Sei monumenti risorgimentali restaurati a Genova - inaugurazione
Sei monumenti risorgimentali restaurati a Genova - locandina
Dal 28 Settembre 2011 al 28 Settembre 2011
Genova
Luogo: monumento a Raffaele Rubattino
Indirizzo: piazza Caricamento
Telefono per informazioni: 010.5572277
Saranno inaugurati mercoledì 28 settembre il sei monumenti risorgimentali
di Genova., a conclusione degli interventi di restauro cui sono stati
sottoposti in questi mesi.
Tra essi spicca il monumento a Giuseppe Mazzini, che domina Piazza
Corvetto. La statua del grande pensatore è collocata sulla sommità di una
colonna dorica, in atteggiamento pensieroso e con le braccia conserte,
mentre con una mano tiene alcuni fogli, forse un proclama. Le due figure
allegoriche ai lati del basamento, classicamente panneggiate, raffigurano
il Pensiero e l'Azione.
In contrasto rispetto al suo nome maschile, il Pensiero ha sembianze
femminili, gli occhi fissi a un ideale remoto e le sopracciglia aggrottate,
in atteggiamento malinconico; la figura è seduta, il braccio destro,
poggiante su grossi volumi, sostiene il capo; il polso è stretto da un
anello di catena spezzata, mentre con la sinistra trattiene alcuni fogli.
Anche la seconda figura allegorica, l'Azione, ha sembianze opposte alla
femminilità del suo nome: è infatti una figura maschile e vigorosa:
raffigurato in piedi, un giovane dall'aspetto fiero e risoluto, ha una mano
sul fianco, mentre con il braccio destro addita lo stendardo con il motto
""Dio e Popolo". I contemporanei ne sottolinearono l'atteggiamento del
tribuno che infiamma il popolo, richiamando a esso "il vessillo della
battaglia e della redenzione".
La cerimonia dell'inaugurazione si svolse il 22 giugno 1882, alla presenza
di una folla immensa; bandiere, orifiamme e quadri celebravano i martiri
dell'unità italiana; il monumento fu scoperto al suono dell'Inno nazionale
e di altri inni patriottici, e consegnato al Municipio genovese da Aurelio
Saffi e Federico Campanella, in rappresentanza del Comitato; un ""colpo
d'occhio incantevole", scrisse un cronista de "L'Illustrazione Italiana" -
il prestigioso periodico alla manifestazione dedicò infatti diversi
articoli e illustrazioni, una delle quali scelta perfino come immagine
d'apertura del numero del 25 giugno 1882 - , rilevando quasi con stupore
come tutto si fosse svolto in perfetto ordine, senza "grida repubblicane"
(furono anzi notate molte bandiere con lo stemma reale).
Oggetto dell'intervento di restauro è stato riqualificare un gruppo
scultoreo con problemi di trascuratezza che il restauro ha provveduto a
risolvere. Le vecchie operazioni di manutenzione da tempo richiedevano un
deciso rinnovamento , le patine del tempo si erano nascoste sotto lo strato
di polvere e smog, i marmi avevano perso la pellicola di sacrificio che era
necessaria alla protezione dei medesimi.
Successivamente al restauro lo spettatore può ora leggere nel gruppo
scultoreo i naturali segni del tempo, individuando le patine del metallo
che si sono combinate con la struttura del marmo, cogliendo un insieme
restaurato, ripulito, sigillato e consolidato ma, al quale nulla è stato
tolto per riportare in modo forzato un aspetto che ha vissuto momenti
critici.
Sempre a Genova, a Piazza Corvetto, sono stati sottoposti a restauro i
busti commemorativi collocati nel parco di Villetta Di Negro e dedicati
a Antonio Mosto, Antonio Burlando, Aurelio Saffi, Giuseppe Cesare Abba..
Di rilievo anche il restauro della statua di Rubattino in Piazza
Caricamento, di fronte alla quale è prevista la cerimonia inaugurale del 28
settembre. L'effigie è opera di Augusto Rivalta (Alessandria 1837- Firenze
1925)
L'opera è realizzata in bronzo e il basamento in granito di Baveno.
Ricorda il primo armatore italiano di vascelli a vapore - i "pironavigli"
citati nell'iscrizione - Raffaele Rubattino (Genova 1810-1881) fondava
nella sua città natale, l'anno 1838, l'omonima società di navigazione che a
partire dal 1851 attivò un regolare collegamento con la Sardegna (mentre ad
un successivo accordo di Rubattino con l'armatore siciliano Florio si deve
la fondazione "Navigazione Generale Italiana").
Per il monumento a Rubattino venne individuata la piazza detta di
Caricamento perché lì aveva luogo il carico delle merci portuali sui carri:
un'ampia area prospiciente i portico di Sottoripa che veniva a concludere,
grazie a una ponderosa opera di spianamento, il tratto terminale della
nuova carrettiera Carlo Alberto (l'attuale via Gramsci), e che dal 1857 fu
anche stazione di testa e di carico della ferrovia creata in appoggio al
traffico del porto. Il monumento presentava problemi di corrosione e croste
derivanti dall'inquinamento degli agenti atmosferici, dalle precipitazioni
di piogge acide, dal guano dei volatili e da difetti di manifattura. Il
granito ha subito danni fisici causato da urti e atti vandalici.
di Genova., a conclusione degli interventi di restauro cui sono stati
sottoposti in questi mesi.
