INCONTEMPORANEA
Dal 04 Settembre 2021 al 23 Settembre 2021
Forte dei Marmi | Lucca
Luogo: MUSEO UGO GUIDI - MUG
Indirizzo: Via M. Civitali 33
Orari: MUG su appuntamento; H Logos Hotel sarà sempre visitabile dalle 10 alle 23
Curatori: Vittorio Guidi e Giacomo Mozzi
Telefono per informazioni: +39 348-3020538
E-Mail info: museougoguidi@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.ugoguidi.it
Il Museo Ugo Guidi – MUG di Forte dei Marmi realizza il 166moevento d'arte presentando l'esposizione INCONTEMPORANEA.
La mostra a cura di Vittorio Guidi e Giacomo Mozzi, con presentazione critica di Lodovico Gierut, sarà inaugurata al Museo Ugo Guidi sabato 4 settembre 2021 alle ore 17.
INCONTEMPORANEA è una mostra pensata come una presentazione di più cataloghi ed opere in contemporanea. Un gioco di parole che vuole riunire artisti provenienti da molte parti d’Italia che hanno visto i loro cataloghi pubblicati e curati da Silvia Landi e attraverso questa mostra presentati al pubblico nello stesso momento dell’esposizione al Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi.
Libri biografici che raccontano la storia dell’artista, le sue opere e le sue emozioni, il suo stile e una ricerca da parte dell’autrice, all’interno di tutti i volumi, dell’arte contemporanea.
Ogni artista ha la sua storia, il suo stile ed un suo modo di lavorare ed affrontare l’arte, artisti che allo stesso tempo, diciamo in contemporanea, in diversi luoghi, lavorano, immaginano e creano in questo contenitore artistico che è l’arte contemporanea.
La mostra INCONTEMPORANEA che si inaugurerà sabato 4 settembre dalle ore 17.00 al museo Ugo Guidi è un esperimento sull’arte: una presentazione degli artisti a cura del critico e giornalista Lodovico Gierut, con critica delle opere esposte, una presentazione dei libri, per far conoscere al pubblico, nel rispetto delle norme anti covid vigenti, in maniera più approfondita i creatori delle opere che potranno vedere nella mostra ed infine un connubio artistico tra un maestro del passato come Ugo Guidi e gli artisti contemporanei presenti.
Tutte questo e molto altro è INCONTEMPORANEA, perché si sa, quando si parla di arte e soprattutto di arte contemporanea e di creatività non si sa mai cosa si potrebbe creare.
Gli artisti presenti sono: Carolina Pappalardo, Franco Cisternino, Franco Girondi, Eleonora Lestrange, Giovanni Mascia, Riccardo Magatti, I Pennelloni, Aldo Righetti e Sara Zamperlin - Giovanna Tondini.
La mostra INCONTEMPORANEA nasce da un’idea di Silvia Landi, curatrice dei libri - cataloghi di tutti gli artisti. La curatela al Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, via Matteo Civitali 33 è di Vittorio Guidi e di Giacomo Mozzi.
La critica è a cura di Lodovico Gierut.
CAROLINA PAPPALARDO
Carolina Pappalardo è nata a Catania e vive a Crema.
La sua arte è collocabile tra mondo reale e surreale pur mantenendo la composizione figurativa.
L’artista è in permanente sperimentazione, sia nella tecnica sia nella composizione, presentando
sempre nuove accattivanti figure ispirate dal suo impulso creativo.
Un’avventura pittorica, sempre attiva, dove la fantasia ne è il perno e nutre le figure impresse su
tela. Una fantasia composta e curata che non lascia niente al caso all’interno delle sue
composizioni lasciando spazio, nella tecnica, ad omaggi a grandi artisti del passato.
La sua produzione artistica è lenta perché realizza numerosi bozzetti preparatori quindi ogni opera
ha veramente bisogno di mesi o anni per essere compiuta.
Formazione artistica e tenacia caratteriale le consentono di partecipare animatamente a numerose
mostre ed essere inserita nelle principali pubblicazioni editoriali nazionali.
FRANCO CISTERNINO
L’abilità per il figurativo e la ritrattistica, che gli è riconosciuta nel mondo dell’arte dalla critica, porta
le opere d’arte di Cisternino nelle principali collezioni; spesso si ritrova anche a lavorare su
commissione come i grandi personaggi nell’arte del passato.
Franco Cisternino vive d’arte a Bientina, in Toscana, grazie a una carriera che si è costruito
attraverso esposizioni e mostre.
