Mario Puppo. Astrazione concreta
![Opera di Mario Puppo Opera di Mario Puppo](http://www.arte.it/foto/600x450/00/75329-puppo.jpg)
Opera di Mario Puppo
Dal 24 Febbraio 2018 al 07 Marzo 2018
Genova
Luogo: SATURA art gallery
Indirizzo: piazza Stella 5/1
Orari: da martedì a sabato ore 15-19
Curatori: Andrea Rossetti
Telefono per informazioni: +39 010 2468284
E-Mail info: info@satura.it
Sito ufficiale: http://satura.it
Astrazione concreta. Con questo titolo-manifesto, mantra della nuova personale, Mario Puppo mette mano ad una contraddizione in termini di non facile risoluzione.
È vero, ai tempi il Movimento Arte Concreta di risposte in merito ne ha date, ma poiché qui non hanno mordente per ragioni pratiche (tanto per cominciare l'artista genovese non cerca un'astrazione auto-rappresentativa, svincolata dal resto dell'universo), cosa significa adesso, con l'opera di Puppo davanti, astrarre concretamente?
E quali caratteristiche presenta una ricerca visuale capace di rendere l'astrazione, ovvero qualcosa al di fuori del reale, un prodotto effettivo, vero nella sua presenza? La replica di Puppo sta interamente nell'intersezione tra due diverse azioni culturali, una tecnica e l'altra visiva. La linea di demarcazione tra astrazione ed Astrazione concreta è segnata di fatto da quell'incrocio.
Che il colore sia colore, additivo e/o decorativo, ed il segno propriamente segno, demarcante e costruttivo. Il trucco per una perfetta Astrazione concreta è prestarsi quindi ad un eclettismo spudorato, ciò che rende Puppo pittore accorto quanto incisore capace di spaziare dal bulino, attrezzo per certi versi d'antan, alla più moderna tecnica laser. Un artista attratto dalla concentrazione massiva di inflessioni visivo-culturali, anch'esse ecletticamente collezionate e che riuniscono entro una stessa esigenza espressiva - ed in tecnica calcografica - esperienze surrealiste a reminiscenze metafisiche.
Fino all'astrazione dichiarata e ri(n)tracciata ricordando la determinazione astratta ed assiale di Frank Stella, che l'artista genovese riordina con nuovo rigore metodico, riconducendo le simmetrie lineari dell'americano alla precisione - ancor più concreta e distaccata - delle texture grafiche tipiche di certi metodi a stampa.
Col vezzo-non-vezzo di creare un monogramma unico dalle proprie iniziali, minuzia che basta per mettere a bada superflui eccessi di contemporaneità, e riportare l'astrazione alla concretezza di una lastra in rame scavata a bulino.
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