Concha Jerez e Massimo Pisani. Alla ricerca di paradisi immaginari
Dal 09 Novembre 2018 al 06 Gennaio 2019
Mantova
Luogo: LaGALLERIA arte contemporanea - Palazzo Ducale
Indirizzo: piazza Sordello 42/A
Orari: martedì-domenica 14.30-19.00; lunedì chiuso
Costo del biglietto: da martedì a sabato ingresso libero; domenica e festivi ingresso con biglietto del Museo di Palazzo Ducale (intero, € 13,00; ridotto, € 6,50)
Telefono per informazioni: +39 0376 352145
E-Mail info: pal-mn.lagalleria@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.mantovaducale.beniculturali.it/
Dal 10 novembre 2018 al 6 gennaio 2019, LaGalleria arte contemporanea di Palazzo Ducale di Mantova ospita Alla ricerca di Paradisi Immaginari, il progetto site specific di Concha Jerez (Las Palmas, Spagna, 1941) e Massimo Pisani (San Martino dall'Argine, Mantova, 1958), che esplora il concetto di Utopia correlato a quello di tempo, inteso sia come memoria, sia come futuro.
La mostra, curata da Peter Assmann e Renata Casarin, direttore e vice direttrice del Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova, avrà il proprio fulcro negli spazi de LaGALLERIA e si svilupperà in parallelo nelle stanze della Corte Vecchia di Palazzo Ducale, producendo così un dialogo tra le vestigia del palazzo gonzaghesco e le creazioni contemporanee dei due artisti.
“L’artista spagnola Concha Jerez – spiega Peter Assmann – vera e propria pioniera internazionale dell’arte concettuale e intermedia, dialoga artisticamente con Massimo Pisani, italiano d’origine ma operante in Spagna da più di vent’anni, che esprime nel suo lavoro l’interesse verso i concetti di architettura e di relazione oggetto-spazio-tempo e misura. La mostra che ne scaturisce vuole segnare un punto fermo nella vicendevole riflessione sociale e politica. I due artisti propongono infatti, attraverso installazioni site specific nel percorso museale di Corte Vecchia, una pregnante ricerca sul concetto di Utopia, o meglio di Utopie, intese come proposta e successivo tradimento degli ideali fondanti la civiltà occidentale.”
“Nello spazio espositivo de LaGalleria – precisa Renata Casarin – l’indagine si fa marcatamente di denuncia, dando forma alla rinuncia consapevole e colpevole dell’uomo contemporaneo nei confronti delle aspirazioni più alte dell’animo umano e narrando di Paradisi, ovvero modelli di coesistenza sociale, passati, perduti, forse immaginari o impossibili.”
Il percorso espositivo prende avvio dalle Scalone delle Duchesse, con l’intervento di Concha Jerez che, attraverso l’impiego di specchi in metacrilato, riporta l’enunciato di un Paradiso Immaginatocorrispondente a valori etici e sociali preceduto da Xm3, una ipotetica misura dello spazio immateriale.
Quindi, le Sale del Pisanello e dei Papi ospiteranno due installazioni di Massimo Pisani dal titolo Tavole di stoccaggio (Ipertestuali) che comunicano la caduta delle ideologie del XX secolo e l’instaurazione di un sistema basato sulla precarietà, i rigurgiti di sentimenti d’appartenenza mediati da propositi nazionalisti, la difficoltà di affermare la possibilità di una gestione anarchica della società.
Particolarmente suggestivo sarà il lavoro che Concha Jerez ha pensato per la Stanza degli Specchi: due altalene in metacrilato trasparente che penderanno dai tiranti della volta, oltre a interventi sugli arredi della sala.
Nella Stanza di Giuditta, Massimo Pisani proporrà la sua opera Apology, un’allegoria del tema dell’accoglienza riservata ai migranti, simboleggiata dalla coperta isotermica che deborda dalla struttura metallica cruciforme appoggiata a terra.
Per la Stanza Di Leda, lo stesso Pisani ha creato The power of love: una critica alla triade del conformismo – Dio, patria e famiglia – espressa attraverso la giustapposizione di tre elementi: una pietra, un libro rosso e una forbice da sarto collocati su un antico tavolo circolare avvolti dalle note dell’omonima canzone dei Frankie goes to Hollywood.
Proseguendo nel percorso museale, la Stanza di Amore e Psiche ospita Xm3 di Paradiso d’Interferenze, un’installazione di
Concha Jerez realizzata con bicchieri di vetro e frammenti di quotidiani locali bruciati, a sottolineare i concetti di eventi passati e di eventi possibili. Poco oltre, nella Sala dei Fiumi, di nuovo l’artista spagnola proporrà una riflessione sull’essenza dell’Unione Europea e sui relativi presupposti potenziali, fino ad arrivare ai controversi esiti odierni.
Di grande valenza simbolica è infine l’opera L’economia di Massimo Pisani, allestita nel Camerino dei Quattro Elementi, dove la scritta Economy is the foundation of immorality si specchia idealmente con un sacco di frumento che l’artista taglierà nel corso di una performance durante l’inaugurazione, lasciando cadere i chicchi sul pavimento. L’azione si connoterà quindi come una sensibilizzazione sul tema dell’urgenza della distribuzione equa delle risorse naturali ora nelle mani di forze economiche egemoniche.
Accompagna la mostra un catalogo edito da TreLune edizioni di Mantova.
Concha Jerez nasce a Las Palmas, Gran Canaria, nel 1941. Artista multidisciplinare, dal 1976 incentra il proprio lavoro artistico sul concetto di installazione – spesso mixed media – realizzando opere site specific in una vasta gamma di spazi. La sua attività già dall’inizio degli anni Ottanta si estende alla performance art, fino ai Concerti Intermediali e a opere di Radio Art dall’inizio degli anni Novanta. Notevole è infatti la sua attività di compositrice, dal 1989 associata al compositore e artista intermediale José Iges col quale, parallelamente alle sue opere personali, Concha Jerez ha ideato opere per internet e concerti intermediali nonché installazioni sonore e visive. Numerosissimi sono i premi e le onorificenze ricevuti a sancire l’importanza del suo lavoro.
Massimo Pisani Nasce a San Martino dall'Argine in provincia di Mantova nel 1958. Si diploma presso l'Istituto Statale d'Arte della stessa città nel 1977. La sua ricerca artistica, che si esprime prevalentemente attraverso i linguaggi della scultura e soprattutto dell’installazione, prende le mosse dai primi anni Ottanta in ambito mantovano. Dal 1997 risiede ad Alicante, in Spagna, dove sviluppa la sua ricerca artistica fino ad oggi partecipando in numerose esposizioni ed eventi di Arte pubblica. La tecnologia, l’architettura, il tempo, la deriva delle ideologie e delle società: questi gli ambiti di indagine entro cui l’artista, attraverso opere spesso progettate espressamente per il luogo di esposizione, esprime la propria poetica artistica; come in occasione dell’inaugurazione, nel 2009, del Centro di Cultura Contemporanea di Elche “L'Escorxador” con il progetto P.I.P.M Post Industrial Paleontology Museum dove presenta lavori della serie “Ultraleggeri”, elementi che attraverso tensione e compressione generano forme ed architetture biomorfe. Del 2017 è il “Grande compasso pan-goniometrico”, opera permanente installata nella contro-facciata della sede dell'Associazione Culturale Un argine all’Arte a Casale di San Martino dall’Argine (MN).
Inaugurazione: venerdì 9 novembre ore 18
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