Tra essi spicca il monumento a Giuseppe Mazzini, che domina Piazza
Corvetto. La statua del grande pensatore è collocata sulla sommità di una
colonna dorica, in atteggiamento pensieroso e con le braccia conserte,
mentre con una mano tiene alcuni fogli, forse un proclama. Le due figure
allegoriche ai lati del basamento, classicamente panneggiate, raffigurano
il Pensiero e l'Azione.
In contrasto rispetto al suo nome maschile, il Pensiero ha sembianze
femminili, gli occhi fissi a un ideale remoto e le sopracciglia aggrottate,
in atteggiamento malinconico; la figura è seduta, il braccio destro,
poggiante su grossi volumi, sostiene il capo; il polso è stretto da un
anello di catena spezzata, mentre con la sinistra trattiene alcuni fogli.
Anche la seconda figura allegorica, l'Azione, ha sembianze opposte alla
femminilità del suo nome: è infatti una figura maschile e vigorosa:
raffigurato in piedi, un giovane dall'aspetto fiero e risoluto, ha una mano
sul fianco, mentre con il braccio destro addita lo stendardo con il motto
""Dio e Popolo". I contemporanei ne sottolinearono l'atteggiamento del
tribuno che infiamma il popolo, richiamando a esso "il vessillo della
battaglia e della redenzione".
La cerimonia dell'inaugurazione si svolse il 22 giugno 1882, alla presenza
di una folla immensa; bandiere, orifiamme e quadri celebravano i martiri
dell'unità italiana; il monumento fu scoperto al suono dell'Inno nazionale
e di altri inni patriottici, e consegnato al Municipio genovese da Aurelio
Saffi e Federico Campanella, in rappresentanza del Comitato; un ""colpo
d'occhio incantevole", scrisse un cronista de "L'Illustrazione Italiana" -
il prestigioso periodico alla manifestazione dedicò infatti diversi
articoli e illustrazioni, una delle quali scelta perfino come immagine
d'apertura del numero del 25 giugno 1882 - , rilevando quasi con stupore
come tutto si fosse svolto in perfetto ordine, senza "grida repubblicane"
(furono anzi notate molte bandiere con lo stemma reale).
Oggetto dell'intervento di restauro è stato riqualificare un gruppo
scultoreo con problemi di trascuratezza che il restauro ha provveduto a
risolvere. Le vecchie operazioni di manutenzione da tempo richiedevano un
deciso rinnovamento , le patine del tempo si erano nascoste sotto lo strato
di polvere e smog, i marmi avevano perso la pellicola di sacrificio che era
necessaria alla protezione dei medesimi.
Successivamente al restauro lo spettatore può ora leggere nel gruppo
scultoreo i naturali segni del tempo, individuando le patine del metallo
che si sono combinate con la struttura del marmo, cogliendo un insieme
restaurato, ripulito, sigillato e consolidato ma, al quale nulla è stato
tolto per riportare in modo forzato un aspetto che ha vissuto momenti
critici.
Sempre a Genova, a Piazza Corvetto, sono stati sottoposti a restauro i
busti commemorativi collocati nel parco di Villetta Di Negro e dedicati
a Antonio Mosto, Antonio Burlando, Aurelio Saffi, Giuseppe Cesare Abba..
Di rilievo anche il restauro della statua di Rubattino in Piazza
Caricamento, di fronte alla quale è prevista la cerimonia inaugurale del 28
settembre. L'effigie è opera di Augusto Rivalta (Alessandria 1837- Firenze
1925)
L'opera è realizzata in bronzo e il basamento in granito di Baveno.
Ricorda il primo armatore italiano di vascelli a vapore - i "pironavigli"
citati nell'iscrizione - Raffaele Rubattino (Genova 1810-1881) fondava
nella sua città natale, l'anno 1838, l'omonima società di navigazione che a
partire dal 1851 attivò un regolare collegamento con la Sardegna (mentre ad
un successivo accordo di Rubattino con l'armatore siciliano Florio si deve
la fondazione "Navigazione Generale Italiana").
Per il monumento a Rubattino venne individuata la piazza detta di
Caricamento perché lì aveva luogo il carico delle merci portuali sui carri:
un'ampia area prospiciente i portico di Sottoripa che veniva a concludere,
grazie a una ponderosa opera di spianamento, il tratto terminale della
nuova carrettiera Carlo Alberto (l'attuale via Gramsci), e che dal 1857 fu
anche stazione di testa e di carico della ferrovia creata in appoggio al
traffico del porto. Il monumento presentava problemi di corrosione e croste
derivanti dall'inquinamento degli agenti atmosferici, dalle precipitazioni
di piogge acide, dal guano dei volatili e da difetti di manifattura. Il
granito ha subito danni fisici causato da urti e atti vandalici.
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