Per Cisternino l’arte è passione, quasi una necessità quotidiana, che gli permette una ricerca
interiore, una serenità, che in nessun altro modo riesce a soddisfare.
Attraverso il disegno del corpo femminile, mediante la postura, trasmette messaggi di eleganza e
bellezza.
Un’attenta osservazione delle opere di Cisternino, ci permette di rivelare varie gradazioni della luce
nelle sue composizioni, come nelle opere di Caravaggio, una sorta di gerarchia della luminosità
che attribuisce all’artista una tecnica personale nella composizione delle immagini.
Anche se poi le opere sorpassano la realtà, trascendendola, comunque Cisternino studia
l’impaginazione dei suoi dipinti con l’attenzione di uno scenografo e ne colloca ogni singolo
dettaglio senza lasciare nulla al caso.
Nelle opere di Cisternino, musica e arte s’incontrano in una magia poetica che coinvolge
l’osservatore Attraverso la pittura riesce a dare forza alla musica.
ELEONORA LESTRANGE
Eleonora Lestrange ha dedicato i suoi ultimi dipinti a due elementi distinti e opposti, anima e corpo,
per cui vale il principio della dualità.
Le opere sono ambientate nella natura da cui Lestrange trae principalmente la sua ispirazione
artistica e contemporaneamente raccontano il comportamento dell’essere umano.
Un vedere il mondo attraverso la dualità anche nel ventesimo secolo, dove l’uomo viaggia su
Marte, e nello stesso tempo crede in entità soprannaturali.
Lestrange utilizza i chakra per raccontare le sue emozioni in una chiave concettuale personalizzata
per vedere se stessa e capire come altri interpretano. Cerca di porre la meditazione
dell’osservatore come obiettivo ed è estremamente soddisfatta quando gli altri entrano in contatto
con sé stessi attraverso le sue tele.
GIOVANNI MASCIA
Giovanni Mascia è nato a Calasetta in provincia di Carbonia – Iglesias e vive a Pieve di Soligo in
provincia di Treviso.
Negli anni realizza e sviluppa numerosi temi: Ritratti, Doppi ritratti, Dei dell’olimpo, Bambini e
Adolescenti, Canzoni e Moda.
Spunto per le sue opere è lo stile dei personaggi. Calibra i colori in perfetta armonia e in simbiosi
con il carattere dei personaggi. Ne osserva la postura e per lui le scarpe trasmettono ogni aspetto:
stile, carattere, stato sociale, gusti e vita.
Non sempre i ritratti sono dedicati a figure reali alcuni sono frutto della fantasia dell’artista.
Mascia utilizza come base il ritratto, pur non riprendendo l’intero corpo dei soggetti, questo lo
differenzia nell’arte contemporanea per una singolare e personalissima interpretazione.
Uno stile elegante completa le opere di Mascia con maioliche e dettagli o oggetti studiati grazie
all’esperienza nella moda.
Giovanni Mascia è annoverato negli artisti contemporanei dei giorni nostri e il mercato dell’arte lo
gratifica come numerosi collezionisti che da anni lo seguono.
RICCARDO MAGATTI
Riccardo Magatti vive nel quartiere Monte Olimpino a Como.
L’artista descrive e anima le città attraverso opere d’arte realizzate su carta, completa i disegni con
colori o bianco e nero.
Un personaggio unico nel suo genere espressivo con una tecnica insolita dove utilizza pennarelli,
acrilico, inchiostro, evidenziatori o matite con una precisione meticolosa acquisita nel tempo.
Spesso nei lavori intravvediamo figure poste nei modi più strani ed immaginabili, mongolfiere,
alberi, nuvole, autobus o semplici edifici che protendono verso l’alto.
Magatti racconta le sue città e non rispetta alcuna proporzione nel disegno ma tutto è calibrato e
studiato con il colore per trasmettere sensazioni ed emozioni differenti.
I lavori di Magatti sono apprezzati da numerosi collezionisti nazionali e internazionali perché sono
opere spontanee e diverse nel genere ma con un unico filo conduttore che sono le città.
Infinite sono le pubblicazioni realizzate che contengono testi critici dedicati alle opere di Magatti e
da alcuni anni, le opere sono commerciate in Svizzera, America e Giappone.
I PENNELLONI
Il gruppo I Pennelloni composto da Mario Bianchi, Massimo Guarlotti, Roberto Minera, Angelo
Ugazio e Gabriele Vanini si è formato durante i corsi di pittura tenuti da Roberto Minera.
