Francesco Guadagnuolo. Femminicidio, quel che resta per non dimenticare
Dal 07 Marzo 2017 al 07 Marzo 2017
Aprilia | Latina
Luogo: Istituto Giacomo Matteotti
Indirizzo: via Ottorino Respighi
In occasione della Festa della donna 2017, sarà presentata l’opera scultorea di Francesco Guadagnuolo
intitolata “Femminicidio,quel che resta per non dimenticare”, la quale vuole rivolgere l’interesse su questa ferita della società contemporanea, purtroppo ancora più contingente e, indurre le nuove generazioni ad un comportamento di aiuto e di educazione vicendevole.
L’opera punta a stimolare il mondo interiore, indicando la congettura retrograda di chi crede ancora la donna, un oggetto da padroneggiare. Il disastro di talune relazioni sentimentali e atteggiamenti esaltati, spinti fin oltre ad eccessi, hanno dato vita a delle battaglie di sensibilizzazione da parte di tante Associazioni benefiche.
L’interesse dell'opera scultorea di Guadagnuolo cela proprio ciò che è compendiato in "drammaticità", l'apparente normalità che, rivestita da un’apparente maschera, cela appunto il dramma. Questo dramma sopravvissuto da tante donne, si identifica in questo caso in una testa di donna spoglia, di un colore blu distinto, seducente, rifinito, che vibra come il cuore rosso inserito nell’opera malgrado l’espressione del volto sospeso. Quindi la presenza del colore blu e del rosso nella scultura di Guadagnuolo servono a sottolineare il carattere drammatico della circostanza. Un "mezzo busto - manichino", dal seno formoso, svela un corpo che diviene come monco quando il legame relazionale, si trasfigura in aggressività. In esso sono assemblati vari oggetti, come il teschio rosso, in basso, al centro, che è simbolo di un destino al quale la donna va incontro senza saperlo, che separa il rosso sangue delle scarpe ormai entrate nel collettivo come simbolo di violenza alle donne. Ciò che resta - la borsetta, gli occhiali, il reggiseno, il telefono, l’orologio, il profumo, evocano la vita quotidiana femminile.
L’opera ci vuole comunicare come dietro quel busto-manichino, visto come un oggetto, ci sia un corpo pensante che vive di sentimenti ed emozioni. La scultura densa di una carica emotiva è simbolo di una transrealtà corporea che si concretizza attraverso un gioco di pieni e di vuoti. Tutto questo è immerso in un silenzio che evidenzia la dimensione senza tempo. L’opera scultorea dell’artista mantiene una sua prospettiva e si compone su diversi piani, in un palcoscenico enigmatico.
L’artista ci vuole esortare alla necessità della formazione dell'uomo nella sua sfera affettiva sin dall’infanzia, affinché acquisisca la consapevolezza del rispetto della persona dell’altro sesso e della vita stessa.
Con questo obiettivo si è scelto di presentare l’opera presso una Scuola del Lazio. Infatti, in occasione della Festa della Donna, martedì 7 marzo 2017, alle ore 10 nell’Aula Magna “Duilio Cambellotti” dell’Istituto “Giacomo Matteotti” di Aprilia (LT), sarà presentata la nuova scultura di Francesco Guadagnuolo. Interverranno: la Dott.ssa Anna De Fazio – Vicepresidente dell’Associazione “Io non ho paura” di Roma, dove Presidente è l’attrice Maria Grazia Cucinotta, la Dott.ssa Francesca Malatacca - Psicologa e Psicoterapeuta, in qualità di Direttore Scientifico dell’Associazione e il Maresciallo Michele Piccione del Comando dei Carabinieri di Aprilia.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family