genova dopo la mostra Metropolis del 2019, presso lo Studio Rossetti, e W.A.R. – We Are Restless del 2011 a Palazzo Ducale.
Sono 20 le opere in mostra realizzate appositamente dall’artista per accompagnare lo spettatore nella storia del Giappone del ‘900.
•••
Dopo più di dieci anni dall’ultima mostra Shinpu Tokkotai Project, Tom Porta guarda di nuovo ad Oriente, in questa occasione però lo sguardo è evocativo.
Le sue figure fanno riaffiorare un passato fatto di tradizione e di riti che non vuole raccontare la Storia ma dare risalto all’estetica che appartiene alla cultura giapponese. La serie delle “Geishe” si allontanano dall’immaginario collettivo per diventare indossatrici di raffinati kimoni.
Vestali del simbolismo nipponico, di cui sono ricchi i tessuti. Donne eteree che sembrano uscire da una vecchia foto, i cui bordi consumati non riescono ad inghiottirle. Non stanno scomparendo nel passato perché la loro grazia sopravvive al tempo.
Diventiamo spettatori di un mondo sospeso che ci parla di valori e codici, come gli stessi in cui credevano i piloti rappresentati in Hinomaru dall’artista.
Figure evanescenti il cui sguardo fiero nemmeno ci sfiora.
In primo piano c’è il volto. La divisa, quasi un incompiuto, non ha importanza: sono uomini e poi soldati.
Gli aerei e le navi sembrano uscire dalla nebbia. Come fossero delle visioni che prendono forma dirigendosi verso Occidente.
Non sono formazioni bellicose ma i mezzi che hanno traghettato il Paese verso la modernità.
Sono in viaggio verso il futuro e la guerra non è presente, questa volta.
Tom Porta, ci regala la versione moderna del “Japonisme" caro agli artisti di meta’ 800. Non più curiosità verso una cultura sconosciuta ma omaggio ad una terra che conosce e per cui nutre stima e rispetto.
Il suo non è un Giappone immaginato ed idealizzato ma un insieme di ricordi, emozioni ed impressioni, raccolte dal vivo.
Hinomaru è il disco solare sulla bandiera giapponese. Simbolo già utilizzato sulle bandiere dei Samurai, il sol levante.
Un cerchio, figura geometrica che rimanda alla perfezione e a quell’alfabeto estetico che Tom Porta ha sempre ricercato.
Hinomaru nella sua semplicità racchiude la filosofia di un popolo, la sua eleganza sussurrata, il suo rigore, la sua memoria sempre presente ma mai invasiva: esattamente quello che riaffiora attraverso pennellate brevi e veloci che catturano la mente.
Hinomaru è il sole, da sempre identificato col divino e così, l’arte diventa tramite tra l’uomo e il Cielo. (Stefania Koob)
Alle ore 18.00 di giovedì 7 ottobre, la Galleria inaugurerà la nuova mostra e accenderà le luci dei suoi spazi espositivi insieme a quelle di altre venti gallerie, che grazie all’evento START saranno nuovamente unite e solidali per animare all’unisono il centro storico.
Tom Porta torna a Genova dopo la mostra Metropolis del 2019, presso lo Studio Rossetti, e W.A.R. – We Are Restless del 2011 a Palazzo Ducale.
Sono 20 le opere in mostra realizzate appositamente dall’artista per accompagnare lo spettatore nella storia del Giappone del ‘900.
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Dopo più di dieci anni dall’ultima mostra Shinpu Tokkotai Project, Tom Porta guarda di nuovo ad Oriente, in questa occasione però lo sguardo è evocativo.
Le sue figure fanno riaffiorare un passato fatto di tradizione e di riti che non vuole raccontare la Storia ma dare risalto all’estetica che appartiene alla cultura giapponese. La serie delle “Geishe” si allontanano dall’immaginario collettivo per diventare indossatrici di raffinati kimoni.
Vestali del simbolismo nipponico, di cui sono ricchi i tessuti. Donne eteree che sembrano uscire da una vecchia foto, i cui bordi consumati non riescono ad inghiottirle. Non stanno scomparendo nel passato perché la loro grazia sopravvive al tempo.
Diventiamo spettatori di un mondo sospeso che ci parla di valori e codici, come gli stessi in cui credevano i piloti rappresentati in Hinomaru dall’artista.
Figure evanescenti il cui sguardo fiero nemmeno ci sfiora.
In primo piano c’è il volto. La divisa, quasi un incompiuto, non ha importanza: sono uomini e poi soldati.
Gli aerei e le navi sembrano uscire dalla nebbia. Come fossero delle visioni che prendono forma dirigendosi verso Occidente.
Non sono formazioni bellicose ma i mezzi che hanno traghettato il Paese verso la modernità.
Sono in viaggio verso il futuro e la guerra non è presente, questa volta.
Tom Porta, ci regala la versione moderna del “Japonisme" caro agli artisti di meta’ 800. Non più curiosità verso una cultura sconosciuta ma omaggio ad una terra che conosce e per cui nutre stima e rispetto.
Il suo non è un Giappone immaginato ed idealizzato ma un insieme di ricordi, emozioni ed impressioni, raccolte dal vivo.
Hinomaru è il disco solare sulla bandiera giapponese. Simbolo già utilizzato sulle bandiere dei Samurai, il sol levante.
Un cerchio, figura geometrica che rimanda alla perfezione e a quell’alfabeto estetico che Tom Porta ha sempre ricercato.
Hinomaru nella sua semplicità racchiude la filosofia di un popolo, la sua eleganza sussurrata, il suo rigore, la sua memoria sempre presente ma mai invasiva: esattamente quello che riaffiora attraverso pennellate brevi e veloci che catturano la mente.
Hinomaru è il sole, da sempre identificato col divino e così, l’arte diventa tramite tra l’uomo e il Cielo. (Stefania Koob)
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