Il nome del collettivo nasce scherzosamente per un puro caso in occasione dell’apertura di una
pagina network.
La strada intrapresa e la socialità instaurata coinvolge tutti costantemente a tal punto da instaurare
rapporti con critici, giornalisti e strutture museali.
Descrivono come storie di amicizia questa unione di personaggi completamente diversi nel
personale e legati da forti rapporti di stima.
I Pennelloni parlano del loro amore per la pittura per cui si sono affiatati che li annovera nell’arte
contemporanea dei giorni nostri ma anche delle numerose passioni condivise.
Elemento principale del gruppo è la necessità del fare insieme mantenendo la propria individualità
con quella nota essenziale del divertimento.
Il comun denominatore della loro unione è l’arte mescolata alla goliardia, che gli appartiene,
consente di coinvolgere un vasto pubblico.
Un gioco e una crescita costante il frutto del loro rapporto, senza porsi troppe domande, in quella
fortuna dell’essersi trovati in piena libertà.
ALDO RIGHETTI
Aldo Righetti è in perenne ricerca di forme da utilizzare nei suoi quadri e spesso i fragili getti
bianchi si rompono nonostante il suo rigore nel metodo di lavoro.
Un lavoro lento, emozionale, singolare e paziente fin dall’impasto per l’attesa dell’asciugatura degli
elementi per assemblare l’opera ma è la tenacia della psiche complessa del nostro personaggio
che lo accompagna a creare forme con un evidente carica di spiritualità.
Il tutto è reso possibile dalla lunga ricerca nei materiali, come un processo magico, nella purezza
del bianco quasi fosse una pelle.
L’ispirazione nasce per la maggiore quando si trova in campagna, lontano dalla città, distante dalla
vita quotidiana e dal consumismo in perfetto equilibrio con sé stesso.
La natura con la sua grandiosa forza è la prima musa ispiratrice per l’arte di Righetti.
Il concetto estetico nelle sue opere è percepito attraverso un’interpretazione oggettiva di chi si
pone dinnanzi.
Un’arte che ha lo scopo di suscitare reazioni e sovente di denuncia nella speranza di cambiamento
o trasformazione del genere umano nei confronti della natura.
Opere non astratte e non figurative ma innovative per il mercato dell’arte che con difficoltà cerca di
coniare questa nuova e unica forza espressiva che gli appartiene.
Un intervento artistico costante che lo annovera tra gli artisti dei giorni nostri, che trattano questioni
legate al rispetto della natura o dei diritti dell’uomo, donando speranza a chi osserva le opere
d’arte.
SARA ZAMPELIN - GIOVANNA TONDINI
Sara Zamperlin e Giovanna Tondini hanno reinventato la scrittura e l’arte attraverso un lavoro
condiviso.
Professioniste e amiche unite in un nuovo metodo narrativo dei personaggi trattati hanno raggiunto
la loro massima esperienza nella comunicazione con l’ultimo lavoro presentato.
Un progetto iniziale che le ha viste coinvolte con determinazione.
La loro visione dei concetti, come dei contenuti e alcuni aspetti del nostro essere che affrontano
con una sottile ironia e che tutti tendiamo a non affrontare o non voler vedere.
Il lettore del catalogo e lo spettatore della mostra sarà rapito nella lettura e nella piacevole visione
dell’opera.
FRANCO GIRONDI
Franco Girondi vive e lavora a Mantova
Franco Girondi è un’artista del collage e dell’acrilico. Collage di tessuti e carte, fino a materiali
leggeri per arrivare alla trasparenza. Girondi, attraverso l’utilizzo di due teli sovrapposti utilizza
spesso l’effetto moirè. L’acrilico viene ricondotto alla ricerca spirituale. All’interno del suo cammino
artistico e di ricerca Girondi inizia ad utilizzare tavole come superficie dove dipingere e applicare
materiali di svariato genere, in base a ciò che l’ispirazione e l’intuizione gli suggerisce.
La ricerca di Girondi è dell’armonia e della bellezza come segno di libertà formale conquistata nel
tempo.
La sua conferma nel mondo dell’arte si ha nel 1990 con la sua prima mostra a palazzo Ducale a
Mantova. Da quel momento Mantova lo ispira con la sua bellezza architettonica e con la sua luce.
Nel 2017 nel suo anniversario dei cinquant’anni ha effettuato delle esposizioni che hanno
ricostruito il suo percorso nella continua ricerca delle forme armoniche attraverso le sue opere.
