Nel segno di Picasso. 100 incisioni dal periodo blu al dopoguerra

Pablo Picasso, Le repas frugal, 1904, acquaforte, mm 463x377

 

Dal 23 Marzo 2014 al 13 Luglio 2014

Lecco

Luogo: Palazzo delle Paure

Indirizzo: piazza XX settembre 22

Orari: mercoledì 9-13; giovedì 15.30-18.30 / 21-23; venerdì 15.30-18.30; sabato e domenica 10.30-18.30. Dal 1 giugno mercoledì 9-13; giovedì 16-19 / 21-23; venerdì 16-19; sabato e domenica 11-19

Enti promotori:

  • Comune di Lecco

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0341 481249 / 0341 481247

E-Mail info: segreteria.museo@comune.lecco.it

Sito ufficiale: http://www.museilecco.org/


L’esposizione, che celebra i 30 anni della Galleria Bellinzona, presenta i capolavori grafici del genio catalano, dal periodo blu al dopoguerra.
Il Palazzo delle Paure di Lecco (piazza XX settembre 22) ospita dal 23 marzo al 13 luglio 2014 la mostra Nel segno di Picasso, che presenta 100 incisioni del genio catalano per celebrare i trent’anni di attività della Galleria Bellinzona.
La rassegna, promossa dal Comune di Lecco, col patrocinio della Regione Lombardia, propone una serie di capolavori grafici di Pablo Picasso in grado di rivelare la sua evoluzione stilistica, dal cosiddetto periodo blu al dopoguerra.
“Per tre decenni la galleria di Oreste Bellinzona - afferma Michele Tavola, Assessore alla Cultura del Comune di Lecco -, nelle sedi di Lecco, Milano e, per un certo periodo, anche di Como, ha dato molto all’arte e ha contribuito alla crescita culturale del territorio, con grande competenza e, soprattutto, con sorprendente originalità. Per questa ragione il Comune di Lecco ha ritenuto doveroso dare vita alla collaborazione che ha portato a realizzare l’importante iniziativa culturale”.
Il percorso espositivo si apre con i Saltimbanchi, realizzati tra il 1904 e il 1906, a cavallo tra i periodi blu e rosa che racchiudono in maniera esemplare l’immaginario figurativo del giovane Picasso. È questa una delle serie più importanti e formalmente più eccelse della storia della grafica, tra cui spicca l’acquaforte su zinco Le repas frugal, uno dei massimi vertici di Picasso che raffigura un uomo e una donna seduti a tavola, avvolti in un’atmosfera grigia e irrequieta e che rispecchia il momento di vita disagiata che Picasso stava attraversando.
Quindi, si passa a Sogno e menzogna di Franco (Sueño y Mentira de Franco), incisioni contemporanee a Guernica, che riflettono il periodo tragico della guerra civile spagnola, in cui l’esercito repubblicano si contrapponeva alle milizie fasciste di Francisco Franco, che Picasso ritrasse come un mostro ripugnante impegnato nelle azioni più disdicevoli.
La rassegna lecchese, inoltre, metterà a confronto i fogli creati per illustrare le poesie di Luis de Góngora, poeta del siglo de oro spagnolo, con quelli realizzati per la Carmen di Prosper Mérimée.
Il “Gongora” e la Carmen, i due libri illustrati dal maestro catalano con opere grafiche originali, apparsi tra il 1948 e il 1949, difficilmente sembrano riconducibili alla mano dello stesso artista: barocche, materiche e di gusto fortemente pittorico le prime, essenziali, geometriche, quasi astratte le seconde. Il confronto tra i due volumi dimostra con evidenza la libertà mentale e artistica di Picasso, il suo eclettismo e la sua tecnica inarrivabile.
La mostra si concluderà idealmente con la Celestina, la serie di sessantasei lastre, incise all’acquaforte e all’acquatinta apparsa nel 1971, anno in cui Picasso compì novant’anni. In questo caso, Picasso illustra il testo della Tragicomedia de Calisto y Melibea, meglio nota come La Celestina, capolavoro della letteratura spagnola, scritto da Fernando de Rojas nel 1499, concentrandosi sulla figura della mezzana Celestina, sulle sue macchinazioni diaboliche e sui consessi amorosi, con una particolare attenzione, al limite dell’ossessione, per i nudi femminili.
Accompagna l’iniziativa, un catalogo (edizioni Galleria Bellinzona) che riproduce tutte le opere esposte e raccoglie una serie di testimonianze di amici, critici d’arte, giornalisti, collezionisti, professionisti in diversi campi della società civile e un solo artista, Tino Stefanoni, che hanno vissuto in prima persona l’avventura trentennale di Oreste Bellinzona e della sua galleria.
Per tutto il periodo di apertura, l’esposizione sarà animata da una serie di conferenze, visite guidate e attività per famiglie.

Incontri
Giovedì 27 marzo - Sala Conferenze del Palazzo delle Paure, ore 21.00
Corrado Mingardi
Perché mi piace far collezione di libri d’artista, soprattutto di Picasso
Giovedì 8 maggio - Sala Conferenze del Palazzo delle Paure, ore 21.00
Chiara Gatti
Gli amori di Picasso
Giovedì 5 giugno - Sala Conferenze del Palazzo delle Paure, ore 21.00
Flavio Arensi
La danza. Picasso e gli altri. Storia di una rivoluzione

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