Le macchine di Tinguely / Il magico mondo degli oggetti
Dal 01 Settembre 2021 al 30 Gennaio 2022
Lugano |
Luogo: Museo in erba
Indirizzo: Riva Caccia 1
Enti promotori:
- Con il patrocinio e sostegno della Città di Lugano
Sito ufficiale: http://www.museoinerba.com
Per inaugurare la nuova stagione il Museo in erba propone, dal 1° settembre 2021 al 30 gennaio 2022, una doppia esposizione interattiva che coinvolge i bambini nell’universo affascinante, cigolante e strano delle macchine-sculture di Jean Tinguely, maestro dell’arte in movimento, e nel meraviglioso mondo degli oggetti nelle opere di Joseph Cornell, Tony Cragg e Daniel Spoerri. Un’occasione imperdibile per riflettere sul tema dell’ecologia e scoprire i segreti del riciclo nell’arte in una divertente “officina della creatività”.
“Le macchine di Tinguely”
“Le macchine di Tinguely”, mostra realizzata da Roland Besse (Espace des inventions di Losanna), è un viaggio attraverso l’evoluzione artistica di Jean Tinguely, uno degli artisti svizzeri più importanti e innovativi del XX secolo che dagli anni ’50 ha coinvolto attivamente il pubblico con le sue performances e le sue opere in movimento.
La scelta dei temi privilegia l’aspetto poetico dell’artista, con particolare attenzione alle sue “macchine inutili” che, liberate dall’obbligo di avere una funzione, diventano opere d’arte: effimere, imperfette, sonore… Con ingranaggi e manovelle creano effetti sorprendenti, stimolano l’immaginazione e conquistano l’immaginario dei bambini. La fantasia bizzarra con cui lo scultore assembla e trasforma ferraglia e vecchi giocattoli suscita stupore, fa emozionare e invoglia i più piccoli a divertirsi con l’arte e il recupero dei materiali.
“I bambini affrontano le opere di Tinguely come un gioco. Ma non fraintendiamoci: per loro giocare è una cosa seria. Jean Tinguely ha ridato un senso ai rifiuti della nostra società consumistica, spesso divertendosi con il loro vero significato. Anche i bambini si divertono con gli scarti (un pezzo di legno, una scatola…). Gli assemblaggi, nella loro fantasia, diventano costruzioni magnifiche (bacchette magiche…). C’è un vero e proprio incontro a livello creativo fra i bambini e Jean Tinguely” (Roland Besse, ideatore della mostra).
La mostra fa vivere ai giovani visitatori l’esperienza artistica di Tinguely grazie a moduli interattivi che propongono coinvolgenti “incontri con Jean”: sono infatti invitati a sperimentare ingranaggi, giocare con le ombre, girare le manovelle, disegnare con una macchina, costruire per poi far esplodere, realizzare un quadro animato, far sparire un oggetto con il movimento… attività che non solo divertono ma fanno anche sentire i bambini protagonisti del processo creativo dell’artista.
Il divertimento è, come sempre, assicurato tra frigoriferi che si mettono in moto, quiz luminosi e un filmato dedicato alle tre opere monumentali di Tinguely: Le Cyclop a Milly-la-Forêt, la fontana di Basilea e la Fontana Stravinsky di Parigi.
Tinguely offre diversi spunti per parlare di rifiuti trasformati “ad arte” e riscoprire gli oggetti di uso quotidiano sotto nuovi e divertenti punti di vista: ed è proprio di questo aspetto che parla la seconda mostra.
“Il magico mondo degli oggetti”
Il secondo percorso, ideato dal team del Museo in erba, approfondisce la riflessione sull’oggetto nell’arte con tre artisti: Joseph Cornell e le “poesie in scatola”, Tony Cragg e i coloratissimi collage di piccoli oggetti, Daniel Spoerri e gli insoliti Quadri-trappola.