Dopo l’inaugurazione sarà possibile andare al Logos Hotel, via Mazzini 153, Forte dei Marmi dove sarà possibile visionare alcune opere di Ugo Guidi.
Tutti i visitatori che accedono in museo, sia cittadini UE che extraeuropei; devono avere il Green Pass, chi non dispone del green pass dovrà avere una documentazione equivalente, o il risultato di un tampone di controllo Covid.
La mostra a cura di Vittorio Guidi e Giacomo Mozzi, con presentazione critica di Lodovico Gierut, sarà inaugurata al Museo Ugo Guidi sabato 4 settembre 2021 alle ore 17.
INCONTEMPORANEA è una mostra pensata come una presentazione di più cataloghi ed opere in contemporanea. Un gioco di parole che vuole riunire artisti provenienti da molte parti d’Italia che hanno visto i loro cataloghi pubblicati e curati da Silvia Landi e attraverso questa mostra presentati al pubblico nello stesso momento dell’esposizione al Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi.
Libri biografici che raccontano la storia dell’artista, le sue opere e le sue emozioni, il suo stile e una ricerca da parte dell’autrice, all’interno di tutti i volumi, dell’arte contemporanea.
Ogni artista ha la sua storia, il suo stile ed un suo modo di lavorare ed affrontare l’arte, artisti che allo stesso tempo, diciamo in contemporanea, in diversi luoghi, lavorano, immaginano e creano in questo contenitore artistico che è l’arte contemporanea.
La mostra INCONTEMPORANEA che si inaugurerà sabato 4 settembre dalle ore 17.00 al museo Ugo Guidi è un esperimento sull’arte: una presentazione degli artisti a cura del critico e giornalista Lodovico Gierut, con critica delle opere esposte, una presentazione dei libri, per far conoscere al pubblico, nel rispetto delle norme anti covid vigenti, in maniera più approfondita i creatori delle opere che potranno vedere nella mostra ed infine un connubio artistico tra un maestro del passato come Ugo Guidi e gli artisti contemporanei presenti.
Tutte questo e molto altro è INCONTEMPORANEA, perché si sa, quando si parla di arte e soprattutto di arte contemporanea e di creatività non si sa mai cosa si potrebbe creare.
Gli artisti presenti sono: Carolina Pappalardo, Franco Cisternino, Franco Girondi, Eleonora Lestrange, Giovanni Mascia, Riccardo Magatti, I Pennelloni, Aldo Righetti e Sara Zamperlin - Giovanna Tondini.
La mostra INCONTEMPORANEA nasce da un’idea di Silvia Landi, curatrice dei libri - cataloghi di tutti gli artisti. La curatela al Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, via Matteo Civitali 33 è di Vittorio Guidi e di Giacomo Mozzi.
La critica è a cura di Lodovico Gierut.
CAROLINA PAPPALARDO
Carolina Pappalardo è nata a Catania e vive a Crema.
La sua arte è collocabile tra mondo reale e surreale pur mantenendo la composizione figurativa.
L’artista è in permanente sperimentazione, sia nella tecnica sia nella composizione, presentando
sempre nuove accattivanti figure ispirate dal suo impulso creativo.
Un’avventura pittorica, sempre attiva, dove la fantasia ne è il perno e nutre le figure impresse su
tela. Una fantasia composta e curata che non lascia niente al caso all’interno delle sue
composizioni lasciando spazio, nella tecnica, ad omaggi a grandi artisti del passato.
La sua produzione artistica è lenta perché realizza numerosi bozzetti preparatori quindi ogni opera
ha veramente bisogno di mesi o anni per essere compiuta.
Formazione artistica e tenacia caratteriale le consentono di partecipare animatamente a numerose
mostre ed essere inserita nelle principali pubblicazioni editoriali nazionali.
FRANCO CISTERNINO
L’abilità per il figurativo e la ritrattistica, che gli è riconosciuta nel mondo dell’arte dalla critica, porta
le opere d’arte di Cisternino nelle principali collezioni; spesso si ritrova anche a lavorare su
commissione come i grandi personaggi nell’arte del passato.
Franco Cisternino vive d’arte a Bientina, in Toscana, grazie a una carriera che si è costruito
attraverso esposizioni e mostre.
Per Cisternino l’arte è passione, quasi una necessità quotidiana, che gli permette una ricerca
interiore, una serenità, che in nessun altro modo riesce a soddisfare.
Attraverso il disegno del corpo femminile, mediante la postura, trasmette messaggi di eleganza e
bellezza.
