Daniele Cestari. Passaggi della memoria

© Daniele Cestari
Dal 10 Settembre 2015 al 31 Ottobre 2015
Latina
Luogo: LM Gallery
Indirizzo: via N. Mazzocchi Alemanni 29
Curatori: Lea Ficca, Matteo Di Marco
Telefono per informazioni: +39 333 4056596
E-Mail info: info@lmgallery.it
Sito ufficiale: http://www.lmgallery.it/
Nella pittura di Daniele Cestari il paesaggio è l'elemento portante, ma questo non avrebbe senso se non vi fosse una costante presenza dell'uomo.
Le architetture di queste moderne metropoli si insinuano nella memoria, nel ricordo di chi ha già attraversato contesti medesimi o simili e che, attraverso una pittura fortemente evocativa, rivive il flashback di un viaggio, vicino o lontano che sia.
La città è il tema caro a questo giovane artista, ma una città che anche laddove vi sia un passaggio, appare come avvolta da un alone che la imprigiona in un panorama senza tempo, rendendola a tratti poetica, a tratti inquietante.
Come il tempo trascorre e offusca il ricordo di un paesaggio, così nelle tele di Cestari il pennello e il colore cercano di dar volto a un'immagine che si sta delineando a fatica.
La mostra “Daniele Cestari. Passaggi della memoria” dunque racconta questo tentativo di ricostruire, attraverso l'azione pittorica, il ricordo di un viaggio o comunque di un panorama che pare essere stato osservato solo di sfuggita, di passaggio appunto. Le città, ma questa volta anche toccanti scenari naturali che raccontano i nevosi inverni ferraresi, luoghi di origine del pittore, costruiti su grandi distese di bianco e su pochi, pochissimi elementi che, tuttavia, indicano che la figura umana ha calpestato quel suolo o percorso quelle vecchie case.
La mostra rappresenta la prima esposizione personale di Daniele Cestari alla LM Gallery, giovane galleria d'arte situata nel cuore di Latina, che collabora con l'artista già dallo scorso anno. Per questa occasione, che coincide anche con l'inaugurazione della nuova sede della galleria, Cestari espone per la prima volta una nuova serie di lavori, apparentemente lontani dal suo tradizionale modus operandi: si tratta di quadri di piccole dimensioni, totalmente bianchi, che comunque riconducono al paesaggio e alla ricerca sulla memoria. In questi lavori, ingrandimenti di alcuni significativi dettagli degli scenari della campagna ferrarese, ma anche di giardini domestici, si innescano però nuove riflessioni su temi mai esplorati prima da Cestari, che fanno riferimento al mondo del gioco e alla guerra– soldatini giocattolo- e a un velo bianco – la neve- che ricopre di un grande silenzio ogni immagine e la congela, quello stesso silenzio che piomba su ogni luogo dopo ogni guerra, per cancellarne non solo le case, ma anche la memoria.
Le architetture di queste moderne metropoli si insinuano nella memoria, nel ricordo di chi ha già attraversato contesti medesimi o simili e che, attraverso una pittura fortemente evocativa, rivive il flashback di un viaggio, vicino o lontano che sia.
La città è il tema caro a questo giovane artista, ma una città che anche laddove vi sia un passaggio, appare come avvolta da un alone che la imprigiona in un panorama senza tempo, rendendola a tratti poetica, a tratti inquietante.
Come il tempo trascorre e offusca il ricordo di un paesaggio, così nelle tele di Cestari il pennello e il colore cercano di dar volto a un'immagine che si sta delineando a fatica.
La mostra “Daniele Cestari. Passaggi della memoria” dunque racconta questo tentativo di ricostruire, attraverso l'azione pittorica, il ricordo di un viaggio o comunque di un panorama che pare essere stato osservato solo di sfuggita, di passaggio appunto. Le città, ma questa volta anche toccanti scenari naturali che raccontano i nevosi inverni ferraresi, luoghi di origine del pittore, costruiti su grandi distese di bianco e su pochi, pochissimi elementi che, tuttavia, indicano che la figura umana ha calpestato quel suolo o percorso quelle vecchie case.
La mostra rappresenta la prima esposizione personale di Daniele Cestari alla LM Gallery, giovane galleria d'arte situata nel cuore di Latina, che collabora con l'artista già dallo scorso anno. Per questa occasione, che coincide anche con l'inaugurazione della nuova sede della galleria, Cestari espone per la prima volta una nuova serie di lavori, apparentemente lontani dal suo tradizionale modus operandi: si tratta di quadri di piccole dimensioni, totalmente bianchi, che comunque riconducono al paesaggio e alla ricerca sulla memoria. In questi lavori, ingrandimenti di alcuni significativi dettagli degli scenari della campagna ferrarese, ma anche di giardini domestici, si innescano però nuove riflessioni su temi mai esplorati prima da Cestari, che fanno riferimento al mondo del gioco e alla guerra– soldatini giocattolo- e a un velo bianco – la neve- che ricopre di un grande silenzio ogni immagine e la congela, quello stesso silenzio che piomba su ogni luogo dopo ogni guerra, per cancellarne non solo le case, ma anche la memoria.
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