Pur provenendo da generazioni e movimenti diversi, tutti e tre, a loro modo, hanno messo in discussione lo statuto dell'opera d'arte e sconvolto i codici artistici tradizionali, attingendo direttamente dal mondo che li circonda.
Anche in questo caso, il loro linguaggio fatto di oggetti poetici, quotidiani e rifiuti, uniti o plasmati in maniera insolita, incontra spontaneamente il mondo e l’immaginario dell'infanzia. Istintivamente i bambini raccolgono, collezionano e assemblano: la scoperta di sé e del mondo passa anche attraverso questi gesti. Spesso conservano un sassolino, una conchiglia, un pezzetto di carta come tesori preziosi o li valorizzano trasformandoli in qualcosa di nuovo, proprio come Cornell, Cragg, Spoerri e lo stesso Tinguely. L'oggetto all’apparenza più banale prende vita e diventa magico!
Nella mostra i giovani visitatori sono invitati a mettersi nei panni dell’artista per comprenderlo meglio. La prima postazione-gioco è dedicata all’istallazione “Heineken” di Jean Tinguely, artista che hanno imparato a conoscere nella prima parte del percorso: ispirandosi a quest’opera e a “Set per le bolle di sapone” di Cornell, raccontano storie, parlano di sé, esprimono un’emozione, un ricordo, una passione con giochi e oggetti di uso quotidiano.
Come Spoerri apparecchiano poi la tavola per il loro pasto e la trasformano in un “quadro trappola” per appenderlo e lasciarsi sorprendere da questa nuova prospettiva!
E ancora, osservando con la lente l’arcobaleno di minuscoli pezzi in plastica del tappeto “Spectrum” di Cragg, utilizzano materiali di recupero e una tavola luminosa per inventare una personale composizione fatta di sfumature di colore.
Il doppio percorso è un’occasione per vivere la dimensione ludica, spesso gioiosa e sperimentale dell’arte moderna e stimola i bambini a coltivare le loro idee creative anche dopo la visita: chissà quante istallazioni nasceranno e coloreranno le case e le scuole dei nostri piccoli visitatori!
Il Museo in erba propone, inoltre, un programma di laboratori didattici con temi diversi ogni mese. Le attività sono pensate per offrire ai bambini strumenti, tecniche, modalità sempre originali e divertenti per esprimersi con l’arte, il disegno, i colori. Oltre al focus sugli artisti in mostra ci saranno atelier sul riciclo nell’arte, sulla street art e un percorso tra arte e musica.
“Le macchine di Tinguely”
“Le macchine di Tinguely”, mostra realizzata da Roland Besse (Espace des inventions di Losanna), è un viaggio attraverso l’evoluzione artistica di Jean Tinguely, uno degli artisti svizzeri più importanti e innovativi del XX secolo che dagli anni ’50 ha coinvolto attivamente il pubblico con le sue performances e le sue opere in movimento.
La scelta dei temi privilegia l’aspetto poetico dell’artista, con particolare attenzione alle sue “macchine inutili” che, liberate dall’obbligo di avere una funzione, diventano opere d’arte: effimere, imperfette, sonore… Con ingranaggi e manovelle creano effetti sorprendenti, stimolano l’immaginazione e conquistano l’immaginario dei bambini. La fantasia bizzarra con cui lo scultore assembla e trasforma ferraglia e vecchi giocattoli suscita stupore, fa emozionare e invoglia i più piccoli a divertirsi con l’arte e il recupero dei materiali.
“I bambini affrontano le opere di Tinguely come un gioco. Ma non fraintendiamoci: per loro giocare è una cosa seria. Jean Tinguely ha ridato un senso ai rifiuti della nostra società consumistica, spesso divertendosi con il loro vero significato. Anche i bambini si divertono con gli scarti (un pezzo di legno, una scatola…). Gli assemblaggi, nella loro fantasia, diventano costruzioni magnifiche (bacchette magiche…). C’è un vero e proprio incontro a livello creativo fra i bambini e Jean Tinguely” (Roland Besse, ideatore della mostra).