Un’attenta osservazione delle opere di Cisternino, ci permette di rivelare varie gradazioni della luce
nelle sue composizioni, come nelle opere di Caravaggio, una sorta di gerarchia della luminosità
che attribuisce all’artista una tecnica personale nella composizione delle immagini.
Anche se poi le opere sorpassano la realtà, trascendendola, comunque Cisternino studia
l’impaginazione dei suoi dipinti con l’attenzione di uno scenografo e ne colloca ogni singolo
dettaglio senza lasciare nulla al caso.
Nelle opere di Cisternino, musica e arte s’incontrano in una magia poetica che coinvolge
l’osservatore Attraverso la pittura riesce a dare forza alla musica.
ELEONORA LESTRANGE
Eleonora Lestrange ha dedicato i suoi ultimi dipinti a due elementi distinti e opposti, anima e corpo,
per cui vale il principio della dualità.
Le opere sono ambientate nella natura da cui Lestrange trae principalmente la sua ispirazione
artistica e contemporaneamente raccontano il comportamento dell’essere umano.
Un vedere il mondo attraverso la dualità anche nel ventesimo secolo, dove l’uomo viaggia su
Marte, e nello stesso tempo crede in entità soprannaturali.
Lestrange utilizza i chakra per raccontare le sue emozioni in una chiave concettuale personalizzata
per vedere se stessa e capire come altri interpretano. Cerca di porre la meditazione
dell’osservatore come obiettivo ed è estremamente soddisfatta quando gli altri entrano in contatto
con sé stessi attraverso le sue tele.
GIOVANNI MASCIA
Giovanni Mascia è nato a Calasetta in provincia di Carbonia – Iglesias e vive a Pieve di Soligo in
provincia di Treviso.
Negli anni realizza e sviluppa numerosi temi: Ritratti, Doppi ritratti, Dei dell’olimpo, Bambini e
Adolescenti, Canzoni e Moda.
Spunto per le sue opere è lo stile dei personaggi. Calibra i colori in perfetta armonia e in simbiosi
con il carattere dei personaggi. Ne osserva la postura e per lui le scarpe trasmettono ogni aspetto:
stile, carattere, stato sociale, gusti e vita.
Non sempre i ritratti sono dedicati a figure reali alcuni sono frutto della fantasia dell’artista.
Mascia utilizza come base il ritratto, pur non riprendendo l’intero corpo dei soggetti, questo lo
differenzia nell’arte contemporanea per una singolare e personalissima interpretazione.
Uno stile elegante completa le opere di Mascia con maioliche e dettagli o oggetti studiati grazie
all’esperienza nella moda.
Giovanni Mascia è annoverato negli artisti contemporanei dei giorni nostri e il mercato dell’arte lo
gratifica come numerosi collezionisti che da anni lo seguono.
RICCARDO MAGATTI
Riccardo Magatti vive nel quartiere Monte Olimpino a Como.
L’artista descrive e anima le città attraverso opere d’arte realizzate su carta, completa i disegni con
colori o bianco e nero.
Un personaggio unico nel suo genere espressivo con una tecnica insolita dove utilizza pennarelli,
acrilico, inchiostro, evidenziatori o matite con una precisione meticolosa acquisita nel tempo.
Spesso nei lavori intravvediamo figure poste nei modi più strani ed immaginabili, mongolfiere,
alberi, nuvole, autobus o semplici edifici che protendono verso l’alto.
Magatti racconta le sue città e non rispetta alcuna proporzione nel disegno ma tutto è calibrato e
studiato con il colore per trasmettere sensazioni ed emozioni differenti.
I lavori di Magatti sono apprezzati da numerosi collezionisti nazionali e internazionali perché sono
opere spontanee e diverse nel genere ma con un unico filo conduttore che sono le città.
Infinite sono le pubblicazioni realizzate che contengono testi critici dedicati alle opere di Magatti e
da alcuni anni, le opere sono commerciate in Svizzera, America e Giappone.
I PENNELLONI
Il gruppo I Pennelloni composto da Mario Bianchi, Massimo Guarlotti, Roberto Minera, Angelo
Ugazio e Gabriele Vanini si è formato durante i corsi di pittura tenuti da Roberto Minera.
Il nome del collettivo nasce scherzosamente per un puro caso in occasione dell’apertura di una
pagina network.
La strada intrapresa e la socialità instaurata coinvolge tutti costantemente a tal punto da instaurare
rapporti con critici, giornalisti e strutture museali.
Descrivono come storie di amicizia questa unione di personaggi completamente diversi nel
personale e legati da forti rapporti di stima.
