Marco Cornini. Wonder of Love
Dal 01 Luglio 2022 al 18 Settembre 2022
Pietrasanta | Lucca
Luogo: Mostra diffusa
Indirizzo: centro storico
Orari: dal lunedì al venerdì 19 -24 sabato e domenica 10 -13 e 17-23; dal 5 al 18 settembre lunedì chiuso, dal martedì al venerdì 17 -20; sabato 10-13 / 17-23; domenica 10-13 / 17-20
Curatori: Angelo Crespi
Enti promotori:
- Comune di Pietrasanta in collaborazione con l’Associazione Quattro Coronati
Costo del biglietto: ingresso gratuito
La mostra “Wonder of Love” dell’artista Marco Cornini (Milano 1966), esposta nel centro storico di Pietrasanta (Lu) dal 1 luglio fino al 18 settembre, è stata vista da quasi 10 mila visitatori dopo 15 giorni dalla sua inaugurazione. Un successo importante per questo scultore che non poteva festeggiare in modo migliore i suoi trentaquattro anni di attività.
La mostra è promossa dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con l’Associazione Quattro Coronati e prodotta dalla Galleria Liquid Art System di Franco Senesi che l’ha concepita proprio in funzione degli spazi espositivi presenti nel centro storico della città versiliese nota anche come “Piccola Atene”.
Curata da Angelo Crespi, si articola attraverso un percorso espositivo di una quarantina di opere dislocate in Piazza Duomo, Piazza Carducci, Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino. Sculture che caratterizzano il percorso artistico del maestro milanese, le ultime delle quali ideate, plasmate e interamente realizzate durante l'ultimo anno e mezzo che ha vissuto a Pietrasanta frequentando i laboratori e le fonderie della città.
In Piazza Duomo si possono ammirare sculture di dimensioni monumentali: “L’abbraccio” (bronzo), un'esplosione di passione e felicità, la figura femminile in un irrefrenabile slancio salta al collo dell’amato per poi perdersi come in una danza sensuale; “Con quella sua camminata sicura” (bronzo), una giovane ragazza cammina sicura e spensierata, nessun timore, nessun dubbio nell’affrontare la vita davanti a sé; “Quante cose mi dicevi mentre ti guardavo” (bronzo) la rivisitazione di uno dei soggetti più rappresentativi dell’opera di Cornini, una giovane sensualmente abbandonata su una poltrona, persa in un dialogo di sguardi con chi la osserva; “La meraviglia” (terrecotte), due giovani seduti su una collina fiorita, come in una “bolla” di un “microcosmo”, che sembrano galleggiare sospesi in una meraviglia d’amore. Poi davanti alla facciata della chiesa di Sant'Agostino “Sguardi oltre”, (terrecotte policrome), il busto di una giovane donna che si tocca il ventre in un desiderio di maternità. Il percorso espositivo prosegue all'interno della Chiesa e nel Chiostro di Sant’Agostino dove sono esposte una selezione di opere che raccontano il percorso creativo dell’artista; dalle “Stanze” lavori introspettivi sulle relazioni e le dinamiche all’interno delle situazioni di coppia, a quelle più passionali come “My love” e “L’auto rossa”, alle figure femminili, come “Donna al sole”, perse ad assaporare con i propri sensi i piaceri della natura (il sole , il mare e il vento sulla pelle) a quelle assorte nei propri pensieri adagiate su di una poltrona.
“Marco Cornini è un artista che esemplifica mirabilmente con le sue opere il concetto contenuto nel titolo della mostra “Wonder of Love (meraviglia d’amore) - spiega il curatore Angelo Crespi - nell’idea che la vita come l’arte siano il frutto dello stupore che ci concede il sentimento più alto, cioè l’amore (in tutte le sue sfaccettature): e lo fa con figure colte nell’attimo ineffabile della meraviglia. Opere frutto di una tecnica sopraffina che Marco Cornini raggiunge livelli di assoluta eleganza e originalità”.