La mostra fa vivere ai giovani visitatori l’esperienza artistica di Tinguely grazie a moduli interattivi che propongono coinvolgenti “incontri con Jean”: sono infatti invitati a sperimentare ingranaggi, giocare con le ombre, girare le manovelle, disegnare con una macchina, costruire per poi far esplodere, realizzare un quadro animato, far sparire un oggetto con il movimento… attività che non solo divertono ma fanno anche sentire i bambini protagonisti del processo creativo dell’artista.
Il divertimento è, come sempre, assicurato tra frigoriferi che si mettono in moto, quiz luminosi e un filmato dedicato alle tre opere monumentali di Tinguely: Le Cyclop a Milly-la-Forêt, la fontana di Basilea e la Fontana Stravinsky di Parigi.
Tinguely offre diversi spunti per parlare di rifiuti trasformati “ad arte” e riscoprire gli oggetti di uso quotidiano sotto nuovi e divertenti punti di vista: ed è proprio di questo aspetto che parla la seconda mostra.
“Il magico mondo degli oggetti”
Il secondo percorso, ideato dal team del Museo in erba, approfondisce la riflessione sull’oggetto nell’arte con tre artisti: Joseph Cornell e le “poesie in scatola”, Tony Cragg e i coloratissimi collage di piccoli oggetti, Daniel Spoerri e gli insoliti Quadri-trappola.
Pur provenendo da generazioni e movimenti diversi, tutti e tre, a loro modo, hanno messo in discussione lo statuto dell'opera d'arte e sconvolto i codici artistici tradizionali, attingendo direttamente dal mondo che li circonda.
Anche in questo caso, il loro linguaggio fatto di oggetti poetici, quotidiani e rifiuti, uniti o plasmati in maniera insolita, incontra spontaneamente il mondo e l’immaginario dell'infanzia. Istintivamente i bambini raccolgono, collezionano e assemblano: la scoperta di sé e del mondo passa anche attraverso questi gesti. Spesso conservano un sassolino, una conchiglia, un pezzetto di carta come tesori preziosi o li valorizzano trasformandoli in qualcosa di nuovo, proprio come Cornell, Cragg, Spoerri e lo stesso Tinguely. L'oggetto all’apparenza più banale prende vita e diventa magico!
Nella mostra i giovani visitatori sono invitati a mettersi nei panni dell’artista per comprenderlo meglio. La prima postazione-gioco è dedicata all’istallazione “Heineken” di Jean Tinguely, artista che hanno imparato a conoscere nella prima parte del percorso: ispirandosi a quest’opera e a “Set per le bolle di sapone” di Cornell, raccontano storie, parlano di sé, esprimono un’emozione, un ricordo, una passione con giochi e oggetti di uso quotidiano.
Come Spoerri apparecchiano poi la tavola per il loro pasto e la trasformano in un “quadro trappola” per appenderlo e lasciarsi sorprendere da questa nuova prospettiva!
E ancora, osservando con la lente l’arcobaleno di minuscoli pezzi in plastica del tappeto “Spectrum” di Cragg, utilizzano materiali di recupero e una tavola luminosa per inventare una personale composizione fatta di sfumature di colore.
Il doppio percorso è un’occasione per vivere la dimensione ludica, spesso gioiosa e sperimentale dell’arte moderna e stimola i bambini a coltivare le loro idee creative anche dopo la visita: chissà quante istallazioni nasceranno e coloreranno le case e le scuole dei nostri piccoli visitatori!
Il Museo in erba propone, inoltre, un programma di laboratori didattici con temi diversi ogni mese. Le attività sono pensate per offrire ai bambini strumenti, tecniche, modalità sempre originali e divertenti per esprimersi con l’arte, il disegno, i colori. Oltre al focus sugli artisti in mostra ci saranno atelier sul riciclo nell’arte, sulla street art e un percorso tra arte e musica.
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