Imago e ombra. La bambola tra gioco, costume e sogno

Imago e ombra. La bambola tra gioco, costume e sogno, Archivio di Stato, Lucca

 

Dal 07 Dicembre 2013 al 08 Marzo 2014

Lucca

Luogo: Archivio di Stato

Indirizzo: piazza Guidiccioni 8

Orari: lunedì, martedì e sabato 10-13/ 14-17; mercoledì, giovedì e venerdì 10-12

Curatori: Renata Frediani, Elisabetta Piccioni

Enti promotori:

  • Provincia di Lucca
  • Comune di Lucca
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
  • Fondazione Banca del Monte di Lucca
  • Cassa di Risparmio di Lucca
  • Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
  • Studio SGRO

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0583 491465

E-Mail info: as-lu@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://www.archiviodistatoinlucca.it/


L’Archivio di Stato di Lucca inaugura sabato 7 dicembre la mostra Imago e ombra. La bambola tra gioco costume e sogno. La manifestazione vuol essere anche un omaggio a Marina Brogi, per anni vicedirettrice dell’Archivio di Stato di Lucca e scomparsa prematuramente un anno fa, che aveva ideato e progettato l’evento, oggi realizzato grazie al sostegno di: Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, Studio SGRO. 
Il fulcro dell’esposizione, allestita negli splendidi saloni al piano nobile di Palazzo Guidiccioni, è dato dalla preziosa collezione privata dell’antiquaria lucchese Renata Frediani che annovera molteplici tipologie di manifattura, materiali, luoghi di provenienza. Si spazia dalle più antiche figure a sfondo sacro e presepiale, alle bambole ottocentesche di fattura francese e tedesca, alle rarissime bambole di Casa Lenci, che soprattutto negli anni ’20 e ’30 del Novecento contribuirono a veicolare la creatività italiana nel mondo, fino ad includere una numerosa schiera di Barbie vintage; esemplari di valore eccezionale sul mercato collezionistico ma soprattutto interessanti da un punto di vista sociologico e del costume. 
La mostra sarà inoltre arricchita da una sezione dedicata all’antichità, testimoniata tra l’altro da alcuni pezzi egizi forniti dalla prof.ssa Edda Bresciani, nonché da una sezione illustrativa: manifesti, cataloghi, riproduzioni, di musei ed altre strutture pubbliche e private che in Italia e in Europa sono dedicate alle bambole o più in generale ai giocattoli e da antiche fotografie di bambine riprese con la loro bambola. 
L’esposizione a cura di Renata Frediani e Elisabetta Piccioni, con l’allestimento curato dallo Studio Arrigoni Architetti e realizzato da Marco Bertini per Mostre&Mostre, nel valorizzare “l’amica” di sempre di bambine di ogni età, vuol essere anche un omaggio alla donna e alla sua storia. Il mondo dell’infanzia, la moda e il costume, la rappresentazione del “doppio”, la progressiva desacralizzazione della rappresentazione dell’immagine femminile, sono solo alcuni tra i molti risvolti tematici implicati che saranno anche oggetto di conferenze su temi attinenti da parte di docenti universitari, storici ed esperti.


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