“Non mancano però le donne – ha scritto di Cornini la critica d'arte e giornalista Alessandra Redaelli - anche in formati più contenuti, che sono la vera cifra stilistica del suo percorso: impastate con l’argilla, nude nella loro nudità assoluta, provocanti e nello stesso tempo ingenuamente distanti, i capelli sciolti, i seni turgidi, i lombi slanciati dai tacchi di sandali colorati, oppure distese su improvvisati giacigli, adagiate in négligé su poltrone o divani, in pose invitanti, le unghie dei piedi e delle mani smaltate di rosso fuoco, prese nel momento prima di dominare l’amante, o subito dopo averne lasciato il corpo consunto dall’estasi: esse sono “un’ode alla bellezza femminile”.
Nato Milano il 17 maggio 1966, si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1988. Dal 2001 è titolare della cattedra di Discipline Plastiche Scultoree presso il Liceo Artistico L. Fontana di Arese. Vive e lavora a Milano. Terminati gli studi artistici all’accademia di Brera il suo talento viene presto scoperto da Mario De Micheli che per primo se ne occupò scrivendo il testo in catalogo della sua prima mostra personale tenutasi a Milano alla Galleria Ada Zunino, quando aveva ventidue anni. In seguito numerosi critici si sono occupati del suo lavoro tra cui: Rossana Bossaglia, Milena Milani, Franco Fanelli, Giorgio Seveso, Alessandro Riva, Beatrice Buscaroli, Maurizio Sciaccaluga, Enzo Santese, Marco Di Capua, Edward Lucie-Smith, Sebastiano Grasso, Valerio Dehò, Anna Caterina Bellati, Alberto Agazzani, Camillo Langone, Luca Beatrice, Silvia Fabbri, Ferruccio Giromini, Angelo Crespi. Le sculture di Cornini, terrecotte e bronzi, affermano valori inusuali di un racconto scultoreo che sa ben miscelare attualità ad antiche e nobili lezioni. Il tema centrale della sua opera è l’essere umano, con una particolare attenzione all’indagine psicologica delle correlazioni nel tessuto dei sentimenti con una propensione a coglierne gli aspetti esistenziali legati alla vita contemporanea. Nel corso degli anni ha esposto in numerose mostre personali in Gallerie private e prestigiosi spazi pubblici e le sue opere sono state inserite in moltissime mostre collettive nazionali ed internazionali che lo hanno segnalato come uno tra i più riconosciuti scultori figurativi della sua generazione.
La mostra è promossa dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con l’Associazione Quattro Coronati e prodotta dalla Galleria Liquid Art System di Franco Senesi che l’ha concepita proprio in funzione degli spazi espositivi presenti nel centro storico della città versiliese nota anche come “Piccola Atene”.
Curata da Angelo Crespi, si articola attraverso un percorso espositivo di una quarantina di opere dislocate in Piazza Duomo, Piazza Carducci, Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino. Sculture che caratterizzano il percorso artistico del maestro milanese, le ultime delle quali ideate, plasmate e interamente realizzate durante l'ultimo anno e mezzo che ha vissuto a Pietrasanta frequentando i laboratori e le fonderie della città.