I Pennelloni parlano del loro amore per la pittura per cui si sono affiatati che li annovera nell’arte
contemporanea dei giorni nostri ma anche delle numerose passioni condivise.
Elemento principale del gruppo è la necessità del fare insieme mantenendo la propria individualità
con quella nota essenziale del divertimento.
Il comun denominatore della loro unione è l’arte mescolata alla goliardia, che gli appartiene,
consente di coinvolgere un vasto pubblico.
Un gioco e una crescita costante il frutto del loro rapporto, senza porsi troppe domande, in quella
fortuna dell’essersi trovati in piena libertà.
ALDO RIGHETTI
Aldo Righetti è in perenne ricerca di forme da utilizzare nei suoi quadri e spesso i fragili getti
bianchi si rompono nonostante il suo rigore nel metodo di lavoro.
Un lavoro lento, emozionale, singolare e paziente fin dall’impasto per l’attesa dell’asciugatura degli
elementi per assemblare l’opera ma è la tenacia della psiche complessa del nostro personaggio
che lo accompagna a creare forme con un evidente carica di spiritualità.
Il tutto è reso possibile dalla lunga ricerca nei materiali, come un processo magico, nella purezza
del bianco quasi fosse una pelle.
L’ispirazione nasce per la maggiore quando si trova in campagna, lontano dalla città, distante dalla
vita quotidiana e dal consumismo in perfetto equilibrio con sé stesso.
La natura con la sua grandiosa forza è la prima musa ispiratrice per l’arte di Righetti.
Il concetto estetico nelle sue opere è percepito attraverso un’interpretazione oggettiva di chi si
pone dinnanzi.
Un’arte che ha lo scopo di suscitare reazioni e sovente di denuncia nella speranza di cambiamento
o trasformazione del genere umano nei confronti della natura.
Opere non astratte e non figurative ma innovative per il mercato dell’arte che con difficoltà cerca di
coniare questa nuova e unica forza espressiva che gli appartiene.
Un intervento artistico costante che lo annovera tra gli artisti dei giorni nostri, che trattano questioni
legate al rispetto della natura o dei diritti dell’uomo, donando speranza a chi osserva le opere
d’arte.
SARA ZAMPELIN - GIOVANNA TONDINI
Sara Zamperlin e Giovanna Tondini hanno reinventato la scrittura e l’arte attraverso un lavoro
condiviso.
Professioniste e amiche unite in un nuovo metodo narrativo dei personaggi trattati hanno raggiunto
la loro massima esperienza nella comunicazione con l’ultimo lavoro presentato.
Un progetto iniziale che le ha viste coinvolte con determinazione.
La loro visione dei concetti, come dei contenuti e alcuni aspetti del nostro essere che affrontano
con una sottile ironia e che tutti tendiamo a non affrontare o non voler vedere.
Il lettore del catalogo e lo spettatore della mostra sarà rapito nella lettura e nella piacevole visione
dell’opera.
FRANCO GIRONDI
Franco Girondi vive e lavora a Mantova
Franco Girondi è un’artista del collage e dell’acrilico. Collage di tessuti e carte, fino a materiali
leggeri per arrivare alla trasparenza. Girondi, attraverso l’utilizzo di due teli sovrapposti utilizza
spesso l’effetto moirè. L’acrilico viene ricondotto alla ricerca spirituale. All’interno del suo cammino
artistico e di ricerca Girondi inizia ad utilizzare tavole come superficie dove dipingere e applicare
materiali di svariato genere, in base a ciò che l’ispirazione e l’intuizione gli suggerisce.
La ricerca di Girondi è dell’armonia e della bellezza come segno di libertà formale conquistata nel
tempo.
La sua conferma nel mondo dell’arte si ha nel 1990 con la sua prima mostra a palazzo Ducale a
Mantova. Da quel momento Mantova lo ispira con la sua bellezza architettonica e con la sua luce.
Nel 2017 nel suo anniversario dei cinquant’anni ha effettuato delle esposizioni che hanno
ricostruito il suo percorso nella continua ricerca delle forme armoniche attraverso le sue opere.
Dopo l’inaugurazione sarà possibile andare al Logos Hotel, via Mazzini 153, Forte dei Marmi dove sarà possibile visionare alcune opere di Ugo Guidi.
Tutti i visitatori che accedono in museo, sia cittadini UE che extraeuropei; devono avere il Green Pass, chi non dispone del green pass dovrà avere una documentazione equivalente, o il risultato di un tampone di controllo Covid.
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