OssidAzioni – 65 Anni di acciaio italiano
Dal 07 Agosto 2018 al 15 Settembre 2018
Genova
Luogo: Palazzo Tursi
Indirizzo: Via Garibaldi
Curatori: Chiara Mastrolilli de Angelis
Dal 7 agosto al 15 settembre il loggiato di Palazzo Tursi ospita la mostra “OssidAzioni – 65 Anni di acciaio italiano” di Fernanda Bareggi e dell'artista Graziano Cecchini che celebra la prima colata dello stabilimento Ilva di Cornigliano.
Inaugurazione della mostra martedì 7 agosto, ore 12.00 a Palazzo Tursi - Salone di Rappresentanza.
La mostra ideata e curata da Chiara Mastrolilli de Angelis nella quale l’arte e l’acciaio tornano insieme per celebrare i 65 anni della prima colata dello stabilimento Ilva di Cornigliano attraverso venti foto di Fernanda Bareggi e altrettante lastre d’acciaio dell’artista e direttore artistico dell’esposizione Graziano Cecchini. Gli allestimenti, così come avvenuto nel 2017 per la mostra “Acciaio”, sono stati interamente sviluppati e creati all’interno dell’officina di Ilva di Cornigliano.
Il progetto racconta e tiene viva la storia della siderurgia italiana, dello stabilimento di Cornigliano, degli uomini che l’hanno pensata e creata e di quelli che la animano ancora oggi con immagini suggestive, evidenziando la grandezza di un impianto industriale moderno svelando percorsi e significati che catturano la più profonda e vera identità del luogo. Le foto, stampate direttamente sulle lastre di acciaio uscite dalle officine Ilva, sono la testimonianza dell’industria 4.0: particolari metallici, strumenti di lavoro, il fuoco, le scintille, il calore evocato dalle immagini e poi i capannoni e i mezzi navali che si ergono sotto cieli azzurri movimentati da cirri di nuvole.
“OssidAzioni” affonda le sue radici negli anni Sessanta quando l’allora Italsider diede il via ad un coinvolgimento creativo di intellettuali e artisti attraverso collaborazioni illustri che stimolarono dibattiti culturali e artistici fondamentali per quella che fu l’arte contemporanea del tempo. È un progetto che nasce dalla voglia di comunicare in modo diverso il mondo della siderurgia ligure e di quelle lastre d’acciaio di banda stagnata che all’interno dei nuovi reparti di Cornigliano si susseguono veloci stimolando l’immaginazione di chi in quell’immagine lucente e in quel lavoro sa vedere oltre la materia. L’arte si mette così al servizio della società diventando mezzo espressivo che veicola emozioni, suggestioni, e immagini evocative di tutto quello che ancora oggi l’Ilva è per Genova e per tutto il territorio nazionale. La mostra vuole essere un tributo agli uomini che fecero l’Italia del dopoguerra e a quelli che si ostinano a combattere per un’industria importante ed essenziale per un Paese come il nostro.
Inaugurazione della mostra martedì 7 agosto, ore 12.00 a Palazzo Tursi - Salone di Rappresentanza.
La mostra ideata e curata da Chiara Mastrolilli de Angelis nella quale l’arte e l’acciaio tornano insieme per celebrare i 65 anni della prima colata dello stabilimento Ilva di Cornigliano attraverso venti foto di Fernanda Bareggi e altrettante lastre d’acciaio dell’artista e direttore artistico dell’esposizione Graziano Cecchini. Gli allestimenti, così come avvenuto nel 2017 per la mostra “Acciaio”, sono stati interamente sviluppati e creati all’interno dell’officina di Ilva di Cornigliano.
Il progetto racconta e tiene viva la storia della siderurgia italiana, dello stabilimento di Cornigliano, degli uomini che l’hanno pensata e creata e di quelli che la animano ancora oggi con immagini suggestive, evidenziando la grandezza di un impianto industriale moderno svelando percorsi e significati che catturano la più profonda e vera identità del luogo. Le foto, stampate direttamente sulle lastre di acciaio uscite dalle officine Ilva, sono la testimonianza dell’industria 4.0: particolari metallici, strumenti di lavoro, il fuoco, le scintille, il calore evocato dalle immagini e poi i capannoni e i mezzi navali che si ergono sotto cieli azzurri movimentati da cirri di nuvole.
“OssidAzioni” affonda le sue radici negli anni Sessanta quando l’allora Italsider diede il via ad un coinvolgimento creativo di intellettuali e artisti attraverso collaborazioni illustri che stimolarono dibattiti culturali e artistici fondamentali per quella che fu l’arte contemporanea del tempo. È un progetto che nasce dalla voglia di comunicare in modo diverso il mondo della siderurgia ligure e di quelle lastre d’acciaio di banda stagnata che all’interno dei nuovi reparti di Cornigliano si susseguono veloci stimolando l’immaginazione di chi in quell’immagine lucente e in quel lavoro sa vedere oltre la materia. L’arte si mette così al servizio della società diventando mezzo espressivo che veicola emozioni, suggestioni, e immagini evocative di tutto quello che ancora oggi l’Ilva è per Genova e per tutto il territorio nazionale. La mostra vuole essere un tributo agli uomini che fecero l’Italia del dopoguerra e a quelli che si ostinano a combattere per un’industria importante ed essenziale per un Paese come il nostro.
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