Francesco Paolo Martelli. Frammenti di cera su carta
Dal 12 Giugno 2016 al 09 Luglio 2016
Latina
Luogo: La Feltrinelli
Indirizzo: via A. Diaz 10
Orari: Tutti i giorni 9,30 -13 / 16,30-20,30. Chiuso il lunedì mattina
Curatori: Fabio D'Achille
Enti promotori:
- MAD Museo d'Arte Diffusa
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 393 3242424
E-Mail info: eventi@madarte.it
Sito ufficiale: http://www.madarte.it
In occasione dell’11° compleanno di MAD Museo d’Arte Diffusa proseguono gli allestimenti di mostre negli spazi espositivi extraordinari: domenica 12 giugno alle 18,30, a La Feltrinelli (Latina Via A. Diaz, 10) nell’ambito della rassegna artistica mad on paper, sarà inaugurata la personale di pittura “Frammenti di cera su carta” di Francesco Paolo Martelli, a cura di Fabio D’Achille.
L’esposizione si compone di opere eseguite con cera, realizzate dal 2005 al 2011.
L’artista è uno dei maggiori esponenti della Scuola pontina e vanta un cospicuo numero di esposizioni in Italia e all’estero, cui ha partecipato senza mai dimenticare le radici del suo territorio, la Libia.
“Nell’operato artistico di Francesco Paolo Martelli, la matericità formale, evocativa della Madre Terra, rappresenta un polo complementare a un’indagine ultraterrena, metafisica.
Percorsi, passaggi, dialoghi, composizioni, possono essere visti come finestre che si affacciano su due mondi, visibile e invisibile; come una chiave che apre una comunicazione tra realtà conosciuta e ignota, impossibile, quest’ultima, da carpire con l’intelletto, piuttosto con la sensibilità tipica dell’artista, che si avvale di un tratto gestuale, fulmineo ma fermo, per esprimere una ricerca introspettiva connessa al Femminino. L’indagine sulle origini vitali è condotta attraverso cromie calde, elementi figurativi primitivisti, destrutturazione dell’immagine che tuttavia rimane salda grazie all’elemento muliebre, colonna portante, ancora di salvezza, rassicurante ricongiunzione di affetti, bussola del viaggiatore, bastone del pellegrino.
Corpi femminili appaiono con forza e delicatezza e restituiscono l’impressione visiva della musica, arte universale per eccellenza, elemento ancestrale che ha guidato l’Uomo, sin dalla sua comparsa, nello stabilire un contatto con il Divino, la Natura, cui venivano offerti sacrifici e richiesti propizi per la sopravvivenza, attraverso il movimento delle mani che colpivano tamburi, dei corpi che danzavano, la modulazione della voce. E questo dinamismo è sublimato visivamente da Martelli attraverso linee diagonali che in alcuni casi s’incrociano alla maniera di Paolo Uccello, il pittore quattrocentesco che, proprio per esaltare l’importanza del movimento nell’arte, adottò diversi punti di fuga, in un periodo in cui imperava la dottrina albertiana della prospettiva unilineare centrica. Francesco Paolo Martelli, artista autodidatta e istrionico pur con una personale cifra stilistica, ha guardato molto all’arte del passato e a quella contemporanea, anche del territorio; la frenesia gestuale futurista e la sintesi di Sironi raggiungono una rielaborazione in cui il tema del viaggio, l’andamento dell’immagine verso l’alto, l’imponenza materica o l’eterea evanescenza, convivono come i quattro elementi - acqua, aria, terra e fuoco – sempre al centro del linguaggio dell’artista, eterno viandante”.
Laura Cianfarani
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