In Piazza Duomo si possono ammirare sculture di dimensioni monumentali: “L’abbraccio” (bronzo), un'esplosione di passione e felicità, la figura femminile in un irrefrenabile slancio salta al collo dell’amato per poi perdersi come in una danza sensuale; “Con quella sua camminata sicura” (bronzo), una giovane ragazza cammina sicura e spensierata, nessun timore, nessun dubbio nell’affrontare la vita davanti a sé; “Quante cose mi dicevi mentre ti guardavo” (bronzo) la rivisitazione di uno dei soggetti più rappresentativi dell’opera di Cornini, una giovane sensualmente abbandonata su una poltrona, persa in un dialogo di sguardi con chi la osserva; “La meraviglia” (terrecotte), due giovani seduti su una collina fiorita, come in una “bolla” di un “microcosmo”, che sembrano galleggiare sospesi in una meraviglia d’amore. Poi davanti alla facciata della chiesa di Sant'Agostino “Sguardi oltre”, (terrecotte policrome), il busto di una giovane donna che si tocca il ventre in un desiderio di maternità. Il percorso espositivo prosegue all'interno della Chiesa e nel Chiostro di Sant’Agostino dove sono esposte una selezione di opere che raccontano il percorso creativo dell’artista; dalle “Stanze” lavori introspettivi sulle relazioni e le dinamiche all’interno delle situazioni di coppia, a quelle più passionali come “My love” e “L’auto rossa”, alle figure femminili, come “Donna al sole”, perse ad assaporare con i propri sensi i piaceri della natura (il sole , il mare e il vento sulla pelle) a quelle assorte nei propri pensieri adagiate su di una poltrona.
“Marco Cornini è un artista che esemplifica mirabilmente con le sue opere il concetto contenuto nel titolo della mostra “Wonder of Love (meraviglia d’amore) - spiega il curatore Angelo Crespi - nell’idea che la vita come l’arte siano il frutto dello stupore che ci concede il sentimento più alto, cioè l’amore (in tutte le sue sfaccettature): e lo fa con figure colte nell’attimo ineffabile della meraviglia. Opere frutto di una tecnica sopraffina che Marco Cornini raggiunge livelli di assoluta eleganza e originalità”.
“Non mancano però le donne – ha scritto di Cornini la critica d'arte e giornalista Alessandra Redaelli - anche in formati più contenuti, che sono la vera cifra stilistica del suo percorso: impastate con l’argilla, nude nella loro nudità assoluta, provocanti e nello stesso tempo ingenuamente distanti, i capelli sciolti, i seni turgidi, i lombi slanciati dai tacchi di sandali colorati, oppure distese su improvvisati giacigli, adagiate in négligé su poltrone o divani, in pose invitanti, le unghie dei piedi e delle mani smaltate di rosso fuoco, prese nel momento prima di dominare l’amante, o subito dopo averne lasciato il corpo consunto dall’estasi: esse sono “un’ode alla bellezza femminile”.
Nato Milano il 17 maggio 1966, si diploma in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1988. Dal 2001 è titolare della cattedra di Discipline Plastiche Scultoree presso il Liceo Artistico L. Fontana di Arese. Vive e lavora a Milano. Terminati gli studi artistici all’accademia di Brera il suo talento viene presto scoperto da Mario De Micheli che per primo se ne occupò scrivendo il testo in catalogo della sua prima mostra personale tenutasi a Milano alla Galleria Ada Zunino, quando aveva ventidue anni. In seguito numerosi critici si sono occupati del suo lavoro tra cui: Rossana Bossaglia, Milena Milani, Franco Fanelli, Giorgio Seveso, Alessandro Riva, Beatrice Buscaroli, Maurizio Sciaccaluga, Enzo Santese, Marco Di Capua, Edward Lucie-Smith, Sebastiano Grasso, Valerio Dehò, Anna Caterina Bellati, Alberto Agazzani, Camillo Langone, Luca Beatrice, Silvia Fabbri, Ferruccio Giromini, Angelo Crespi. Le sculture di Cornini, terrecotte e bronzi, affermano valori inusuali di un racconto scultoreo che sa ben miscelare attualità ad antiche e nobili lezioni. Il tema centrale della sua opera è l’essere umano, con una particolare attenzione all’indagine psicologica delle correlazioni nel tessuto dei sentimenti con una propensione a coglierne gli aspetti esistenziali legati alla vita contemporanea. Nel corso degli anni ha esposto in numerose mostre personali in Gallerie private e prestigiosi spazi pubblici e le sue opere sono state inserite in moltissime mostre collettive nazionali ed internazionali che lo hanno segnalato come uno tra i più riconosciuti scultori figurativi della sua generazione.
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